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Milano. Altro sgombero di una famiglia in via del Turchino

Questa mattina le politiche sociali del Comune di Milano hanno dimostrato la loro efficacia; manu militari, con un ingente spiegamento di Polizia degno di miglior causa, sono state messe in mezzo alla strada Aziza ed Aisha, la sua bambina di tre anni, colpevoli di aver preso possesso di un alloggio del Comune di Milano gestito dall’ALER vuoto da anni.

E sì che negli incontri tenutisi nei mesi scorsi tra il Comitato Zona 4, l’ Unione Inquilini e l’Assessorato alla Casa, rappresentato dall’Assistente dell’Assessore, era stata garantita una disponibilità al confronto e la volontà del Comune di non colpire situazioni di persone in stato di difficoltà.
Evidentemente le parole spese da una persona che ha il mandato dell’amministrazione non valgono nulla. E la disponibilità a portare avanti percorsi di dialogo e integrazione viene spesa solo in campagna elettorale, vista l ennesima bruttura che quest’oggi si è perpetrata.

La motivazione addotta per lo sgombero da parte dei funzionari del Comune è stata, come ogni volta che bisogna giustificare per giustificare sgomberi inaccettabili e scandalosi una presunta pericolosità sociale di questa famiglia.
Ma quale pericolo può rappresentare una mamma con la sua bambina di tre anni? Nessuno, se non la tutela della legalità tout court o dare un contentino a chi vuole creare la guerra tra poveri nei quartieri popolari, senza prendere in considerazione i bisogni essenziali delle persone in questo momento di crisi.

Ciliegina sulla torta di questa vicenda che non fa certo onore a chi governa la nostra città: lo sgombero è stato compiuto prima della scadenza di 10 giorni contenuta nel decreto di rilascio notificato alla famiglia in data 20 Maggio, come verificato dagli stessi funzionari dell’ALER e della Polizia presenti in loco: la fretta di sgomberare una donna con una bambina piccola che non dava fastidio a nessuno evidentemente è stata più forte anche del rispetto dei tempi previsti dalle procedure, togliendo in questo modo anche la possibilità da parte di Aziza di presentare un eventuale ricorso, anche questo un bell’esempio di socialità e di rispetto dei diritti delle persone.

E’ questa la linea politica del Comune di Milano sulle occupazioni abusive, non aver ancora avviato dopo oltre 2 anni le procedure per la regolarizzazione di chi è in stato di necessità, preferendo invece portare vanti sgomberi ad alto impatto sociale contro donne e bambini?

Coordinamento zona 4
Comitato occupanti Via del Turchino
Comitato Mercato pollame
Comitato occupanti Via Salomone
Comitato occupanti Corvetto
Comitato occupanti Ponte Lambro
Unione Inquilini-Milano

da Milano in Movimento

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