Smog: 25.000 morti ogni anno per le polveri sottili
Il Sindaco di Brescia Emilio Del Bono ha invece prorogato fino al 31 l’ordinanza per contenere l’inquinamento atmosferico derivante da traffico e da impianti termici: il fermo della circolazione dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18, agli autoveicoli Euro 3 diesel destinati al trasporto di persone. L’ordinanza impone inoltre pure di ridurre di due ore al giorno l’attivazione delle caldaie, che non potrà superare le 12 ore giornaliere, nonché di diminuire di un grado (da 20 a 19 con due gradi di tolleranza) la temperatura negli edifici.
Il Governo intanto ha convocato un vertice d’emergenza per mercoledì 30 per fare fronte all’inquinamento. Una riunione per coordinare gli interventi. Sono stati invitati i presidenti di Regione, i sindaci dei grandi centri urbani e il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. «L’emergenza smog che si sta verificando in molte grandi città italiane può durare ancora molto» ha spiegato Galletti, quindi «la nostra risposta deve essere coordinata e “di sistema”, non in ordine sparso».
Il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni ha invece convocato per le 18.30 di oggi al Pirellone un Tavolo di coordinamento con i vertici di Anci Lombardia e con le altre principali istituzioni. Lo scopo è dare un ordine all’azione dei comuni lombardi sulle iniziative antismog e valutare il coordinamento delle altre Regioni della pianura Padana.
Ma con l’allarme si moltiplicano le polemiche. Tra i primi a sollevare le critiche è il leader del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo, che dal suo blog in un post dal titolo “Morti di guerra in tempo di pace”: scrive “Il 2015 si chiuderà secondo l’Istat con 68mila morti in più rispetto al 2014. Come ai tempi delle grandi guerre e attacca, “premier e ministri sono una sciagura per il Paese, non si rendono conto di ciò che accade nel Paese. Litigano per mezzo punto percentuale di Pil e fanno decreti lampo di domenica per salvare le banche mentre passeggiano incuranti sui cadaveri di 68mila italiani che non hanno saputo proteggere”.
I Verdi si rivolgono invece al commissario straordinario di Roma Francesco Paolo Tronca: “Snocciolando i dati dei livelli delle polveri sottili PM10 nella capitale sembra di leggere un bollettino di guerra” afferma il portavoce dei Verdi di Roma Gianfranco Mascia. “Non capiamo perché il responsabile della salute dei cittadini, il facente funzioni di Sindaco Commissario Straordinario Tronca, non voglia prendere quei drastici provvedimenti che servono a bloccare l’inquinamento da polveri sottili”.
Intanto arrivano impietosi i dati diffusi dal progetto VIIAS. Nel 2015 si sarebbero potute salvare 11mila vite umane se i limiti di legge sulle Pm10 e Pm2.5 fossero stati rispettati e di 14 mila per NO2 (diossido di azoto ): 25 mila cittadini italiani oggi sarebbero in vita se la legge fosse stata rispettata: questi sono i dati del dipartimento epidemiologia inseriti nel progetto Viias, valutazione integrata dell’impatto dell’inquinamento sull’ambiente e sulla salute. Sempre secondo questo studio la vita degli italiani si accorcia ogni anno di 10 mesi.
Il commento di Andrea Bianconi nostro collaboratore e docente di Fisica alla Statale di Brescia:
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