No muos: verso il 30 marzo
A più di una settimana dagli avvenimenti che hanno scosso la popolazione di Niscemi, quando la polizia ha caricato i manifestanti che tentavano di bloccare il passaggio della gru che completerà i lavori del mega-impianto di rilevazione satellitare statunitense, il presidio permanente continua ad essere attraversato da chi non ha ancora intenzione di rassegnarsi ad avere un ecomostro militare dietro casa.
In vista della manifestazione nazionale fissata per il 30 marzo, nel calendario le iniziative di avvicinamento non mancano. Proprio ieri mattina i presidianti hanno sfilato con studenti e insegnanti dei licei confluendo nella piazza centrale del paese, dove si svolgeva in contemporanea un nutrito presidio animato dagli interventi dal palco. Nel pomeriggio invece un volantinaggio informativo nei quartieri. Ma a tenere ancora viva la lotta è soprattutto il blocco quotidiano dei mezzi che si dirigono verso la base e che i presidianti attuano ogni mattina all’alba costringendo i camion a tornare indietro.
In generale l’impressione è quella che dopo quella notte, la solidarietà e la vicinanza nei confronti della lotta di quei giovani e non solo che animano il presidio e il paese sia davvero molto sentita tra i cittadini. Solidarietà che a detta dei presidianti spesso non nasconde una vena di rabbia per il sopruso subito. Tutto ciò in realtà lo si percepisce al presidio stesso, dove tra i ragazzi che organizzano il volantinaggio del pomeriggio, c’è chi mette su altre tende e baracche che migliorino la vivibilità, altri fanno una capatina per vedere come va o se serve qualcosa…
Aspettando il corteo del 30 marzo, data ancora lontana, forse troppo lontana, il presidio quindi sembra essere più vivo e attraversato di quanto non fosse nelle settimane precedenti, nonostante le passeggiate delle volanti della polizia davanti lo stesso siano aumentate.
Da parte di Crocetta e dell’assemblea regionale invece, dopo le dichiarazioni che promettevano una sospensioni dei lavori, ancora nessun segnale.
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