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Brasile, effetto mondiali: la polizia sgombera violentemente una favela

Gli occupanti, ma anche i residenti delle vicine favelas, si sono riversati in strada in un’esplosione di rabbia che ha portato a scontri con la polizia la quale ha continuato a caricare e a sparare gas lacrimogeni. La risposta degli abitanti di fronte allo sgombero e di fronte a tale violenza non si è fatta attendere: ne è partito un fitto lancio di sassi, oltre all’incendio di un autobus e tentativi di assalti a banche e supermercati. In alcuni casi, la polizia ha ricorso a colpi di arma da fuoco per disperdere i manifestanti, in una situazione di ingestibilità completa da parte delle migliaia di agenti che si trovavano lì. Dopo alcune ore di scontri e fronteggiamenti, l’area è stata completamente sgomberata attraverso la violenza della polizia che ha disperso le persone.

Nonostante questo, le persone hanno continuato per ore a esprimere la loro rabbia contro la gestione dello Stato e per i tagli ai servizi sociali a favore della corruzione e delle opere faraoniche per i mondiali di calcio. Lo sgombero della favela, rientra a pieno con quello che è il circuito di speculazione e interessi affaristici che circolano intorno ai mondiali di calcio 2014. L’ennesima porcheria in un paese che continua a non curarsi dell’estrema povertà causata dal sistema economico sociale e che anzi, viene alimentata quotidianamente e promossa, anche attraverso eventi emblematici come quello dei mondiali di calcio di quest’anno.

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