“Imprevedibile Fukushima”
Questa è la situazione nei quattro reattori della centrale, dove l’acqua ha raggiunto una radioattività superiore di 10.0000 mila volte rispetto ai livelli normali, questa la causa del ricovero di 5 tecnici che insieme ad altri continuano a lavorare per limitare i danni di una situazione in continua evoluzione.
La Tepco, agenzia elettrica incaricata della gestione degli impianti, riferisce che la situazione critica rimane soprattutto nel primo e nel terzo reattore, i quali sono continuamente innaffiati in modo tale da essere raffreddati. La stessa agenzia è stata più volte incolpata di non dire la verità, a sostenerlo sono alcuni ex dipendenti che hanno documentato come, dagli anni 80, si verificavano continue correzioni ai dati che stabilivano la sicurezza degli impianti.
In tutto questo la Tepco sembra che abbia avuto bisogno degli americani per constatare,che l’acqua del mare che inizialmente era state utilizzata per il raffreddamento fosse altamente pericolosa per via della sua corrosività e cosi che ora si sta cercando di correre ai ripari utilizzando acqua dolce, fornita dagli USA , tuttavia si continuano ad alzare i livelli di radioattività, che in una scala di 7 sono arrivati a 6, mentre desta molta preoccupazione la situazione del terzo reattore, dove la vasca che contiene il combustibile “Mox” uranio misto plutonio, sembra essere danneggiata.
Non c’è che dire, sempre più si và figurando l’ennesimo disastro nucleare di proporzioni elevatissime, ricordiamo che solo la tragedia di Cernobyl , il 26 Aprile 1986, si attestò al livello ultimo, che come dicevamo è 7.
Una tragedia che vedrà la popolazione giapponese condannata, negli anni a venire, a dover fare i conti con malattie come il cancro alla tiroide ed una aspettativa di vita ridotta rispetto alla media nazionale, senza parlare del trattamento riservato all’ambiente circostante la centrale, il tutto confermato dall’evacuazione degli abitanti nell’arco dei 30 km intorno alla centrale. Intanto Tokio si sveglia con la radioattività presente nei legumi e nelle verdure, cosa che continua ad alzare il livello di allarme e il consueto pericolo anche per chi risiede a 300 km dalla centrale.
Mentre iniziano a livello europeo i cosi detti “stress test”, che serviranno a definire le centrali sicure(?), per gli impianti che non supereranno i test, sostiene Sakozy: “ci sarà la chiusura”, ben di diversa posizione è la Merkel, che afferma: “ prima usciamo dal nucleare, meglio è!”.
Tutto sarà in mano all’ente europeo per le regole sulla sicurezza nucleare(Ensreg), cosciente del fatto che le distanze, in previsione di un incidente nucleare con un eventuale fuoriuscita di una nube radioattiva , si vadano restringendo e di conseguenza lo stesso ente invita ad effettuare stress test anche a livello mondiale.
A questo punto non resta che sperare nella possibilità che la situazione in Giappone non peggiori, anche se pensiamo che il peggio debba ancora venire, è molto concreto il rischio che il nocciolo del reattore 3 si sia in parte fuso.
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