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Il movimento studentesco argentino occupa le università in difesa dell’istruzione

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Da cinque settimane le università argentine sono attraversate da una mobilitazione trasversale che interessa studenti e lavoratori del mondo della formazione, dai professori agli addetti alle strutture accademiche.

Il governo vuole attuare ulteriori tagli ai finanziamenti degli atenei, che già ora, in molti casi, si ritrovano a non avere abbastanza risorse per il proseguimento delle attività scolastiche, di ricerca e per il mantenimento delle strutture fino alla fine dell’anno.

Il movimento in queste ore sta estendendo e amplificando la lotta contro le politiche scolastiche governative che continuano ad operare pesanti tagli al mondo della formazione e che propugnano una politica di scoraggiamento tra la popolazione nel proseguire e intraprendere gli studi. Il movimento si è immediatamente posto, già dalle prime giornate, il nodo del consenso pubblico e della comunicabilità della mobilitazione e per questo motivo l’agitazione non è stata limitata all’occupazione delle facoltà, ma in esse sono state organizzate lezioni aperte a tutti, studenti e non; inoltre sono continue le assemblee e le manifestazioni.

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Se da un lato gli studenti stanno cercando di rompere i confini degli spazi universitari attraverso le lezioni aperte, aprendosi agli strati sociali non interessati direttamente dal mondo accademico, dall’altro i professori stanno portando avanti un ulteriore nodo della mobilitazione: quello inerente l’aumento salariale degli impiegati nella formazione. Il governo ha avanzato delle prime proposte di aumento salariale che sono state accettate da alcune segreterie sindacali, mentre in altre i comitati di base hanno rifiutato tale proposta, considerata non adeguata per la grave situazione in cui versa il sistema universitario, e decidendo dunque per un’ulteriore estensione della mobilitazione.

Ad oggi le università che hanno studentati o facoltà occupate, tra le altre, sono: Córdoba, La Plata, Mar del Plata, Litoral (Santa Fe), Rosario, Río Cuarto, Luján e Buenos Aires. In quest’ultima le facoltà occupate sono cinque: Filosofia, Lettere, Scienze sociali, Psicologia e Scienze.

 

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