Cile, la polizia attacca la marcha estudiantil. Scontri e fermi
Il corteo di ieri, convocato nella capitale, ha raccolto un’adesione minore rispetto alle ultime scadenze (nelle quali la partecipazione contava numeri oceanici), complice anche la sospensione delle lezioni in alcune zone della città a causa del maltempo, ma ha comunque portato in piazza diverse migliaia di studenti.
Nei giorni precedenti alla marcha il sindaco della capitale si era rifiutato ostinatamente di autorizzare il corteo ad attraversare la Alameda, l’arteria principale di Santiago del Chile, di fatto prestando il fianco ai desideri del governo di ostacolare e invisibilizzare la protesta. Un rifiuto che gli studenti hanno respinto con forza, radunandosi in Plaza Italia e scegliendo di dirigersi ugualmente verso la Alameda con l’obiettivo di attraversarla fino a concludere il corteo in plaza De Los Héroes.
Lungo la strada, però, gli studenti si sono trovati il percorso sbarrato da una lunga barriera di transenne, dietro le quali sostavano agenti e camionette dei carabinieri. Quando alcuni manifestanti hanno tentato di rimuovere le transenne, la polizia non ha esitato ad attaccare il corteo con cannoni ad acqua e gas lacrimogeni. Una vera e propria aggressione che conferma il pugno di ferro adottato dal governo nei confronti del movimento studentesco, che in quasi tutte le scadenze di mobilitazione si è trovato a fronteggiarsi con la polizia.
Mentre il corteo cercava di resistere, la polizia ha effettuato decine di fermi tra gli studenti, in molti casi colpiti dai manganelli mentre erano già a terra e poi trascinati via con la forza per essere caricati sulle camionette dei carabinieri. Un atteggiamento che ha suscitato rabbia non solo tra i manifestanti ma anche tra i passanti che, come si vede dalle immagini del video, hanno tentato di impedire alle forze dell’ordine di portare via gli studenti fermati.
Gli scontri sono proseguiti anche a lato del corteo nei pressi della facoltà di Giurisprudenza, dove un gruppo di encapuchados si è radunato dopo l’attacco alla manifestazione e ha poi iniziato un lancio di oggetti verso la polizia che ha risposto di nuovo in maniera brutale.
Al termine del corteo la Confederazione degli studenti ha condannato con forza l’atteggiamento delle forze dell’ordine e ha rilanciato per uno sciopero studentesco nazionale per il 13 giugno.
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