InfoAut

#6D Pisa: Strike again… e il cancello va giù!

Come studenti medi abbiamo riproposto il 6D a Pisa una giornata di lotta contro l’austerità ed i tagli nella direzione del conflitto e della determinazione espressi nelle mobilitazioni precedenti. Dalle 7 e 30 di mattina gli studenti di ragioneria in diverse centinaia sono stati chiusi e respinti dal preside aiutato dalla Digos, replicando l’inutile scena della scorsa settimana avvenuta al liceo scientifico Dini.

Dopo i picchetti nelle scuole gli studenti si sono ricompattati e sono partiti da piazza S.Antonio, scegliendo come primo obiettivo l’edificio dell’amministrazione provinciale, emblema dell’inutilità della classe politica e responsabile del degrado in cui versa la manutenzione delle nostre scuole. I portoni chiusi e la polizia schierata non ci hanno intimiditi: la piazza studentesca presa dalla voglia di riscatto sociale, ha avanzato fino a riuscire ad entrare, affiggendo uno striscione sulla terrazza del palazzo complice della distruzione strutturale e culturale che viviamo nelle nostre scuole.

Abbiamo poi proseguito fino a raggiungere il provveditorato agli studi, ente simbolo dell’aziendalizzazione delle nostre scuole e della trasformazione delle stesse in parcheggi-caserma fatiscenti in cui l’istruzione deve diventare esclusivamente disciplina e sfruttamento. Siamo arrivati di fronte alla cancellata chiusa ed ancora una volta le forze di polizia erano schierate di fronte all’entrata con l’obiettivo di non farci entrare. Gli studenti non si sono fermati e il cancello ha ceduto ed è finito a terra, scatenando un’isterica reazione della polizia. Siamo così saliti e abbiamo attaccato uno striscione nella terrazza di quello stabile, riappropriandoci ancora una volta del diritto a dissentire ed a far pressione fin dentro i palazzi della crisi.

Queste azioni ci hanno spinto a riempire di protagonismo altre strade della nostra città: il corteo ha raggiunto i quartieri popolari della periferia. E’ stata prima occupata la passerella di S.Giusto, poi abbiamo bloccato i binari della stazione centrale, esprimendo la nostra solidarietà ai NoTAV recentemente arrestati (adesso ai domiciliari o con obbligo di firma) e agli studenti pendolari che si vedono aumentare il biglietto/abbonamento e che sono costretti a viaggiare in condizioni pessime.

 La giornata di sciopero sociale ha confermato la caratteristica principale di quest’autunno: non finisce un corteo senza lanciare altre mobilitazioni. Per questo siamo tornati in circa trecento in città ed abbiamo occupato l’ex cinema ariston. Ci siamo ripresi quello che ci spetta: spazi per aggregare, costruire nuove relazioni sociali, per “occuparci” di noi stessi e di quanti vogliono mettere in discussione un presente di precarietà. La sporcizia e gli escrementi che abbiamo ripulito all’ex cinema ariston, rappresentano al meglio la nostra attività: spazzare via tutta l’immondizia che ci governa e ci costringe alla schiavitù sotto il ricatto del debito e dei “mercati”.

Vogliamo esprimere anche due parole sulle vergognose dichiarazioni lasciate dal sindaco. Egli fa appello alle forze democratiche per emarginare i violenti e dà piena solidarietà alle forze di polizia. Rispondiamo che è rimasto solo, con i privilegiati del suo Partito ed al Questore, nel mentre la realtà va in un’altra direzione ed impone ad ogni soggetto uno sforzo per combattere dalla parte della barricata giusta, contro l’impoverimento e la crisi.

Lei ha scelto da quale parte stare, noi anche. Perfino sul suo facebook i suoi “amici” vedono nella protesta il giusto modo per farsi sentire.

Noi ribadiamo che le scuole in agitazione ed occupazione, i cortei, i blocchi, l’irruzione nei palazzi della crisi saranno sempre più frequenti fin tanto che le nostre scuole saranno al freddo, i nostri genitori in cassa integrazione, i nostri fratelli disoccupati, le nostre famiglie sotto sfratto. Le sue dichiarazioni sono raccolte esclusivamente dal suo partito e dalle forze di polizia. Sul PD, passato il teatrino delle primarie, è utile ricordare che con i voti favorevoli alla spending review ed il fiero appoggio al governo Monti, ha deciso da un pezzo quali siano gli interessi da difendere: quelli delle banche , dei mercati e dei privilegi della classe politica di cui fa parte. Su questore, coisp e siulp aggiungiamo solo una cosa. Denunce, intimidazioni o ricatti non ci fanno paura. Ieri, oggi e domani continueremo assieme a migliaia di persone a farci sentire, a conquistarci metro per metro il nostro presente e futuro, fino a quando non ci saremo presi tutto ciò che ci spetta. Anche a costo di far cadere vecchie e fatiscenti cancellate di ferro.

Questo è solo l’inizio!

Invitiamo tutti all’assemblea studentesca che si terrà domani sabato 8 dicembre alle 16 all’Ariston occupato per organizzare nuove occasioni di sciopero sociale!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

pisastudenti medi

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Manovra 2026: La “responsabile” Meloni, atto terzo. 

Prima di dilungarci nel merito dell’allocazione dei miserrimi 18 miliardi previsti, quattro aggettivi possono sintetizzarne il contenuto. Una manovra “responsabile”, pavida, iniqua e belligerante. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendere i padroni. Un commento sulla norma affitti brevi, l’organizzazione delle lotte e l’inasprirsi dei conflitti abitativi a Bologna

Due dirette sulla questione abitativa in Italia, tra le mistificazioni del dibattito pubblico sugli affitti brevi e l’inasprimento del conflitto sulla casa a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: lo Spazio Popolare Neruda sotto attacco: la risposta di chi abita e vive lo spazio per la tutela della salute collettiva

Da ieri i quotidiani locali a Torino hanno alimentato la bufera in merito allo Spazio Popolare Neruda dove si è verificato un caso di tubercolosi al quale è seguita un’attenta gestione per la tutela della salute collettiva, sia della comunità che vive e attraversa lo spazio, sia del quartiere e di chi lo anima con le più varie attività. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il problema è il Neruda o l’assenza di prevenzione?

Questa mattina è uscita la notizia su “La Stampa” e altre testate locali riguardo alla presenza di alcuni casi di tubercolosi all’interno dello Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Chi paga il “miracolo economico” (che poi è la solita austerità) del Governo Meloni

Il prelievo fiscale è salito dal 2024 al 2025 dal 41,4% al 42,6% del Pil, toccando un picco da record a danno di milioni di contribuenti con redditi medio bassi

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fuori dalla metropoli. Quaderno di lavoro su lotta per la casa e capitale immobiliare

Una lettura necessaria per ragionare sulla militanza e le lotte sociali fuori dai grandi conglomerati urbani.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra la base del Tuscania al CISAM con il genocidio in corso in Sudan?

In Sudan si consuma un massacro che il mondo continua a ignorare.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Provocazione fascista al Liceo Einstein di Torino: la polizia carica gli studenti

Gli studenti hanno risposto alla provocazione gettando i volantini nel cestino, ma pronti a difendere i fascisti vi erano gli agenti della digos e la celere che sono intervenuti malmenando gli studenti e le studentesse, caricandoli e fermando un ragazzo di 15 anni con tanto di ammanettamento.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupare per la Palestina: Se la scuola sta in silenzio, gli e le studentesse alzano la voce!

Ripubblichiamo questo contributo scritto e pubblicato da “Riscatto – Cronache dalla Pisa che non si rassegna!” in merito all’ondata di occupazioni nelle scuole in solidarietà alla Palestina che si sta verificando in queste settimane a Pisa e non solo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra” nelle università: a Pisa il 13 e 14 settembre, due giorni di assemblea nazionale

Il 13 e 14 settembre a Pisa si terrà l’assemblea nazionale universitaria “Guerra alla Guerra”, due giorni di confronto tra collettivi e realtà studentesche da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Campeggio no base 5-6-7 settembre – Comunicato conclusivo

Il campeggio territoriale No Base del 5-6-7 settembre è stato un momento fondamentale nella crescita della lotta del movimento No Base, aprendo nuovi spazi di organizzazione e di lotta, unendo persone e realtà differenti nell’obiettivo comune di fermare la base militare.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio studentesco No Tav: giorni di lotta, formazione e resistenza in Val di Susa

Si è concluso sabato al presidio di Venaus il campeggio studentesco che, per diversi giorni, ha visto la partecipazione di decine di studenti e studentesse provenienti da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Assemblea sulle scuole: organizziamoci per liberare le scuole dalla guerra

Partecipa anche tu all’assemblea sulle scuole che si terrà il 6 settembre a Venaus, per organizzare forme di lotta concrete che dalle scuole siano in grado di inceppare la macchina bellica.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università

Assemblea nazionale universitaria, 13-14 settembre, Pisa

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra: come organizzarci nelle scuole?

Nei contesti che attraversiamo occorre ripartire dalla concretezza del rifiuto per sabotare e opporsi realmente alla ristrutturazione, definendo con l’esperienza pratiche di conflitto riproducibili per bloccare sul nascere la guerra.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello per un campeggio No Base territoriale: 5-6-7 Settembre al presidio di Pace “Tre Pini” San Piero a Grado

Mentre crescono le connessioni tra le nostre lotte, sentiamo l’urgenza di continuare ad organizzarci insieme in un nuovo campeggio al Presidio di pace “Tre Pini”, per trasformare il diffuso rifiuto della base militare e della guerra in opposizione concreta.