InfoAut
Immagine di copertina per il post

Emirati: un esercito mercenario per sedare le rivolte, soprattutto nel Golfo


DI MANLIO DINUCCI

Roma, 18 maggio 2011 – Lo sta costruendo Erick Prince, un ex commando dei Navy Seals che nel 1997 fondò la Blackwater, la maggiore compagnia militare privata usata dal Pentagono in Iraq, Afghanistan e altre guerre. La compagnia, che nel 2009 è stata ridenominata Xe Services (per sfuggire alle azioni legali per le stragi di civili in Iraq), dispone negli Stati uniti di un mega-campo di addestramento in cui ha formato oltre 50mila specialisti della guerra e della repressione. E ne sta aprendo altri.

Ad Abu Dhabi Erick Prince ha stipulato, senza apparire di persona ma attraverso la joint-venture Reflex Responses, un primo contratto da 529 milioni di dollari (l’originale, datato 13 luglio 2010, è stato reso pubblico ora dal New York Times). Su questa base è iniziato in diversi paesi (Sudafrica, Colombia e altri) il reclutamento di mercenari per costituire un primo battaglione di 800 uomini. Vengono addestrati negli Emirati da specialisti statunitensi, britannici, francesi e tedeschi, provenienti da forze speciali e servizi segreti. Sono pagati 200-300mila dollari l’anno, le reclute ricevono 150 dollari al giorno. Una volta provata l’efficienza del battaglione in una «azione reale», Abu Dhabi finanzierà con miliardi di dollari la costituzione di una intera brigata di diverse migliaia di mercenari. Si prevede di costituire negli Emirati un campo di addestramento come quello in funzione negli Stati Uniti. Principale sostenitore del progetto è il principe ereditario di Abu Dhabi, Sheik Mohamed bin Zayed al-Nahyan, formatosi nell’accademia militare britannica Sandhurst e uomo di fiducia del Pentagono, fautore di un’azione armata contro l’Iran. Il principe e l’amico Erick Prince sono però solo esecutori del piano, che è stato sicuramente deciso nelle alte sfere di Washington. Quale sia il suo reale scopo lo rivelano i documenti citati dal New York Times: l’esercito che nasce negli Emirati condurrà «speciali missioni operative per reprimere rivolte interne, tipo quelle che stanno scuotendo il mondo arabo quest’anno».

L’esercito di mercenari sarà dunque usato per reprimere le lotte popolari nelle monarchie del Golfo, con interventi tipo quello effettuato in marzo dalle truppe di Emirati, Qatar e Arabia saudita nel Bahrain dove hanno schiacciato nel sangue la richiesta popolare di democrazia. «Speciali missioni operative» saranno effettuate dall’esercito segreto in paesi come Egitto e Tunisia, per spezzare i movimenti popolari e far sì che il potere resti nelle mani di governi garanti degli interessi degli Stati uniti e delle maggiori potenze europee. E anche in Libia, dove il piano Usa/Nato prevede sicuramente l’invio di truppe europee e arabe per l’ «aiuto umanitario ai civili». Qualsiasi sia lo scenario – o una Libia «balcanizzata» divisa in due territori contrapposti, a Tripoli e Bengasi, o una situazione di tipo iracheno/afghano dopo il rovesciamento del governo di Tripoli – si prospetta l’uso dell’esercito segreto di mercenari: per proteggere impianti petroliferi di fatto in mano alle compagnie europee ed Usa, per eliminare avversari, per mantenere il paese debole e diviso. Sono le «soluzioni innovative» che, nell’autopresentazione, la Xe Services (già Blackwater) si vanta di fornire al governo statunitense. La formazione militare, sostenuta dagli Usa, è promossa da Erick Prince, fondatore della Blackwater, la società di contractors usata dal Pentagono in Iraq e Afghanistan, ora ridenominata Xe Services.

da Il manifesto del 18 maggio 2011

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Bahrainemirati arabi

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Li hanno uccisi senza che muovessero un muscolo”: Esecuzioni sommarie, fame e sfollamenti forzati da parte dell’esercito israeliano nel Nord di Gaza

La squadra sul campo dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo ha documentato strazianti episodi di uccisioni sommarie ed esecuzioni extragiudiziali di civili da parte di soldati israeliani, eseguite senza alcuna giustificazione. Fonte: English version Dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo per i Diritti Umani – 17 novembre 2024Immagine di copertina: Il fumo si alza da un edificio residenziale dopo un attacco israeliano a Beit […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nuova Zelanda: migliaia di indigeni Maori assediano il Parlamento

Dopo poco più di una settimana, la marcia lanciata dal popolo Maori in difesa dei propri diritti è arrivata a Wellington.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Basta armi a Israele: manifestazione regionale a Torino

Nella giornata di sabato 5000 persone provenienti da tutto il Piemonte si sono radunate a Torino per dare vita ad un ricco e partecipato corteo regionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: la Francia (forse) libererà Georges Abdallah, militante comunista incarcerato dal 1987

Originario di Kobayat, nel nord del Libano, militante del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina prima e tra i fondatori delle Fazioni Armate Rivoluzionarie Libanesi dopo l’invasione israeliana del Libano

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupata la Leonardo spa dall’Intifada Studentesca a Torino

Ieri come Intifada studentesca abbiamo occupato la sede della Leonardo Spa! In 50 siamo entratə all’interno dello stabilimento mentre altre 50 persone bloccavano l’ingresso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La coreografia pro-Palestina degli ultras del PSG è diventata un vero e proprio caso politico

Riprendiamo l’articolo di Calcio e Rivoluzione, che mette in luce il caso politico nato intorno alla coreografia pro-Palestina messa in scena dagli ultras del PSG durante una partita di Champions League. Questo episodio ha scatenato reazioni accese da parte delle autorità francesi e aperto un dibattito sul rapporto tra politica e sport, evidenziando come certi […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Netanyahu si nasconde in un bunker sotterraneo per paura degli attacchi dei droni

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe lavorato da una “camera blindata sotterranea” per paura di subire attacchi drone di rappresaglia da parte dei movimenti di resistenza regionali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La vergognosa narrazione occidentale mostra nuovamente il significato di informazione di guerra

Venerdì 9 novembre i militari dell’IDF (ricordiamo che in Israele è presente la leva obbligatoria) e tifosi del Macabi Tel Aviv hanno strappato e bruciato bandiere palestinesi dai balconi olandesi, insultato e aggredito persone e giornalisti, inneggiato alla morte degli arabi e dei bambini palestinesi per ore nel centro cittadino e fischiato il minuto di silenzio ai morti di Valencia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Amerika Trump again

Fin dalle prime ore dall’inizio dello spoglio, la vittoria elettorale di Trump si stagliava netta, ben oltre le previsioni di chi scommetteva sulla sua rielezione, macinando stato in bilico dopo stato in bilico, mentre Fox News si sbilanciava a dichiarare la vittoria in anticipo su tutte le testate nazionali del mainstream media a stelle e strisce. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Basta armi a Israele! Contro l’Occidente genocida, colonizzatore e guerrafondaio! Resistenza fino alla vittoria!

Di seguito pubblichiamo l’appello per la manifestazione regionale di sabato 16 novembre che si terrà a Torino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cop28 a Dubai: una comoda copertura per la repressione

I media e i politici occidentali difenderanno i diritti umani negli Emirati Arabi Uniti,  come non hanno invece fatto in Egitto?

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’accordo tra Israele ed Emirati Arabi Uniti è contro l’Iran e contro la Turchia

Riprendiamo da Limes questo articolo sull’accordo tra Israele e gli Emirati Arabi. In attesa di capire quali possano essere gli sviluppi e le ricadute di questo processo è evidente che il tentativo dell’amministrazione Trump e di Israele è quella di immaginare un Medio Oriente “post-ideologico”, o meglio in cui la questione della causa palestinese non […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Mercenari latinoamericani in Yemen e la connessione Usa

Sono stati contrattati da imprese private statunitensi e in alcuni casi direttamente dal governo del paese arabo, che grazie al petrolio ha la seconda economia più grande della regione.Una inchiesta del New York Times ha rivelato che 450 militari latinoamericani, tra cui colombiani, panamensi, salvadoregni e cileni, sono stati schierati nello Yemen, dopo l’addestramento negli […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Dove viaggia il premier

  Paradiso dei petrodollari, inferno del lavoro e dei diritti civili Dove viaggia il premier. La missione di Letta in paesi con centinaia di migliaia di “schiavi”, donne oppresse e minoranze senza voce. I rapporti di Human Rights Watch, Ilo e Walk Free Foundation. Con il piglio dell’agente di com­mer­cio, il Pre­si­dente del Con­si­glio Enrico […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bahrain, la rivoluzione non ancora avvenuta

Ora, in un momento in cui l’imprevedibilità delle nuove sollevazioni di massa nel mondo arabo minaccia la stabilità delle autorità dell’isola, la risposta di queste ultime è stata al tempo stesso feroce ed accuratamente pianificata. Nei giorni scorsi sono stati effettuati nei sobborghi della capitale rastrellamenti a tappeto ed arresti di oppositori, stesi metri di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bahrain, scompare il detenuto politico Nabeel Rajab

Si sono perse le tracce in prigione di Nabeel Rajab, il presidente del Centro per i diritti umani del Bahrain condannato a due anni di carcere per aver partecipato a manifestazioni di protesta contro la monarchia (assoluta) al Khalifa. Colleghi e amici di Rajab, uno degli esponenti di punta della società civile bahranita, hanno denunciato ieri […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Proteste e scontri in Bahrain, la F1 ignora i morti

Il circo della F1 volta lo sguardo dall’altra parte in nome di “supremi” interessi economici, proclama l’estraneità dello sport alla politica e prosegue per la sua strada. Roma, 20 aprile 2013, Nena News – «Per il secondo anno consecutivo, la gara procederà in pompa magna… Per il secondo anno consecutivo la sofferenza della nostra gente sarà […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Proteste in Bahrain nell’anniversario dell’insurrezione contro la monarchia

Da alcuni giorni le strade della capitale Manama sono completamente militarizzate, con le forze militari dispiegate in ogni angolo della città. Si sono tenute manifestazioni per l’anniversario della primavera araba nella capitale e in altri 12 villaggi del paese. In uno di questi, Al-Daih, ci sono stati durissimi scontri che hanno portato, nella giornata di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Anonymous: lo show della Formula 1 in Bahrain non continuerà!

Da sempre sensibili alle istanze sollevate dalle rivolte arabe (e coinvolti nel supporto ai manifestanti bahrainiti fin dall’insorgere dei primi disordini nel regno insulare), nemmeno questa volta gli attivisti di Anonymous hanno fatto mancare il loro aiuto per attirare l’attenzione sulla grave repressione ai margini del Gran Premio di Formula 1. Già nei giorni scorsi, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Boicotta il Gran Premio di Formula1 in Bahrain !

Ed ora è giunto il momento, per il mondo, di rendersene conto. Perché malgrado qualcuno lo urli, anche in occidente, da più di un anno, la sola cosa che regna sovrana è la totale indifferenza: totale, assassina, fastidiosa. Ora la Formula 1. Il più grande teatrino inutile di sperpero e ostentazione del lusso: una macchina […]