Milano: 10000 studenti in piazza contro la crisi
Mattinata movimentata quella di questa mattina a Milano. Almeno 10.000 gli studenti scesi in piazza con l’appoggio dei sindacati di base Cub e Cobas. Concentramento in corso Cairoli, uno spezzone che cerca di muovere verso la Bocconi (sede di il formazione del nuovo governo) e viene caricato selvaggiamente dalla polizia. Il corteo sfila per la città colpendo con uova e “v per Vendetta” molte banche.
Qui di seguito 2 comunicati sulla giornata di oggi…
Cronaca di una mattina di movimento (da milanoinmovimento)
Questa mattina in migliaia tra studenti medi e universitari sono scesi in piazza nella giornata internazionale per il diritto allo studio.
Il corteo partito da largo Cairoli alle 10.00 ha visto al presenza di moltissimi istituti superiori e degli studenti universitari della Statale. Un folto spezzone della Rete Studenti e di Lab. Out, come annunciato, ha provato con il book bloc ad arrivare all’Università Bocconi, di cui Mario Monti è presidente onorario.
Eloquente lo striscione dello spezzone del book bloc: “Né Tremonti, né Monti, Saperi e Cultura contro la Crisi”, a sottolineare che, anche cambiando il governo, l’opposizione del mondo della formazione a tagli e privatizzazioni resta forte.
Il corteo è partito spedito e colorato attraversando il centro della città, molti gli slogan contro la Crisi e il sistema finanziario.
Su Corso Italia un ingente spiegamento di poliziotti e carabinieri ha respinto a manganellate il primo tentativo di dirigersi verso la Bocconi, ma lo spezzone del book bloc ricompattatosi ha continuato l’assedio spostandosi nella circonvallazione interna in un corteo spontaneo.
All’incrocio con Corso di Porta Romana c’è stato un nuovo tentativo del book bloc di raggiungere gli uffici di Monti alla Bocconi, respinto con violenza dalla polizia che ha provato anche a fermare alcuni studenti.
Una volta riorganizzato e tutelato lo spezzone il corteo è ripartito alla volta di Piazza Fontana dove si è sciolto.
Come in tutta Italia, la contrarietà di una generazione senza futuro si è manifestata con forza e determinazione.
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Save school not banks! PIU’ DI 10 MILA STUDENTI IN PIAZZA (da: cantiere.org)
MASCHERE DI “V” IN AZIONE: SANZIONAMENTI ALLE SEDE DELL’ A.B.I. E ALL’UNIVERSITA’ CATTOLICA! “SAVE SCHOOL NOT BANKS! – BASTA FONDI A PRIVATE, BANCHE E PROFITTI DELL’1%”
VERSO LE MOBILITAZIONI NELLE SCUOLE: #OCCUPY THE SCHOOL!
Oggi nella giornata mondiale per i diritti dello studente siamo scesi in piazza come in numerosissime altre città in Italia e in tutto il mondo per pretendere soldi all’istruzione pubblica e diritti.
Da decine di picchetti nelle scuole di milano e provincia sono arrivati in piazza Cairoli migliaia e migliaia di studenti che hanno dato il via al terzo grosso corteo dell’anno aperto dallo striscione “Ma quale stabilità? Ancora una volta 220 milioni alle scuole private e 708 alle spese militari – RITIRARE TAGLI e RIFORMA, INVESTIRE NELLA SCUOLA PUBBLICA” e dallo stendardo “Save school not banks, zero soldi alle private, banche e profitti dell’1%”.
Con lo striscione di testa abbiamo preteso che il neo “ministro dell’istruzione” Profumo torni ad essere “della pubblica istruzione” e che siccome nel 2008 si era dichiarato pronto a dimettersi se non fossero stati ritirati i tagli Gelmini/Tremonti, ritiri immediatamente la riforma e sia coerente,se no avremo ragione di aspettarci le sue dimissioni. Se lui e Monti ieri hanno dichiarato di “aver incontrato i giovani” a seguito di un incontro con i forumgiovani, brutte copie in piccolo del parlamento con due tristi aspiranti burocrati ognuno in quota per un partito e per una poltroncina, noi oggi diciamo che i giovani sono nei cortei nelle piazze italiane e di tutto il mondo: che diano ascolto a loro!
Lungo il percorso alcuni di noi con le maschere di V hanno sanzionato le sedi di alcune banche, con particolare attenzione a Unicredit e Intesa San Paolo, le due banche che possono vantare più neoministri nei loro consigli di amministrazione: not our debt! Abbiamo inoltre appeso locandine con scritto “Monti: ‘Gelmini e Marchionne esempi da seguire’ – Cominciamo bene… Que se vayan todos!”
Le due azioni più importanti del corteo sono state il sanzionamento di A.B.I. e Cattolica.
L’A.B.I., l’Associazione Banchieri Italiani, ribattezzata dal corteo “Associazione Bancarottieri Italiani” è il consorzio di banche private che rappresenta l’italia negli organismi economici internazionali come la commissione europea e col “superministro” Corrado Passera ne è membro dell’esecutivo. Abbiamo srotolato uno striscione con scritto “Zero soldi a scuole private, banche e 1% – Save School Not Banks”, mentre con questi messaggi veniva fatto un murales sulla facciata dell’ABI da studenti con le maschere di V con scritto “save school not banks & bankster”.
Sulla sede dell’università Cattolica invece abbiamo innalzato lo striscione “Ridateci i nostri soldi! Adesso paghino chiesa e scuole private!” e altri messaggi: “Ornaghi ministro… di quale cultura? Tenetevi il medioevo e pagate l’ici!!!” e “Governo italiano, concilio vaticano…”. Abbiamo appreso con disgusto la nomina di Ornaghi a ministro della cultura, perchè lui stesso dirige una rivista che nel manifesto si definisce “medievalista e nemica della cultura moderna elargita come pane nelle scuole e nelle università pubbliche”. Ornaghi rettore della Cattolica rappresenta esattamente il modello di scuola privata e dei preti, che non paga ici e tasse, ciuccia soldi pubblici come i 220 milooni della legge di stabilità e accetta solo battezzati.
Il corteo è finito in piazza Cadorna dove abbiamo bloccato il traffico di una delle piazze centrali della città con un’assemblea di movimento in cui i collettivi si sono alternati al microfono con degli interventi in cui annunciavano le occupazioni, autogestioni e mobilitazioni delle prossime settimane nelle scuole e rilanciando al campagna #occupytheschool – Riprendiamoci le scuole, occupiamoci del nostro futuro!
Oltre che con gli interventi finali, abbiamo ricordato anche con uno striscione sul lato del camion come coltiviamo la memoria per un futuro di diritti contro ogni fascismo in tempi di crisi “Praga 17/11/39 – Milano 12/12/69: scuole e cultura contro razzismo e fascismo“, infatti la giornata mondiale degli studenti è nata a seguito della deportazione nei lager di oltre 1200 studenti a Praga durante un corteo. Rifiutiamo ogni fascismo e strategia della tensione e abbiamo da subito rilanciato verso il prossimo corteo del 12 dicembre, nell’anniversario della strage di piazza Fontana.
Il corteo partito da largo Cairoli alle 10.00 ha visto al presenza di moltissimi istituti superiori e degli studenti universitari della Statale. Un folto spezzone della Rete Studenti e di Lab. Out, come annunciato, ha provato con il book bloc ad arrivare all’Università Bocconi, di cui Mario Monti è presidente onorario.
Eloquente lo striscione dello spezzone del book bloc: “Né Tremonti, né Monti, Saperi e Cultura contro la Crisi”, a sottolineare che, anche cambiando il governo, l’opposizione del mondo della formazione a tagli e privatizzazioni resta forte.
Il corteo è partito spedito e colorato attraversando il centro della città, molti gli slogan contro la Crisi e il sistema finanziario.
Su Corso Italia un ingente spiegamento di poliziotti e carabinieri ha respinto a manganellate il primo tentativo di dirigersi verso la Bocconi, ma lo spezzone del book bloc ricompattatosi ha continuato l’assedio spostandosi nella circonvallazione interna in un corteo spontaneo.
All’incrocio con Corso di Porta Romana c’è stato un nuovo tentativo del book bloc di raggiungere gli uffici di Monti alla Bocconi, respinto con violenza dalla polizia che ha provato anche a fermare alcuni studenti.
Una volta riorganizzato e tutelato lo spezzone il corteo è ripartito alla volta di Piazza Fontana dove si è sciolto.
Come in tutta Italia, la contrarietà di una generazione senza futuro si è manifestata con forza e determinazione.
Le due azioni più importanti del corteo sono state il sanzionamento di A.B.I. e Cattolica.
L’A.B.I., l’Associazione Banchieri Italiani, ribattezzata dal corteo “Associazione Bancarottieri Italiani” è il consorzio di banche private che rappresenta l’italia negli organismi economici internazionali come la commissione europea e col “superministro” Corrado Passera ne è membro dell’esecutivo. Abbiamo srotolato uno striscione con scritto “Zero soldi a scuole private, banche e 1% – Save School Not Banks”, mentre con questi messaggi veniva fatto un murales sulla facciata dell’ABI da studenti con le maschere di V con scritto “save school not banks & bankster”.
Sulla sede dell’università Cattolica invece abbiamo innalzato lo striscione “Ridateci i nostri soldi! Adesso paghino chiesa e scuole private!” e altri messaggi: “Ornaghi ministro… di quale cultura? Tenetevi il medioevo e pagate l’ici!!!” e “Governo italiano, concilio vaticano…”. Abbiamo appreso con disgusto la nomina di Ornaghi a ministro della cultura, perchè lui stesso dirige una rivista che nel manifesto si definisce “medievalista e nemica della cultura moderna elargita come pane nelle scuole e nelle università pubbliche”. Ornaghi rettore della Cattolica rappresenta esattamente il modello di scuola privata e dei preti, che non paga ici e tasse, ciuccia soldi pubblici come i 220 milooni della legge di stabilità e accetta solo battezzati.
Oltre che con gli interventi finali, abbiamo ricordato anche con uno striscione sul lato del camion come coltiviamo la memoria per un futuro di diritti contro ogni fascismo in tempi di crisi “Praga 17/11/39 – Milano 12/12/69: scuole e cultura contro razzismo e fascismo“, infatti la giornata mondiale degli studenti è nata a seguito della deportazione nei lager di oltre 1200 studenti a Praga durante un corteo. Rifiutiamo ogni fascismo e strategia della tensione e abbiamo da subito rilanciato verso il prossimo corteo del 12 dicembre, nell’anniversario della strage di piazza Fontana.
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