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Grecia: sciopero di 24 ore ed esplosione di un’autobomba. Domani Merkel in visita

Ieri la Grecia si è fermata per 24 ore. Tutti i sindacati, da Adedy del settore pubblico al Gsee del settore privato, hanno indetto sciopero, al quale ha aderito la maggioranza dei lavoratori. Scuole e università vuote, farmacie chiuse e trasporto pubblico completamente bloccato. A mezzogiorno è partito un corteo formato da lavoratori, pensionati e disoccupati, i quali hanno protestato contro l’imminente ondata di politiche d’austerity. La scorsa settimana il governo ha varato nuove riforme per poter accedere alla terza tranche di aiuti finanziari della troika: si tratta di provvedimenti che colpiranno soprattutto il settore dell’istruzione, della sanità, dei trasporti (in particolare quello marittimo) e dell’agricoltura. Almeno 8 mila persone hanno sfilato per le vie centrali di Atene, partendo da piazza Klafthmonos per giungere di fronte al parlamento greco, portando striscioni e gridando slogan contro le politiche del governo Samaras, il quale da anni accetta supinamente i ricatti della troika, opprimendo i lavoratori e gettando il paese nel baratro. Eppure il primo ministro non perde mai l’occasione di annunciare che la Grecia sta per uscire dalla crisi, che il prossimo semestre non necessiterà nemmeno degli aiuti finanziari, mentre la realtà è davvero drammatica per chi sta pagando questa crisi senza vedere una via d’uscita. Erano presenti in piazza anche i lavoratori dei mass-media: molti giornalisti, impiegati della televisione e della radio, i quali chiedono un aumento del sussidio della disoccupazione e l’abolizione della norma che prevede un salario minore per i neoassunti. In piazza Omonoia è stato organizzato un presidio da un centinaio di persone. Come nelle precedenti occasioni, la città è stata blindata dalle forze dell’ordine insieme alle squadre speciali dei Mat e dei Delta e inoltre alcune stazioni metro sono state chiuse per alcune ore. Manifestazioni analoghe si sono tenute a Creta, Patrasso, Thessaloniki, Larissa e Tripoli.

Le misure straordinarie sono state prese in vista della visita, prevista per domani, di Angela Merkel. Stamane un’autobomba è esplosa davanti alla sede della Banca di Grecia, non lontano dai quartieri generali della Fmi, Ue e Bce. L’automobile, contenente 75 chilogrammi di esplosivo, non ha provocato morti ma solamente danni materiali. Nonostante la zona sia una delle più protette e militarizzate, dato che ospita diversi uffici politici e finanziari, l’attacco di stamattina ha dimostrato la vulnerabilità del dispositivo di sicurezza ad hoc. Nonostante i 7 mila agenti schierati, la macchina è stata parcheggiata con facilità e gli autori hanno annunciato l’attentato al giornale “Efymerida ton Syndakton” 45 minuti prima che il dispositivo venisse azionato.

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