NoGas: occupazione dei terreni e blocchi stradali
Una settimana davvero importante per le comunità di Terra di Lavoro. Soltanto pochi giorni fa, durante lo sciopero europeo del 14N, circa 2000 studenti e studentesse erano scesi in piazza, in modo radicale, per portare forte il loro no all’austerità. Già in quel caso si è assistito alla capacità del soggetto studentesco di intrecciarsi con le lotte a difesa dei beni comuni che da anni ormai animano il territorio. Infatti, tra gli striscioni che aprivano il corteo era possibile leggere “No al gassificatore, nè a Capua nè altrove”.
Durante l’occupazione dei terreni, i No Gas, per ribaltare il senso di devastazione che si vuole dare a quelle terre, hanno piantato diversi alberi di agrumi portati dagli agricoltori della zona. E’ seguita un’assemblea che ha visto quei terreni diventare luogo di cooperazione sociale, nella quale si è deciso di partire in corteo verso il centro di Capua, con la promessa di ritornare presto su quei terreni e difenderli da qualsiasi tentativo di devastazione.
Il corteo si è poco dopo trasformato in un blocco stradale sulla via Nazionale Appia, una delle arterie principali della zona. Da registrare qualche piccolo momento di tensione. Infatti, mentre i NoGas spiegavano le ragioni della protesta agli automobilisti, una macchina haprovato a forzare il blocco. Dinanzi alla risposta dei manifestanti, i due passegeri sono scesi mostrando il tesserino della Guardia di Finanza, ma sono stati prontamente invitati dai NoGas a rimettersi in macchina e tornare indietro.
Prima di sciogliere il blocco si è organizzata una delegazione di NoGas, che al termine dell’iniziativa è andata a portare la solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrice dell’Oma Sud, che da 5 mesi orami non percepiscono lo stipendio e sono in presidio permanente, insieme alle loro famiglie, davanti ai cancelli della fabbrica.
E’ stata inoltre rilanciata la presenza all’assemblea del comitato No TurboGas alto-casertano, che si terrà domenica 18, per la costruzione della manifestazione del 24 novembre a Presenzano (Ce), luogo in cui si vorrebbe costruire una centrale TurboGas. Una partecipazione che dimostra ancora una volta il carattere per nulla “nimby” di questo movimento, in perfetta continuità con il tentativo di interconnettere tutte le lotte a difesa del territorio iniziato con l’assemblea provinciale di Carditello.
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