InfoAut

Per chi tocca un compagno son guai

“Ci puoi fare un agguato, ci puoi sprangare

ma i compagni sono tanti e ti verrano a cercare,

in massa di giorno per fartela pagare…”

Il corteo di oggi a Cremona è andato come doveva andare, con forse qualche sbavatura evitabile sul finale, ma nell’insieme puntuale e determinato nel ribadire le ragioni della sua convocazione. Questa è la risposta minima e necessaria che si deve mettere in campo ogni volta che la feccia fascista aggredisce un* compagn*. A tutt’oggi abbiamo ancora un caro compagno, Emilio,  in ospedale, in condizioni critiche. Le chiacchiere stanno a zero! La sinistra più o meno radicale che non ha neanche aspettato la fine del corteo per chiedere alla polizia di identificare e punire i “150 facinorosi” che – a loro dire – avrebbero “rovinato il corteo”,ce la dice lunga sulla brutta fine che questi onorevoli e politicanti (Sel) hanno fatto. Non basterà prendere un po’ d’aria al Partenone per riallinearsi alle istanze e ai bisogni di una gioventù che ai quattro angoli dell’Europa si vede sottrarre prospettive e periodicamente insorge per affermare l’invivibilità di una società costruita contro di loro. A proposito, sarebbe interessante leggere nei comunicati di costoro anche un effettivo rendiconto di quanti antifascist* hanno portato in piazza oggi… I “facinorosi” erano qualche migliaia mentre loro non raggiungevano le due decine di simpatizzanti… e hanno coraggio di parlare!

Oggi questa piccola città di provincia ha visto sfilare diverse migliaia di compagn* determinat* a far pesare il proprio numero e la propria rabbia, per ribadire che non si può accettare di rischiare di morire solo perché alcune forze politiche utilizzano questa infima massa di manovra, speculando sulle classi subalterne colpite dalla crisi mentre altre, distratte a sinistra, pensano solo a continuare a fare soldi con la LegaCoop, sfruttando il lavoro in nero e precario degli immigrati. Troppe volte in questi anni un ceto politico di movimento impegnato a sopravvivere e a trovare qualche futura collocazione in consigli comunali o qualche posto come sottosegretario,ha accuratamente evitato che si dessero le giuste risposte ai troppi morti e feriti che abbiamo accumulato. I 7-8000 (o più) che oggi hanno attraversato le strade di Cremona sapevano fin troppo bene che questo era un momento d verità e dignità. O lasciavamo correre un’altra volta, con queste carogne assassine pronte a ringalluzzirsi per nuove e future prepotenze o rendevamo pan per focaccia con la sacrosanta forza dei numeri. Così è stato: questo corteo ha vissuto di questa convinzione e ha praticato i suoi obiettivi.

La decisione di CasaPound di svuotare preventivamente la propria sede (coperta e suggerita dalla schifosa protezione della questura locale), un capetto locale che ha venduto il suo bar per paura di spiacevoli conseguenze, la sparizione fisica degli affiliati dell’ “associazione di promozione sociale” dalle strade della città sono la prova del loro poco radicamento, della loro nulla leggittimità sociale, dell’incapacità di mettere in campo alcunché dopo quello che resta un vigliacco tentativo di omicidio. Ha voglia Iannone e il suo tirapiedi locale  a fare la voce grossa e rivendicare l’arditezza dello scontro… La verità e che oggi i suoi camerati in piazza non c’erano e non avrebbero potuto esserci. Fin da domani mattina sarà nostro compito chiudergli ogni spazio e agibilità. Con buona pace della sinistra istituzionale e dei pompieri di sempre.

 

#EmilioResisti

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Editorialidi redazioneTag correlati:

antifacremona

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Israele fa rotolare il masso della guerra

Il governo israeliano continua imperterrito il suo programma di escalation in Medio Oriente con un attacco che, se fosse avvenuto in qualsiasi paese occidentale, non si sarebbe esitato a definire terroristico.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Guerra in Medio Oriente: non è un se, ma un quando

Chi vuole un ampliamento del conflitto? Chi vuole trasformare la carneficina di Gaza in una guerra regionale?

Immagine di copertina per il post
Editoriali

American way of death

Pochi giorni dopo la sparatoria di Butler che ha causato una ferita all’orecchio di Trump, un morto, due feriti e uno scossone nell’andamento della campagna elettorale più folkloristica di sempre, Trump torna alla carica alla vigilia della convention repubblicana di Milwaukee che lo incoronerà ufficialmente candidato, dicendo “Non mi arrenderò mai, vi amo tutti”. Il […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Un sospiro di sollievo, nient’altro

Più che la vittoria dimezzata, per quanto in parte sorprendente, della sinistra in Francia ciò che c’è possiamo festeggiare è la sconfitta del Rassemblement National. Una sconfitta chiara, ed una buona notizia nel breve termine, ma che, dopo aver tirato un sospiro di sollievo, ci costringe a porci diverse domande.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Elezioni in Francia: a che punto è la notte

Le elezioni francesi hanno confermato l’ascesa della destra del Rassemblement National e la fine del regno incontrastato della Macronie.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Elezioni Europee: tra voto di protesta ed astensione l’europeismo liberista e belligerante è sempre più in crisi

Debacle totale per il falco Macron che ha passato gli ultimi mesi di campagna elettorale a spingere sul terreno del conflitto aperto con la Russia. Alexandre De Croo, primo ministro liberale del Belgio è dimissionario e in Germania, il grande malato d’Europa, l’ultradestra di AfD sorpassa i socialisti di Sholz.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ilaria Salis: un voto che (per una volta) serve

Se la campagna per la sua liberazione passa attraverso le urne andremo a cercare dove diavolo è finita la tessera elettorale e faremo la nostra parte.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Tamburini di guerra

Mentre gli stati continuano ad ammassare armamenti il tentativo di condizionamento dell’opinione pubblica sull’inevitabilità della guerra raggiunge nuove vette, tra giornalisti che lodano i benefici per l’economia dell’industria delle armi, propaganda nelle scuole e proposte politiche scellerate.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Cosa vuol dire un’università libera?

In TV e sui giornali si è scatenata la canea mediatica nei confronti degli studenti e delle studentesse universitarie che richiedono la fine degli accordi di ricerca militari o di dual use con le università israeliane.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Macron, à la guerre!

Il presidente francese si lancia in dichiarazioni apparentemente scomposte sulla guerra russo-ucraina, palesando lo “spirito dei tempi” di una parte delle elites europee. Il tronfio militarismo da prima guerra mondiale ci avvicina al disastro.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

‘Geronimo’ Bini: la sua lotta per un mondo (e una Cremona) migliori

Riceviamo e pubblichiamo volentieri… La storia la scrivono i vincitori.  Ma la storia la fanno anche i perdenti. Poi ci sono gli indolenti che non sono né vincitori, né perdenti.  Poi c’è il revisionismo che mischia le carte. Rende i vincenti un po’ meno vincenti e i perdenti un po’ meno perdenti e quasi sempre […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Cremona: la polizia sgombera la Prosus, occupata da 4 mesi dai lavoratori

I lavoratori dell’azienda di macellazione Prosus di Vescovato, alle porte di Cremona, che dal 16 ottobre 2023 occupavano lo stabilimento sono stati sgomberati questa notte.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Milano: fascisti imbrattano la facciata del COA T28. Domenica 17 settembre iniziativa antifascista in Via dei Transiti

Nella notte tra sabato 9 e domenica 10 settembre alcuni fascisti hanno imbrattato la facciata del Centro Occupato Autogestito T28 di via dei Transiti a Milano.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Germania: cariche e scontri a Lipsia nel corso di una manifestazione antifascista

Citta militarizzata e corteo vietato a Lipsia in occasione di una chiamata antifascista convocata dopo la condanna a Lina a 5 anni e tre mesi implicata nel processo Antifa Ost.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

In qualche modo, da qualche parte. Antifa a Budapest

Lo scorso 11 febbraio una compagna italiana e un compagno tedesco  sono stati arrestati in Ungheria. Da allora si trovano nel carcere di Budapest in condizioni piuttosto difficili e con scarsissimi contatti con familiari e avvocati.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Reconquest a Marsiglia: la polizia reprime una manifestazione antifascista e difende l’estrema destra

Durante una manifestazione contro l’apertura di una sede di Reconquest a Marsiglia, almeno una persona è stata aggredita e tre persone arrestate dalla polizia.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Milano: La polizia protegge i fascisti e picchia gli antifascisti

Il corteo antifa è partito da piazza Fontana, a pochi giorni dall’anniversario che ricorda l’attentato di matrice fascista che il 12 dicembre 1969 uccise 17 persone.
Assieme alla comunità curda, alla comunità iraniana, a Non Una Di Meno Milano e a diverse realtà sociali, i/le manifestanti hanno attraversato il centro di Milano cantando slogan e cori.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Sulla figura di Danilo Montaldi

Danilo Montaldi è stata una figura complessa di militante comunista. I suoi lavori hanno un carattere pionieristico nel campo della storia orale del sottoproletariato e degli emarginati e hanno contribuito alla riscoperta della centralità e della vita quotidiana delle classi subalterne.