InfoAut
Immagine di copertina per il post

Aggiornamenti dallo sciopero francese

||||

Giovedì 5 dicembre ha dato il via a una mobilitazione nazionale in Francia che ha superato ogni aspettativa in quanto a numeri, pratiche e determinazione. In questi giorni la voglia di scendere in piazza non è venuta a mancare, giungono notizie di blocchi e manifestazioni, di assemblee oceaniche e volontà di continuare la protesta.

Sabato scorso i gilet gialli hanno manifestato per il 56esimo atto della mobilitazione, generando blocchi e assembramenti in gran parte delle città francesi da Parigi a Bordeaux, da Nantes a Touluse, invadendo le strade con cortei spontanei fino a tarda serata. La controparte, oltre a utilizzare tutto l’armamentario di cui dispone e che solo quest’anno ha causato numerosissime mutilazioni di mani, occhi e gambe, ha intrapreso una serie di arresti in piazza sia di giovani che di anziani. Ricorderemo tutti le immagini che giunsero qualche mese fa dal liceo di Mantes la Jolie dove gli studenti furono messi in ginocchio di fronte a un plotone di poliziotti in assetto antisommossa. In risposta all’impunità poliziesca questa domenica, le mamme dei liceali si sono unite in una marcia per la giustizia e per la dignità, per denunciare le dinamiche di riproduzione della violenza istituzionale basate sulla linea della razza.

Si moltiplicano poi i luoghi di incontro, come la nuova Maison de la Grève aperta nel XIII arrondissement di Parigi, dove scioperanti del pubblico e del privato, sindacati e non, precari, disoccupati, sans-papiers, studenti, gilet gialli, ecologisti, attivisti dei quartieri popolari vogliono incontrarsi e organizzarsi unendo le lotte di tutti. All’alba dello sciopero di ieri è un pullulare di blocchi in vari settori, dai siti industriali ai pedaggi in autostrada. Numerosi sono i picchetti davanti alle scuole, i cui ingressi vengono bloccati in maniera creativa dagli studenti in lotta. Moltissimi sono gli appelli a rinnovare lo sciopero, nonché i momenti di solidarietà come quello che ieri di primo mattino ha visto centinaia di persone bloccare il deposito a Ile-de-France della RATP (società dei trasporti pubblici), i cui lavoratori erano stati minacciati per non farli scioperare. 

Nel primo pomeriggio si sono date manifestazioni in tutte le città francesi per quasi un milione di persone. Parigi è stata attraversata da un corteo raggiunto da tutti i settori in lotta, con una presenza considerevole di liceali, giovani precari e disoccupati. L’invito è a ritrovarsi i prossimi giorni nei molteplici luoghi di presidio e blocco, allargare i fronti di lotta anziché cedere a settoriali briciole di concessione da parte di Macron. Essere organizzati e determinati in vista del secondo giovedì di sciopero per il quale già si annuncia una grande manifestazione. E i Gilets Jaunes presenti!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

FranciaGILETS JAUNESsciopero generale

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Campeggio no base 5-6-7 settembre – Comunicato conclusivo

Il campeggio territoriale No Base del 5-6-7 settembre è stato un momento fondamentale nella crescita della lotta del movimento No Base, aprendo nuovi spazi di organizzazione e di lotta, unendo persone e realtà differenti nell’obiettivo comune di fermare la base militare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: “Blocchiamo tutto”. Mobilitazioni diffuse nel paese contro l’austerity di Macron

Intensa giornata di mobilitazione mercoledì 10 settembre in Francia, dietro la parola d’ordine “Bloquons Tout”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

A Gaza il colonialismo occidentale è stato smascherato

Attraverso Israele e l’ideologia del Sionismo, le élite occidentali hanno reinventato il loro orribile Sistema di Controllo Razzista e lo hanno spacciato per una causa “morale”. Ora la partita è finita.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Manifestazione a Ronchi dei Legionari – Leonardo fabbrica di morte

Al fianco del popolo palestinese, contro la tendenza globale alla guerra

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Secondo drone incendiario in 2 giorni contro la Global Sumud Flotilla

Secondo attacco a un’imbarcazione della Global Sumud Flotilla, nella tarda serata di martedì 9 settembre, ancora in acque tunisine.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cina: dallo SCO alla parata militare a Pechino

Riprendiamo due interviste da Radio Onda Rossa e Radio Blackout che fanno il punto della situazione dopo i due eventi che hanno visto protagonista Pechino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sulle macerie e sulle coste – Dal colonialismo genocidario israeliano alla villeggiatura in Sardegna

I fatti, più o meno, li conosciamo. La popolazione palestinese sta subendo un genocidio da parte dello stato di Israele, appoggiato da complici occidentali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Renoize 2025, Narco-stato e fascismo criminale in Messico

Un’analisi di contesto e poi specifica sulla “governance criminale” che si perpetua anche sotto i governi progressisti, con numeri drammatici di vittime negli ultimi anni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: colpita dal cielo a Tunisi la “Family Boat”, imbarcazione della Global Sumud Flotilla

Un drone ha attaccato e colpito la Family Boat, una delle principali imbarcazioni della Global Sumud Flotilla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: Livorno sa da che parte stare

Da tempo non si vedeva una manifestazione così partecipata a Livorno.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Francia: tre militanti contro la linea alta velocità Bordeaux-Toulouse sotto sorveglianza giudiziaria

Dopo l’arresto di venerdì scorso, avvenuto in seguito alla protesta contro l’abbattimento di alberi secolari lungo il tracciato della linea ferroviaria ad alta velocità Bordeaux-Tolosa (vedi il nostro articolo), tre attivisti sono stati posti sotto sorveglianza giudiziaria. Nelle prime ore di venerdì 29 agosto, quattro persone sono state arrestate a Saint-Jory mentre protestavano contro l’abbattimento […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia. 10 settembre: il popolo deve organizzarsi al di fuori dei quadri imposti dai sindacati e dai partiti politici

Continuiamo a dare contro del dibattito che sta accompagnando la costruzione della giornata del 10 settembre in Francia contro il piano di austerità del governo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia, 10 settembre: bloccare le periferie delle grandi città per fermare il Paese?

Dall’inizio di luglio, la data del 10 settembre e lo slogan «blocchiamo tutto» circolano massicciamente. Si formano gruppi, si organizzano assemblee, si discute sui modi migliori per impedire il piano di austerità di Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre “Blocchiamo tutto”

Ovunque in Francia, dei gruppi si incontrano, si organizzano e condividono delle idee con un obiettivo comune: bloccare tutto il 10 settembre prossimo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Per salvare Gaza e noi stessi, è ora di razionalizzare la speranza

Ormai le volte in cui abbiamo pensato “speriamo” dopo le dichiarazioni di qualche governo o di qualche grande istituzione sono centinaia. di Alessandro Ferretti Abbiamo sperato in una svolta con i pronunciamenti della corte dell’Aja e dell’ICC, con le voci di dissidi Biden-Netanyahu e Trump-Netanyahu, con gli stati che hanno riconosciuto la Palestina, con il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nuovo accordo tra la Francia e Kanaky: indipendenza o truffa coloniale?

Qualche giorno fa è stato siglato un nuovo accordo tra i partiti indipendentisti kanak e lo Stato coloniale francese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Georges Ibrahim Abdallah uscirà di prigione il 25 luglio, dopo 41 anni di reclusione

Abbiamo tradotto questo testo apparso su ContreAttaque in seguito alla notizia della decisione di fare uscire dal carcere Georges Ibrahim Abdallah dopo 41 anni di reclusione ingiusta, simbolo della persecuzione e dell’attacco da parte di Stati Uniti e Israele in primis e, di conseguenza della totale complicità di uno Stato europeo come la Francia, nei confronti di un militante anti-imperialista, rivoluzionario marxista libanese.