Le bambine e i bambini non si cancellano! Cancelliamo l’art 5! #Kidsblock verso il 16 ottobre a palazzo Chigi!
L’ articolo 5 stabilisce infatti la cancellazione de iure di migliaia di persone che in tutta Italia occupano per necessità, negando il diritto alla residenza e vietando l’allaccio delle utenze.
Gli effetti della sua applicazione si stanno rivelando drammatici: senza residenza non ci si può iscrivere a scuola e avere accesso alla cure mediche, nemmeno a quelle di base. Per rinnovare il permesso di soggiorno i migranti sono costretti a tornare al mercato nero degli affitti o rischiano di perdere anche il lavoro.
Contro questa barbarie, i bambini e le bambine hanno deciso di rompere il silenzio, facendo appello a costruire una grande manifestazione il 16 ottobre 2015 a palazzo Chigi per la cancellazione dell’articolo 5.
Le bambine e i bambini non si cancellano! Cancelliamo l’art 5!
–Qui una raccolta di lettere e disegni delle/dei bambin@
Non potete cancellare i bambini
Mi chiamo Marius ed ho 12 anni. E vado a scuola e frequento la terza media. E da 5 anni abito in una occupazione che è la mia casa. I miei compagni di classe non mi considerano diverso e anzi sono curiosi quando gli parlo del posto dove vivo, e poi quando gli parlo del campo di calcio che hanno fatto i nostri genitori e noi siamo contentissimi soprattutto io perchè amo il calcio. Io mi sento molto bene qui in questa occupazione che si chiama Metropoliz, perché ho tutti i parenti accanto e non ho paura. E sento che insieme possiamo lottare contro l’articolo 5. E l’altro nostro comitato si chiama Popica, hanno fatto per noi una stanza e l’hanno decorata e là dentro ci aiutano a fare i compiti e fatichiamo di meno. E andiamo meglio con la scuola e facciamo contenti i professori e possiamo essere promossi e questo ci aiuta nella nostra vita. Perché mio padre quando era piccolo non è andato a scuola perché i miei nonni non lo hanno fatto andare perché doveva lavorare, ma poi quando lo volevano mandare non l’hanno lasciato andare perché era troppo grande e quindi non sa ne leggere ne scrivere e mi ha detto che senza scuola è molto pesante per la vita e quindi se l’articolo 5 non vuole che noi occupiamo e non andiamo a scuola tutto è perduto.
E poi ho sentito che l’articolo 5 vuole che noi non possiamo avere la residenza, se noi non possiamo avere queste cose tutti quelli che occupano sono perduti. Ci sono tanti bambini piccoli e quindi non ci potete cacciare via perché questa adesso è la nostra casa, tutti noi che abitiamo qui in Metropoliz veniamo da tanti paesi diversi. Noi tutti abbiamo formato una famiglia e se voi ci volete cacciare non potete perché noi uniremo le nostre forze costi quel che costi. Voi con l’articolo 5 non ci potete cacciare perché questa è la nostra casa e nessuno non ci sgombera perché noi abbiamo il diritto a restare per sempre. Forza Metropoliz.
Stop articolo 5
Marius Dumitru
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Caro Renzi,
mi presento sono una bambina che vivo in una occupazione e io non mi vergogno di essere una bambina che ha il diritto di avere una casa e di avere l’elettricità e l’acqua. Voi dite sempre che la legge è uguale per tutti, allora non potete dimenticare che ci sono dei bambini e neonati perché sono persone che non sanno quello che state facendo togliendo l’acqua o la luce. Che credete che i neonati potranno sopravvivere senza acqua, che volete che muoiono di fame lentamente, tenerveli sulla coscienza. Questa ormai è casa nostra, che vi costa dovete solo aiutarci per continuare perchè noi non ci arrendiamo. Qui abbiamo di tutto, la ludoteca in cui i bambini ci vanno perchè se non capiscono qualcosa noi li aiutiamo, oppure abbiamo un campo di calcio in cui giochiamo e facciamo dei tornei per i bambini e persino per gli adulti.
Io vado alla scuola Salvo d’Acquisto e quest’anno andrò alla terza media e sapete no, io ci vorrei andare a scuola perché è un mio diritto andarci. Voi volete far comparire all’improvviso l’articolo 5 solo perchè volete farci andare via ma ormai questa è casa nostra. Ormai tutti noi siamo una famiglia mista perchè qui il razzismo non esiste, qui ci sono di tutti i colori proprio nel senso della parola. Ci sono: peruviani, italiani, rumeni, arabi, africani, ecc.. E’ bello perché conosci più in profondo, prima di giudicare la persona noi l’accettiamo per quello che è, perché il mondo è di tutti non solo vostro. Noi abbiamo voce per parlare e dire che: non si possono dimenticare i bambini e i diritti di noi bambini.
Da una bambina in incognito che ha il coraggio di dire la sua opinione.
Cancellate l’articolo 5
Gina
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