InfoAut
Immagine di copertina per il post

Ma quali sacrifici e People Mover, vogliamo i buoni spesa!

Tanta la gente che si fermava ad ascoltare gli interventi fatti dai disoccupati dei quartieri, tanta la partecipazione delle persone che oggi hanno deciso di unirsi alla lotta, stanche dello strapotere della casta. “Classe dirigente a casa!”, era il coro unanime che teneva unita la composizione del presidio che oggi ha dimostrato un proprio riscatto di classe, un soggetto proletario ed impoverito che in questi mesi si sta mobilitando ed attivando per opporsi all’indebitamento e alle politiche disastrose del Pd che governa la città.

Il corteo ha attraversato Corso Italia con in testa lo striscione: “Assediamo le poltrone, vogliamo case, reddito e anche il panettone”, passando tra la folla di gente che solitamente passeggia nel centro vetrina tra i negozi. Applausi e curiosità delle persone che passo dopo passo si sono aggregate alla mobilitazione.

La manifestazione è giunta davanti alla Pam con il coro: “A natale abbiamo una pretesa, basta sacrifici vogliamo i buoni spesa!”. Alcuni manifestanti sono entrati dentro al supermercato e hanno iniziato a riempire i carrelli di beni alimentari e beni primari come pannolini e saponi. Con i carrelli pieni sono state bloccate le casse e a questo punto il direttore è stato costretto ad un incontro con le duecento persone che da fuori hanno assediato le porte d’ingresso.

E’ stata strappata una piccola vittoria: il prossimo venerdì i dirigenti del supermercato incontreranno le famiglie e i giovani disoccupati che oggi erano al corteo, per discutere le rivendicazioni della protesta di questo pomeriggio.

Questa protesta al supermercato nasce dalla lotta popolare del quartiere di Sant’Ermete dove, in queste settimane, gli abitanti hanno deciso di aprire una vertenza sociale sui beni di prima necessità: da una parte c’è la grande rendita delle catene dei supermercati, dall’altra parte ci sono le famiglie costrette a prendere il cibo scaduto della Caritas. Questa lotta esprime una contrapposizione verso la logica caritatevole per i più bisognosi; infatti vuole ribaltare il ruolo del ceto impoverito costretto a chiedere le briciole e apre così nuovi spazi di conflitto e riappropriazione verso l’autogestione e l’organizzazione di mense popolari.

Alla fine di questo incontro, il corteo è tornato in Corso Italia e ha concluso con il blocco sul Ponte di Mezzo.

La manifestazione di oggi conferma che c’è un magma che si muove e che sta per esplodere: la rabbia si sta trasformando in partecipazione e organizzazione. Le persone, stanche delle politiche abitative e sociali del Partito Democratico, hanno iniziato a ribellarsi e a lottare. Da oggi può nascere un movimento forte e ricompositivo che può spostare gli assi delle decisionalità di questa città, a partire dalla contrapposizione al People Mover, un progetto folle che prevede la spesa di 68 milioni di Euro per un trenino di un chilometro e mezzo.

Inoltre quello che ci conferma la manifestazione di oggi è che la paura sta venendo sempre meno: partecipare ai picchetti antisfratto e contestare la classe politica della città mettendoci la faccia è l’unico modo per creare un movimento eterogeneo composto da disoccupati, famiglie, giovani che vanno a scuola o che l’hanno lasciata, anziani. Queste sono le caratteristiche di chi ha iniziato a sollevarsi a Pisa in questi mesi!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

buoni spesapisareddito

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Blackout in Spagna: un segnale inascoltato

Cercando i fatti Giorgio Ferrari ci guida tra speculazioni, bugie e contraddizioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In cinquemila nello spezzone sociale del primo maggio 2025: l’unica opposizione credibile alla guerra

Lo spezzone sociale del primo maggio 2025 incarna l’unica alternativa reale allo scenario di guerra che sta venendo costruito scientificamente per imporre il ricatto della precarietà e un impoverimento progressivo in tutte le sfere della vita con l’obiettivo della disponibilità alla guerra.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Se si muore di sanità in Calabria

La sanità in Calabria è in condizioni disastrose.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop al riarmo, contro il Partito della Guerra. Organizziamoci verso e oltre il primo maggio

Le parole d’ordine uscite dall’assemblea per la costruzione dello spezzone del primo maggio torinese parlano chiaro: organizzarsi per stoppare il riarmo generale, contrastare il partito della guerra

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Pan, se ne è andato un bandito torinese

Ieri è scomparso Pancrazio Chiruzzi, storico bandito torinese. Detto Pan ha esercitato il “mestiere” di rapinatore realizzando svariati colpi, alcuni dei quali ritenuti impossibili o impensabili. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa sta succedendo in Serbia?

Sabato 15 marzo a Belgrado si è svolta la più grande mobilitazione della storia della Serbia, che ha visto la partecipazione di oltre 800.000 persone provenienti da tutto il paese, in gran parte studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Straordinario Newroz: crowdfunding per la manutenzione straordinaria dello spazio sociale!

Lo Spazio Antagonista Newroz è sempre stato un punto di riferimento a Pisa per le lotte sociali e per una cultura alternativa alla logica del profitto. Nei 26 anni da quando è nato, generazioni intere di militanti, musicisti, collettivi, hanno attraversato gli spazi del centro sociale autogestito, rendendone possibile l’esistenza. Oggi, il Newroz ha bisogno di importanti interventi strutturali: se lo vuoi sostenere, anche tu puoi donare un contributo!

Immagine di copertina per il post
Formazione

Pisa: scuola in protesta, occupati i licei Buonarroti e Dini

Questa mattina Pisa si è svegliata con la notizia dell’occupazione dei licei Filippo Buonarroti e Ulisse Dini da parte di studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Governo blindato, piazze aperte

Il Dl infrastrutture è stato approvato in tempi rapidissimi da un parlamento silente e complice, a colpi di fiducia. Il commissario straordinario Sessa ha quindi l’ok definitivo da Camera e Senato per aprire la “contabilità speciale”: 20 milioni di euro per il 2024, sui 520 complessivi, con un cronoprogramma di 10 anni di lavori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada studentesca: le rivendicazioni.

L’articolo viene arricchito quotidianamente con le iniziative, i comunicati e gli aggiornamenti dalle Intifada studentesche in corso..

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il colore dei manganelli

Quei fatti si inseriscono in un contesto nel quale la repressione – nelle piazze, nei tribunali, nelle carceri, nei centri di detenzione per migranti – è diventata strumento ordinario di governo

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: un altro sabato di mobilitazione popolare in tutta Italia

Giornata di mobilitazione sabato 2 marzo 2024 in Italia in solidarietà con la Palestina e il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fermare il genocidio a Gaza: in Italia sciopero per la Palestina. Cariche a Pisa, Firenze e Catania

Fermare il genocidio a Gaza: questo l’obiettivo dello sciopero generale per la Palestina di ieri, indetto in tutta Italia e per tutte le categorie di lavoro dai sindacati di base, raccogliendo l’appello dei Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Da Torino a Pisa continuano le mobilitazioni per la Palestina.

Le mobilitazioni a sostegno del popolo palestinese continuano, in particolare nei luoghi della formazione.