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Palermo: cariche sugli studenti dentro McDonald

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Oggi a Palermo studenti delle scuole e dell’Università sono partiti alle 9.00 da piazza Verdi per portare per le vie del centro di Palermo la rabbia nei confronti delle condizioni di sfruttamento che vivono con l’alternanza scuola-lavoro obbligatoria e gli stage e i tirocini non retribuiti.

Cortei selvaggi partiti da numerose scuole hanno raggiunto gli studenti universitari. Questi, che già si trovavano a piazza Verdi, lanciavano cori contro il Ministro Fedeli e il Ministro Poletti, principali sostenitori delle politiche di precarizzazione dell’esistente.
Una volta partito, il corteo unitario ha bloccato la viabilità del centro storico palermitano dirigendosi verso la filiale del McDonald di piazza Politeama.

Sappiamo che qualche mese fa il MIUR ha siglato un accordo proprio con il McDonald per garantire alla multinazionale statunitense centinaia e centinaia di giovani studenti come manodopera sfruttata e non retribuita. Quell’accordo palesava completamente le intenzioni che il Governo aveva quando ha istituito l’alternanza scuola-lavoro: trasformare il percorso di formazione nella scuola dell’obbligo in uno strumento di ricatto e disciplinamento al lavoro precario, flessibile e non retribuito.

Gli studenti Palermitani, infatti, oggi hanno occupato la filiale del McDonald di piazza Politeama per esprimere la loro opposizione alle condizioni di sfruttamento in cui vengono costretti. Il McDonald, appunto, è semplicemente l’esempio più lampante di come le mansioni che si svolgono durante le ore di alternanza non abbiano nulla a che fare con il percorso di studi che hanno scelto. All’azione degli studenti però, come al solito, lo stato risponde con la polizia che ha caricato gli studenti per buttarli fuori dai locali del McDonald. La polizia ha inoltre trattenuto senza nessun motivo due studenti che, grazie alla determinazione dei tanti che sono rimasti fuori ad aspettare, sono stati rilasciati poco dopo.

Alla costruzione di un punto di vista critico che viene dai banchi di scuola e da quelli dell’università, lo Stato continua ad opporre le forze dell’ordine come unica soluzione per silenziare le lotte. Anche in questo caso però gli studenti, senza paura, hanno fronteggiato la polizia e, dopo la liberazione dei due studenti trattenuti, hanno continuato a bloccare le vie del centro concludendo la giornata di lotta con un momento di confronto collettivo in cui si è indetta un’assemblea per organizzare le prossime tappe di lotta di un autunno ancora tutto da scrivere e che sicuramente avrà molto da raccontare.

 

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