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Brasile. Nuovo aumento dei trasporti: grande corteo a San Paolo attaccato dalla polizia

L’importanza della mobilità nei grandi spazi della metropoli “por uma vida sem catracas” (per una vita senza tornelli) e per i bisogni del proletariato metropolitano, ha portato a organizzare numerosi concentramenti anche nelle periferie: Grajaù, Santo André, Osasco. Ad attendere la mobilitazione nel centro di San Paolo erano presenti circa 800 poliziotti i quali hanno circondato i manifestanti nel tragitto del corteo mentre si dirigeva verso l’Avenida Paulista. Questa manovra ha spaccato il corteo isolandone una parte che è stata aggredita violentemente dalla Policia Militar con cariche, gas lacrimogeni e bersagliato con proiettili di gomma. 51 sono i fermati sui quali si è accanita la violenza della polizia. 5 manifestanti sono stati trasportati in ospedale mentre 32 arresti sono stati confermati. Il movimento non si è però fatto intimidire e ha convocato un’altra manifestazione per venerdì prossimo con concentramento in Praça do Ciclista.

Anche a Rio de Janeiro si sono registrati scontri con la polizia la quale ha attaccato un corteo di circa duemila manifestanti. Due i fermati. Proteste anche a Recife e a Belo Horizonte. Qui le lotte hanno costretto il Tribunale di Giustizia dello stato di Minas Gerais a sospendere temporaneamente l’aumento sancendo che la decisione sulla variazione delle tariffe è di competenza esclusiva del governatore del municipio di Belo Horizonte e non della società di trasporti.

Come nel giugno 2013 la rivolta contro l’aumento delle tariffe dei trasporti pubblici può rappresentare una leva di generalizzazione per le istanze delle fasce più povere delle metropoli brasiliane in espansione, schiacciate dalla violenza poliziesca e dalla corruzione della classe politica.

 

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