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“Non è il nostro cambiamento”, migliaia di studenti in piazza

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In tutta Italia oggi si sono svolte le mobilitazioni studentesche contro il decreto ‘Scuole sicure’. Gli studenti hanno criticato il nuovo governo giallo-verde.

Migliaia di studenti che da Torino a Palermo sono scesi in piazza oggi. A Roma circa duemila studenti hanno sfilato fino al Ministero dell’Istruzione. A Torino gli studenti hanno bruciato due manichini che portavano le facce di Di Maio e Salvini. A Palermo mille giovani hanno attraversato il centro mentre a Napoli il corteo è stato partecipato sia da studenti sia da migranti. Anche a Catanzaro, Brescia, Bari hanno visto centinaia di studenti in piazza. A Catania per l’allerta meteo la mobilitazione è stata rinviata a settimana prossima.

Da Nord a Sud pioggia di critiche al decreto ‘Scuole sicure’, fortemente voluto dal ministro Salvini. ‘Scuole sicure’ prevede un finanziamento di 2,5 milioni per telecamere e agenti di polizia per sorvegliare le scuole. I giovani in piazza hanno ribadito l’importanza di criticare tutto il disegno securitario e razzista del ministro Salvini, nel quale questo decreto si inserisce. Alle scuole, alle università come alle piazze e alle strade delle città non servono agenti in divisa, ma soldi per servizi e miglioramenti delle condizioni sociali ed economiche per chi è tagliato fuori dal mercato. In particolare gli studenti chiedono di spostare le risorse previste per la sicurezza in investimenti su ricerca, scuola e cultura. Inoltre il Def, presentato in questi giorni in Parlamento, non prevede nessun nuovo finanziamento per il Ministero dell’Istruzione. Anzi la riduzione delle ore di Alternanza Scuola-Lavoro, sulla quale viene parzialmente riconosciuta l’inutilità, ha permesso di risparmiare un centinaio di milioni di euro che sono stati destinati ad altri ministeri. Soldi che vengono di fatto tagliati e non reinvestiti nel mondo della formazione. 
Il problema della fatiscenza degli edifici scolastici è sempre un tema ricorrente nelle manifestazioni studentesche. ‘Le vostre scuole sicure ci cadono addosso’ scritto su uno striscione del corteo romano è una delle frasi più chiare e dirette a questo governo. Il governo del “cambiamento”, almeno guardando al Def, non investe sui giovani e sulla loro formazione. Gli studenti in piazza hanno voluto dire al governo come questo “cambiamento” non gli appartiene e non li tiene in considerazione.

Il video dei manichini bruciati a Torino.

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