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Grecia, l’ombra del terzo piano d’austerity. Scontri ad Atene

Quest’oggi duri scontri si sono registrati nel centro di Atene tra manifestanti e polizia, vicino piazza Syntagma. Pietre, molotov, barricate e bottiglie vs lacrimogeni e cariche. I prossimi giorni non si annunciano più pacificati per il paese ellenico: le mobilitazioni proseguiranno fino a domenica, quando è previsto il voto parlamentare del nuovo pacchetto d’austerità; in tutte le città è prevista qualche iniziativa, la più grande sarà quella di Atene in piazza Syntagma.

La Grecia è oramai un paese messo in ginocchio dalla cura Bce e Fmi, ma quello con cui stamane le borse mondiali hanno dovuto fare i conti è stata la non promozione completa sulla salute economica e finanziari dei piani d’austerity. In meno di due anni due piani di lacrime e sangue hanno sgretolato il paese, dietro l’angolo si attende il prossimo, il terzo, contro il quale 30mila persone sono scese in piazza oggi.

Il ‘governo tecnico’ di Lucas Papademos si è preso carico dell’impegno di ridurre la spesa pubblica di 3,2 miliardi di euro entro fine 2012 a colpi di tagli e privatizzazioni e saccheggi, pronendo oggi una nuova ed identica medicina… Se i primi due violentissimi pacchetti di tagli e privatizzazioni erano la condizione fondamentake perchè l’Eurogruppo desse il via libera ai prestiti necessari per Atene, per pagare i debiti in scadenza, questi oggi sono ritenuti non più sufficienti: ‘Le negoziazioni sono progredite ma non ci siamo ancora’, ha detto il ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble. L’ombra del terzo piano s’intravede.

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