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Palermo: migliaia di studenti bocciano la Renzi-Giannini!

Una mobilitazione che continua a porsi direttamente contro questa riforma che prevede da un lato un totale asservimento dei docenti alle logiche di una dirigenza scolastica ormai management-aziendale, con pieni poteri sull’inclusione ed esclusione dei professori e del personale, ma soprattutto ulteriori restrizioni all’accesso alle scuole superiori tra tasse, costo dei libri e mancanza totale di agevolazioni per gli studenti sui trasporti; non dimenticando, inoltre, la maggiore influenza che avrebbero i privati all’interno dei Consigli d’Istituto, che comporterebbe una divisione in scuole di serie A e serie B, a seconda della qualità dei servizi offerti agli studenti. 

Durante il corteo, partito stamattina alle 9 da Piazza Politeama, gli studenti hanno espresso la loro determinazione a portare avanti la mobilitazione di questo autunno, con azioni mirate contro gli edifici che incarnano questo sistema basato sulla speculazione: davanti alle sedi di UniCredit di via Ruggero Settimo e Banca d’Italia di via Cavour, infatti, si è verificato un fitto lancio di uova e fumogeni da parte del corteo, proseguendo successivamente verso la destinazione finale, ovvero la Prefettura, ente responsabile insieme alla Provincia della fatiscenza che continua a farla da padrona all’interno delle strutture scolastiche, a causa della totale mancanza di provvedimenti e finanziamenti in merito di edilizia scolastica. A fine corteo gli studenti hanno affermato, negli interventi dal camion, che saranno in piazza anche giovedì prossimo, 16 ottobre, in occasione dello sciopero sociale che vedrà nelle piazze disoccupati, precari del lavoro, occupanti di case e quanti non sono disposti a continuare a pagare i costi di questa crisi.

La giornata di oggi, da Palermo a Milano, ha mostrato la caparbietà degli studenti ad intraprendere una scalata verso un modello di scuola parallelamente opposto agli inquietanti scenari che presenta la Renzi-Giannini: contro una scuola-azienda, con presidi-sceriffo e lavoro non pagato, gli studenti sono decisi a riappropriarsi di una scuola accessibile a tutti, gratuita e senza discriminazioni economiche. E l’appuntamento dunque non può che essere per lo sciopero sociale del 16 ottobre, che vedrà una vasta composizione di soggetti in lotta bloccare le città, uniti e determinati a rifiutare un presente e un futuro di precarietà ed impoverimento.

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