InfoAut
Immagine di copertina per il post

Delta del Niger, Shell accusata di ‘ecocidio’

L’incidente è avvenuto nei pressi di Bodo, una comunità già devastata tra il 2008 e il 2009 dalla fuoriuscita di migliaia di barili di greggio. Dopo aver visto le foreste di mangrovie distrutte e i corsi d’acqua avvelenati, lo scorso anno 11.000 pescatori di 35 villaggi della zona avevano addirittura avviato “una class action” contro Shell in un tribunale di Londra.

Questa settimana, il petrolio è tornato a impregnare la terre e a rendere l’acqua nera e densa. La tesi di Shell è che l’esplosione e la successiva chiusura del Trans Niger Pipeline siano conseguenza delle attività dei “ladri di petrolio”, di chi cioè apre falle negli oleodotti per poi rivendere il greggio. Secondo Bassey, però, “non si capisce perché pur denunciando furti da tempo Shell non abbia fatto nulla per mettere in sicurezza i tracciati”.

Che la dinamica dell’accaduto sia tutta da verificare, lo conferma oggi la stampa nigeriana. The Vanguard ricorda che di recente anche le Nazioni Unite, l’Organizzazione per la cooperazione economica (Ocse) e l’ong Amnesty International hanno denunciato la difficoltà di verificare in modo indipendente le ricostruzioni degli incidenti fornite da Shell. In un rapporto pubblicato nel 2011 dal Programma dell’Onu per l’ambiente (Unep) si calcolava in 30 anni il tempo necessario per rimediare ai danni provocati dall’inquinamento petrolifero nell’Ogoniland, la stessa area del Delta dove nei giorni scorsi si è verificata l’esplosione. Secondo gli esperti delle Nazioni Unite, manco a dirlo, la colpa è anzitutto di Shell.

da Misna.org

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

nigershell

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Li hanno uccisi senza che muovessero un muscolo”: Esecuzioni sommarie, fame e sfollamenti forzati da parte dell’esercito israeliano nel Nord di Gaza

La squadra sul campo dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo ha documentato strazianti episodi di uccisioni sommarie ed esecuzioni extragiudiziali di civili da parte di soldati israeliani, eseguite senza alcuna giustificazione. Fonte: English version Dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo per i Diritti Umani – 17 novembre 2024Immagine di copertina: Il fumo si alza da un edificio residenziale dopo un attacco israeliano a Beit […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nuova Zelanda: migliaia di indigeni Maori assediano il Parlamento

Dopo poco più di una settimana, la marcia lanciata dal popolo Maori in difesa dei propri diritti è arrivata a Wellington.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Basta armi a Israele: manifestazione regionale a Torino

Nella giornata di sabato 5000 persone provenienti da tutto il Piemonte si sono radunate a Torino per dare vita ad un ricco e partecipato corteo regionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: la Francia (forse) libererà Georges Abdallah, militante comunista incarcerato dal 1987

Originario di Kobayat, nel nord del Libano, militante del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina prima e tra i fondatori delle Fazioni Armate Rivoluzionarie Libanesi dopo l’invasione israeliana del Libano

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupata la Leonardo spa dall’Intifada Studentesca a Torino

Ieri come Intifada studentesca abbiamo occupato la sede della Leonardo Spa! In 50 siamo entratə all’interno dello stabilimento mentre altre 50 persone bloccavano l’ingresso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La coreografia pro-Palestina degli ultras del PSG è diventata un vero e proprio caso politico

Riprendiamo l’articolo di Calcio e Rivoluzione, che mette in luce il caso politico nato intorno alla coreografia pro-Palestina messa in scena dagli ultras del PSG durante una partita di Champions League. Questo episodio ha scatenato reazioni accese da parte delle autorità francesi e aperto un dibattito sul rapporto tra politica e sport, evidenziando come certi […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Netanyahu si nasconde in un bunker sotterraneo per paura degli attacchi dei droni

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe lavorato da una “camera blindata sotterranea” per paura di subire attacchi drone di rappresaglia da parte dei movimenti di resistenza regionali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La vergognosa narrazione occidentale mostra nuovamente il significato di informazione di guerra

Venerdì 9 novembre i militari dell’IDF (ricordiamo che in Israele è presente la leva obbligatoria) e tifosi del Macabi Tel Aviv hanno strappato e bruciato bandiere palestinesi dai balconi olandesi, insultato e aggredito persone e giornalisti, inneggiato alla morte degli arabi e dei bambini palestinesi per ore nel centro cittadino e fischiato il minuto di silenzio ai morti di Valencia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Amerika Trump again

Fin dalle prime ore dall’inizio dello spoglio, la vittoria elettorale di Trump si stagliava netta, ben oltre le previsioni di chi scommetteva sulla sua rielezione, macinando stato in bilico dopo stato in bilico, mentre Fox News si sbilanciava a dichiarare la vittoria in anticipo su tutte le testate nazionali del mainstream media a stelle e strisce. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Basta armi a Israele! Contro l’Occidente genocida, colonizzatore e guerrafondaio! Resistenza fino alla vittoria!

Di seguito pubblichiamo l’appello per la manifestazione regionale di sabato 16 novembre che si terrà a Torino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Niger, Ciad e Senegal: l’Africa non vuole più i militari francesi e statunitensi

Mentre cresce la presenza militare russa, in Africa si estende il rifiuto di quella occidentale, considerata un indesiderabile retaggio storico del colonialismo pur giustificata dalla necessità di contrastare un tempo i movimenti guerriglieri e oggi le organizzazioni jihadiste.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Dove siamo? Tra disordine e responsabilità – Parte 2

Chiunque abbia letto “Le vene aperte dell’America Latina”di Eduardo Galeano ha ben presente qual’è la relazione tra la concezione capitalista della natura ed il colonialismo, vecchio e nuovo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il coraggio di essere liberi

La marcia verso la liberazione è una marcia collettiva del colonizzato e del colonizzatore, dell’oppresso e dell’oppressore. E chi si rifiuta di andare avanti nella direzione della liberazione la subirà comunque, ma in modo molto doloroso e molto crudele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Niger e il Ribollire Africano

Che succede in Niger, fra i paesi confinanti come il Burkina Faso, il Mali e tutta l’area del Sahel?

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Niger: cosa sta succedendo e perché dobbiamo fare attenzione alla propaganda

Domenica sera il Niger ha chiuso il proprio spazio aereo affermando che la misura è necessaria per contrastare la minaccia di un intervento militare da parte di un paese vicino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Missioni militari italiane e il golpe in Niger. Chi addestrano le “nostre” forze armate?

Chi ha fatto il colpo di stato in Niger è addestrato ed equipaggiato dal nostro esercito?
L’esercito italiano si trova in mezzo a questa guerra. Infatti in Niger, si trovano diversi contingenti stranieri: 1.500 soldati francesi, 1.100 soldati statunitensi, 500 soldati italiani più un contingente di 100 uomini dell’Ue.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Niger: Mali e Burkina Faso si schierano con i golpisti che stoppano l’export di uranio verso la Francia

Si cerca così una soluzione diplomatica, anche se sul piatto restano le opzioni militari: i golpisti accusano la Francia e l’Ecowas, la Comunità dell’Africa Occidentale guidata dalla Nigeria, di volere invadere il paese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Niger: perché il tentato colpo di stato preoccupa l’Occidente

Alcuni militari della guardia presidenziale avrebbero infatti circondato il palazzo dell’attuale presidente Bazoum, bloccandone gli accessi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Prima base interamente italiana nell’Africa occidentale. Mai discussa in Parlamento

di Antonio Mazzeo* Pagine Esteri, 20 aprile 2021 – L’Italia avrà il suo posto al sole nel deserto del Sahara. A margine dell’incontro con l’omologa francese Florence Parly, il 13 aprile a Roma il ministro della difesa Lorenzo Guerini ha reso noto che nel quadro della missione bilaterale MISIN in Niger, le forze armate italiane […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Shell Must Fall

A maggio di ogni anno, gli azionisti ed il consiglio di amministrazione della multinazionale Royal Dutch Shell si incontrano all’assemblea degli azionisti di Scheveningen (L’Aia, Paesi Bassi). Tale assemblea è lo spazio in cui la società adempie i suoi doveri legali: approva l’agenda annuale e discute i piani per l’anno successivo; in altre parole, la […]