InfoAut
Immagine di copertina per il post

Francia: attacchi contro le moschee e appelli all’autodifesa popolare

Tra ieri e oggi si sono moltiplicati gli attacchi contro moschee e luoghi di culto islamici. A Villefranche-sur-Saône una bomba ha fatto saltare un kebab vicino ad una moschea. A Mans tre o quattro granate usate negli addestramenti militari sono state lanciate dentro una moschea, una è esplosa facendo importanti danni alla struttura. Nella regione dell’Aude dei colpi di fucile sono stati esplosi contro una piccola sala di preghiera. In Isère un ragazzo di 17 anni di origine magrebina è stato pestato nei dintorni di un appuntamento per rendere omaggio alle vittime dell’attacco contro il giornale. Numerosi altri episodi islamofobi con teste di porco lasciate davanti a una sala di preghiera in Corsica, spari su automobili appartenenti a musulmani in Provenza, il cantiere di una moschea nei dintorni di Calais vandalizzato e tags “morte agli arabi” davanti a diversi luoghi di culto.

Intanto gli/le antifascisti/e parigini chiamano tutti a scendere in piazza contro l’onda islamofoba il 18 gennaio. Ecco l’appello tradotto di AFA (Action Antifasciste Paris-Banlieue):

CONTRO GLI ISLAMOFOBI AUTODIFESA POPOLARE

Mercoledì 7 gennaio la sede del giornale Charlie Hebdo è stata attaccata, i colpi di fucile hanno provocato la morte di 12 persone. Non cadremo nel sostegno cieco a questo giornale perché non dimentichiamo che ha contribuito ad accentuare l’islamofobia generale in Francia in questi ultimi anni in nome di una certa “libertà d’espressione”. Questa “libertà d’espressione” che permette d’attaccare i più deboli socialmente e di rinforzare il sentimento d’oppressione dei musulmani.

In ogni caso, non sosterremo mai le azioni ignobili dei takfiris/khawarij che pretendono di agire in nome dell’Islam ma che si comportano come una vera setta, non cercando di far altro che mettere i musulmani davanti ad una situazione d’oppressione che li spingerebbe a scegliere tra “l’unità nazionale” e raggiungere il loro movimento.

Cavalcando questo clima, il gruppuscolo Riposte Laique, vicino al Bloc Identitaire, organizza un appuntamento per chiedere “l’espulsione di tutti gli islamisti dalla Francia”. Quanto ai partecipanti, si può notare che l’islamofobia unisce il movimento identitario col movimento sionista visto che la LDJ (Ligue de Défense Juive) sarà presente come anche gli hooligan indipendenti del Kop of Boulogne, autoproclamati hooligans anti-salafiti. Quest’appuntamento incarna l’inizio d’una dinamica nazionale sulla quale s’innesteranno tutte le organizzazioni politiche e identitarie il cui tema principale è l’odio anti-Islam.

È per questo che noi, antifascisti-e e/o musulmani-e, credenti o meno, vogliamo riunirci per rifiutare l’islamofobia. Che essa venga dai partiti istituzionali che vanno dalla sinistra repubblicana a l’estrema destra (stigmatizzazione d’impiegate-i municipali musulmane-i, blocco dei cantieri delle moschee etc.) o da parte dello Stato con le leggi contro il velo e il niqab a scuola.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

antifacharlie hebdoFranciaparigi

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia. 10 settembre: il popolo deve organizzarsi al di fuori dei quadri imposti dai sindacati e dai partiti politici

Continuiamo a dare contro del dibattito che sta accompagnando la costruzione della giornata del 10 settembre in Francia contro il piano di austerità del governo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Non possiamo permettere che la Grecia diventi il Parco di divertimento dei soldati dell’IDF: i turisti israeliani che scelgono la Grecia devono confrontarsi con le proteste pro Palestina

Mentre continua l’attacco genocida di Israele a Gaza, i turisti israeliani in Grecia quest’estate si trovano ad affrontare una crescente reazione negativa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pensare l’Europa oggi: spazi e soggetti delle lotte in tempo di guerra

Come agiamo dentro questo quadro e che cosa vuol dire opporsi alla guerra e al riarmo in questa situazione?

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia, 10 settembre: bloccare le periferie delle grandi città per fermare il Paese?

Dall’inizio di luglio, la data del 10 settembre e lo slogan «blocchiamo tutto» circolano massicciamente. Si formano gruppi, si organizzano assemblee, si discute sui modi migliori per impedire il piano di austerità di Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Porti, ferrovie e nuove basi: così il governo Meloni sta militarizzando l’Italia

Il governo accelera sulle infrastrutture militari: nuovi porti, ferrovie e basi in tutta Italia, mentre cresce la protesta contro il traffico di armi

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’11 settembre No al summit della guerra a Roma!

È stato annunciato dal Sole 24 Ore il primo “Defence Summit”, appuntamento programmato dal giornale di Confindustria per l’11 settembre a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vicenza – Corteo 13 settembre: “No more bases”

Il corteo è stato organizzato in occasione dell'”Italia-America Friendship Festival” organizzato dall’amministrazione e dalla National Italian American Foundation (NIAF) in occasione dei per i 70 anni di presenza delle basi militari in città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

To Kill a War Machine. Un documentario su Palestine Action

Palestine Action è un collettivo che da anni porta avanti una campagna di sabotaggi ed iniziative in solidarietà con il popolo palestinese. Di recente il collettivo è stato dichiarato organizzazione terroristica da parte dello stato britannico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello per un campeggio No Base territoriale: 5-6-7 Settembre al presidio di Pace “Tre Pini” San Piero a Grado

Mentre crescono le connessioni tra le nostre lotte, sentiamo l’urgenza di continuare ad organizzarci insieme in un nuovo campeggio al Presidio di pace “Tre Pini”, per trasformare il diffuso rifiuto della base militare e della guerra in opposizione concreta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Si prepara a partire verso Gaza la Global Sumud Flotilla, con il pensiero a Vittorio Arrigoni

Decine di barche con centinaia di persone a bordo, provenienti da 44 Paesi, salperanno da diversi porti del Mediterraneo tra agosto e settembre per raggiungere insieme la Striscia.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre “Blocchiamo tutto”

Ovunque in Francia, dei gruppi si incontrano, si organizzano e condividono delle idee con un obiettivo comune: bloccare tutto il 10 settembre prossimo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Per salvare Gaza e noi stessi, è ora di razionalizzare la speranza

Ormai le volte in cui abbiamo pensato “speriamo” dopo le dichiarazioni di qualche governo o di qualche grande istituzione sono centinaia. di Alessandro Ferretti Abbiamo sperato in una svolta con i pronunciamenti della corte dell’Aja e dell’ICC, con le voci di dissidi Biden-Netanyahu e Trump-Netanyahu, con gli stati che hanno riconosciuto la Palestina, con il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nuovo accordo tra la Francia e Kanaky: indipendenza o truffa coloniale?

Qualche giorno fa è stato siglato un nuovo accordo tra i partiti indipendentisti kanak e lo Stato coloniale francese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Georges Ibrahim Abdallah uscirà di prigione il 25 luglio, dopo 41 anni di reclusione

Abbiamo tradotto questo testo apparso su ContreAttaque in seguito alla notizia della decisione di fare uscire dal carcere Georges Ibrahim Abdallah dopo 41 anni di reclusione ingiusta, simbolo della persecuzione e dell’attacco da parte di Stati Uniti e Israele in primis e, di conseguenza della totale complicità di uno Stato europeo come la Francia, nei confronti di un militante anti-imperialista, rivoluzionario marxista libanese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: le loro armi, i loro profitti, i nostri morti

Più di 4.000 persone hanno manifestato e portato avanti delle azioni contro l’Air Show di Parigi, il commercio della morte e a sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

L’attacco di destre, sionisti e lgbt liberali al pride di Parigi

Il 28 giugno a Parigi si svolge la Marche des Fiertés Paris & Île-De-France, il più importante pride francese quest’anno anticipato da violente polemiche

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello a mobilitarsi contro il salone del Bourget a Parigi.

Dal 16 al 22 giugno 2025, presso il centro espositivo di Le Bourget, a nord di Parigi, si terrà il 55° Salone internazionale dell’aria di Parigi.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I tribunali danno il via libera al progetto dell’A69, ma la lotta si sta organizzando

Francia: è stato lanciato un appello a concentrarsi davanti alle prefetture questo mercoledì, in vista di giorni di mobilitazione a luglio contro il cantiere della A69.