Le piazze in lotta ai microfoni di Parole Ribelli
Pubblichiamo le interviste registrate ai microfoni di Parole Ribelli riguardanti la situazione del movimento studentesco in Quebec e in Spagna.
Nella seconda intervista Juan, studente spagnolo, spiega le ragioni che lo scorso 22 maggio hanno portato in piazza migliaia di studenti ed insegnanti in occasione dello ‘sciopero dell’insegnamento e dell’educazione’. Anche in questo caso la protesta si è innescata in seguito ai tagli brutali che stanno investendo il mondo della formazione, facendo dell’università un luogo di reclutamento di manodopera a basso costo e rendendone i costi di accesso sempre più proibitivi.
Tanto in Spagna quanto in Quebec, i movimenti studenteschi stanno riscuotendo l’appoggio di ampi strati di popolazione, che riconoscono i tagli alla formazione come parte di un progetto più ampio di attacco al settore pubblico che i vari governi neoliberali stanno sferrando come exit strategy dalla crisi; anche per questo, per il momento sembra improbabile che la protesta possa essere arginata o sconfitta da inasprimenti della repressione o da fallimentari tavoli governativi.
Approfondimento realizzato nella trasmissione settimanale del Collettivo Universitario Autonomo, Parole Ribelli (tutti i martedì, dalle 10:30 alle 12:30), sulle libere frequenze di Radio Blackout 105.250 fm o via streaming.
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