Sgomberato il CSO Contrasto a Catania
Poco prima di mezzogiorno, tre pattuglie di polizia hanno comiciato a minacciare gli occupanti e a riprenderli con fotocamere e videocamere. I poliziotti senza digos né, fino a questo momento, alcuna ordinanza di sgombero hanno quindi fatto intervenire i vigili del fuoco per entrare dentro la struttura del quartiere Picanello.
Una volta entrati hanno identificato i presenti e portato quattro ragazze in questura dove hanno rilevato impronte digitali e foto segnaletiche. Un atteggiamento evidentemente volto a intimidire e spaventare le giovani occupanti che da pochi giorni stavano dedicando il loro impegno e la loro passione ai progetti del CSO Contrasto.
Un centro sociale in un quartiere in assoluta carenza di servizi e luoghi aggregativi che, anche soltanto in questi primi giorni, aveva già cominciato a tessere relazioni e coinvolgere i residenti nelle sue attività di sistemazione e riqualificazione dell’edificio scolastico abbandonato ormai da anni.
Un luogo abbandonato al degrado e alla miseria, pieno di macerie come unico luogo di gioco dei bambini della zona. Un luogo in cui studenti, precari e militanti catanesi hanno deciso di costruire un’alternativa di vita e di lotta per il quartiere e la città tutta.
Di fronte a questa iniziativa l’unica risposta delle istituzioni cittadine, aldilà delle parole di circostanza di alcuni consiglieri comunali, è l’operazione che stamattina ha visto l’arroganza di poliziotti in divisa scagliarsi contro chi stava sistemando un edificio che le stesse istituzioni avevano lasciato ridurre in condizioni pietose.
Ma questa provocazione di sbirri e istituzioni, fanno sapere gli occupanti del Contrasto, non rimarrà senza risposta:
“Non tolleriamo e non tollereremo questo atteggiamento. Non vogliamo che le varie istituzioni che prima lasciano alla mercé dei vandali una scuola, adesso possano lavarsene le mani. Promettiamo sin da ora risposte forti, e non ci faremo sconfiggere dalle forze del disordine“.
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