InfoAut
Immagine di copertina per il post

FRANCIA NEGA L’ESTRADIZIONE IN ITALIA PER I 10 EX MILITANTI ITALIANI DI FORMAZIONI RIVOLUZIONARIE

||||

La Corte d’Appello di Parigi ha deciso di negare l’estradizione richiesta dall’Italia per i dieci ex militanti di gruppi rivoluzionari italiani che si trovano da decenni nel paese transalpino.

Dopo oltre un anno dall’inizio della procedura, con Roma che aveva chiesto l’estradizione e Parigi che li aveva fermati nella primavera dell’anno scorso a seguito del via libera arrivato dall’Eliseo che pareva chiudere la stagione della cosiddetta “dottrina Mitterrand”, adesso la decisione dei giudici nei confronti di 8 uomini e due donne che li costringe ancora all’esilio in territorio francese, ma non li consegna alla giustizia italiana. Nell’annunciare il parere sfavorevole sulle dieci domande di estradizione la Corte d’Appello ha richiamato gli articoli 8 e 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

Il commento di Frank Cimini, cronista giudiziario, si occupa di carcere e giustizia dai tempi di Soccorso Rosso. Ascolta o Scarica.

{mp3remote}https://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2022/06/Frank-Cimini-gr19.mp3{/mp3remote}

 Da Radio Onda d’Urto

Sconfitta per il partito della vendetta. L’estradizione richiesta dall’Italia per i 10 esuli politici, arrestati nell’operazione “Ombre rosse” nel mese di aprile 2021, è stata negata da parte della Chambre de l’Instruction della Corte d’Appello di Parigi che ha basato la sua decisione sul rispetto della vita privata e familiare nonché del giudizio di contumacia, previsto dagli articoli 8 e 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

Dopo oltre un anno dall’inizio della procedura, con Roma che aveva chiesto l’estradizione e Parigi che li aveva fermati nella primavera dell’anno scorso a seguito del via libera arrivato dall’Eliseo che pareva chiudere la stagione della cosiddetta “dottrina Mitterrand”, adesso la decisione dei giudici nei confronti di 8 uomini e due donne che li costringe ancora all’esilio in territorio francese, ma non li consegna alla giustizia italiana.

Ad ascoltare la decisione della Chambre de l’Instruction della Corte d’Appello di Parigi, erano presenti Enzo Calvitti, Narciso Manenti, Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella, Sergio Tornaghi, Maurizio di Marzio, Raffaele Ventura e Luigi Bergamin. L’unico assente era Giorgio Pietrostefani, le cui gravi condizioni di salute non gli avevano già consentito di essere presente alle precedenti udienze che lo riguardavano.

La Francia ha deciso 25 anni fa che l’avrebbe accolto e le persone non sono pacchi postali che possono essere rispediti indietro. E’ una decisione ragionevole presa per la tutela delle persone e del radicamento familiare ed esprimo soddisfazione, anche perché ho sempre pensato che lui sia innocente“, ha spiegato, parlando con l’ANSA, l’avvocato Alessandro Gamberini, legale italiano di Pietrostefani.

Ora ci saranno le solite dichiarazioni di fuoco dai parte dei soliti politicanti manettari amanti dello Stato etico e vendicativo che come sempre faranno il richiamo a “che cosa pensano i familiari delle vittime?”, come se la consegna di un pugno di uomini e donne, da rinchiudere dopo decenni tra le mura di un carcere, fosse il modo per mettere una pietra tombale, il sigillo di uno stigma su quel capitolo della storia italiana. Dopo una stagione di leggi speciali, processi, arresti, che senso ha l’accanimento persecutorio? Persone ormai diverse che, se allora si sono rifugiate in Francia, è perché erano venute meno tutte le garanzie di imparzialità. È possibile fare i conti con la Storia, rielaborarne i traumi, sanarne le ferite, attraverso qualche arresto postumo? E’ tempo di un’amnistia Il giustizialismo ossessivo è il vero ostacolo per ricostruire il passato e promuovere finalmente un dibattito aperto.

Da Osservatorio Repressione

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

estradizioneFranciaOMBRE ROSSE

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: il Mendoza avanza contro contadini e indigeni, tra la vendita di terre demaniali e progetti minerari

Ancora risuonano nei paraggi di Los Molles e di El Sosneado, i fatti degli inizi del 2023, quando nel sud provinciale giunsero dei fuoristrada con foto del Generale Roca e proclami negazionisti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Li hanno uccisi senza che muovessero un muscolo”: Esecuzioni sommarie, fame e sfollamenti forzati da parte dell’esercito israeliano nel Nord di Gaza

La squadra sul campo dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo ha documentato strazianti episodi di uccisioni sommarie ed esecuzioni extragiudiziali di civili da parte di soldati israeliani, eseguite senza alcuna giustificazione. Fonte: English version Dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo per i Diritti Umani – 17 novembre 2024Immagine di copertina: Il fumo si alza da un edificio residenziale dopo un attacco israeliano a Beit […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nuova Zelanda: migliaia di indigeni Maori assediano il Parlamento

Dopo poco più di una settimana, la marcia lanciata dal popolo Maori in difesa dei propri diritti è arrivata a Wellington.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Basta armi a Israele: manifestazione regionale a Torino

Nella giornata di sabato 5000 persone provenienti da tutto il Piemonte si sono radunate a Torino per dare vita ad un ricco e partecipato corteo regionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: la Francia (forse) libererà Georges Abdallah, militante comunista incarcerato dal 1987

Originario di Kobayat, nel nord del Libano, militante del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina prima e tra i fondatori delle Fazioni Armate Rivoluzionarie Libanesi dopo l’invasione israeliana del Libano

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupata la Leonardo spa dall’Intifada Studentesca a Torino

Ieri come Intifada studentesca abbiamo occupato la sede della Leonardo Spa! In 50 siamo entratə all’interno dello stabilimento mentre altre 50 persone bloccavano l’ingresso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La coreografia pro-Palestina degli ultras del PSG è diventata un vero e proprio caso politico

Riprendiamo l’articolo di Calcio e Rivoluzione, che mette in luce il caso politico nato intorno alla coreografia pro-Palestina messa in scena dagli ultras del PSG durante una partita di Champions League. Questo episodio ha scatenato reazioni accese da parte delle autorità francesi e aperto un dibattito sul rapporto tra politica e sport, evidenziando come certi […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Netanyahu si nasconde in un bunker sotterraneo per paura degli attacchi dei droni

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe lavorato da una “camera blindata sotterranea” per paura di subire attacchi drone di rappresaglia da parte dei movimenti di resistenza regionali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La vergognosa narrazione occidentale mostra nuovamente il significato di informazione di guerra

Venerdì 9 novembre i militari dell’IDF (ricordiamo che in Israele è presente la leva obbligatoria) e tifosi del Macabi Tel Aviv hanno strappato e bruciato bandiere palestinesi dai balconi olandesi, insultato e aggredito persone e giornalisti, inneggiato alla morte degli arabi e dei bambini palestinesi per ore nel centro cittadino e fischiato il minuto di silenzio ai morti di Valencia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Amerika Trump again

Fin dalle prime ore dall’inizio dello spoglio, la vittoria elettorale di Trump si stagliava netta, ben oltre le previsioni di chi scommetteva sulla sua rielezione, macinando stato in bilico dopo stato in bilico, mentre Fox News si sbilanciava a dichiarare la vittoria in anticipo su tutte le testate nazionali del mainstream media a stelle e strisce. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: “oltremare” sempre inquieto

Dalla Martinica alla Nuova Caledonia, i “territori d’oltre mare” sono percorsi da proteste e ribellioni. A cui il governo francese risponde con il copri-fuoco e la repressione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: Barnier come primo ministro, il figlio del RN e del macronismo

Macron voleva concludere il suo mandato governando con l’estrema destra. È con questo obiettivo che ha inaspettatamente lanciato uno scioglimento d’emergenza prima dell’estate.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Francia: migliaia in corteo a difesa delle risorse idriche. Lancio di lacrimogeni da parte della polizia che vieta le manifestazioni

Movimenti e organizzazioni di base sono impegnati da ieri mattina in Francia in una mobilitazione internazionale lanciata da Soulevementes de la Terre e Bassines Non Merci in difesa della terra e delle risorse idriche, contro la costruzione di mega-bacini idrici nell’area di Poitou, nell’ovest del paese. Migliaia di persone in corteo. La polizia, anche a […]

Immagine di copertina per il post
Traduzioni

Un suspiro de alivio, nada más

Más que la victoria a medias de la izquierda en Francia, lo que realmente podemos celebrar es la derrota de la Agrupación Nacional de Le Pen. Una derrota clara, una buena noticia a corto plazo pero que, después de haber suspirado de alivio, nos obliga a hacernos unas cuantas preguntas

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Un sospiro di sollievo, nient’altro

Più che la vittoria dimezzata, per quanto in parte sorprendente, della sinistra in Francia ciò che c’è possiamo festeggiare è la sconfitta del Rassemblement National. Una sconfitta chiara, ed una buona notizia nel breve termine, ma che, dopo aver tirato un sospiro di sollievo, ci costringe a porci diverse domande.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Tav segna il campo anche nella Francia in campagna elettorale.

Nel contesto di crisi di governo in Francia, dopo le dimissioni di Macron e lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale che ha portato a chiamare nuove elezioni, il tema del tav si pone ancora una volta come campo di battaglia.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Le guerre per l’acqua: attualità in Francia, prossimo futuro in Italia?

Lunga intervista realizzata dal progetto Confluenza a un attivista della regione del Poitou dove, in Francia, da quasi dieci anni va avanti un’importante lotta per la difesa del territorio contro il progetto dei mega bacini idrici.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Mantenere il sangue freddo, rimanere strategici, definire gli obiettivi a breve, medio e lungo termine, acquisire forza, puntare al 2027.

Abbiamo tradotto questo contributo di Houria Bouteldja apparso su QG Décolonial per continuare ad approfondire quanto sta accadendo in Francia in merito alla costituzione di un nuovo Fronte Popolare per le prossime elezioni.