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LAVORO: PRIMO CASO ECLATANTE A LIVELLO NAZIONALE DOPO IL TERMINE DEL BLOCCO DEI LICENZIAMENTI. A CASA 152 LAVORATORI DELLA GIANETTI RUOTE

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Presidio a oltranza alla Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto (Monza) dopo che i 152 lavoratori hanno ricevuto via mail la lettera di licenziamento dalla proprieta‘, dal 2018 il fondo Quantum Capital Partner. La Gianetti produce cerchi per camion e rifornisce anche l’Harley Davidson. Nonostante la situazione non sia serenissima da un po’ di tempo, la notizia della chiusura dello stabilimento è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Due gli scenari che si profilerebbero all’orizzonte per i metalmeccanici: la scelta della proprietà di tenersi il marchio e di produrre nell’altro sito di Carpenedolo (Brescia), o di cedere il know-how brianzolo alla concorrenza turca.

Il livello di scontro in azienda è stato forte fin dall’inizio tanto che la Gianetti è già stata condannata tre volte per condotta anti-sindacale. Un anno fa i lavoratori erano stati costretti a fare un’assemblea sotto il ponte dopo che la direzione negò lo spazio all’interno della fabbrica. In discussione allora c’erano le misure anti-Covid. Di fatto è il primo caso eclatante a livello nazionale di chiusura di una azienda al termine del blocco dei licenziamenti.

Stefano Bucchioni funzionario Fiom che segue la vicenda Ascolta o scarica

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Proprio sabato scorso a Brescia si è tenuto un presidio davanti alla prefettura per manifestare disappunto nei confronti del Governo in merito a sblocco licenziamenti, diritti e salute nei luoghi di lavoro promosso da Unita’ d’Azione sigla che racchiude diverse realta’ politiche e sindacali del territorio.

Il resoconto di Mohsan Abbas Busal Si Cobas Brescia Ascolta o scarica

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Da Radio Onda d’Urto

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