Diciassette notifiche d’indagine agli attivisti NoMuos
Diciassette notifiche di indagine sono arrivate in questi giorni ad altrettanti attivisti NoMuos da parte della Questura di Caltanissetta.
Si apre così, con un tentativo di intimidazione, il nuovo ruolo di protagonismo di Polizia e Ministero dell’Interno nella questione Muos. Il Muos (Mobile User Objective System) è un sistema radar satellitare ad altissima frequenza che permetterebbe un’evoluzione nelle capacità di controllo globale da parte di USA e NATO. Ecco dunque spiegata l’importanza strategica dell’opera ed insieme la sudditanza di tutte le istituzioni nazionali italiote: dal Presidente della Repubblica alla Polizia passando per il Governo. Ed ecco dunque spiegate le risposte repressive alle proteste messe in atto per contestare un’opera che porterebbe morte e devastazione nei territori circostanti (e in un raggio ampio data l’elevatissima frequenza di regime di queste antenne).
I reati contestati si riferiscono ai fatti avvenuti nella notte tra il 7 e l’8 settembre, quando un gruppo di attivisti si era recato presso le recinzioni della base in contrada Ulmo per esprimere la propria opposizione alla costruzione dell’opera. Adunata sediziosa, manifestazione non autorizzata e danneggiamento di strutture militari sarebbero i capi attorno a cui si stanno svolgendo le indagini di questura e magistrati.
Ancora una volta, per le istituzioni di questo Paese, gli interessi militari e l’obbedienza alle logiche imperialiste vengono prima della salute di popolazione e territori.
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