Palermo: una prima vittoria per gli studenti di Scienze Politiche
La mobilitazione nasce a seguito del secondo crollo in due anni della storica sede dell’ex facoltà di scienze politiche, il Collegio San Rocco, che si traduce nella totale mancanza di una dimora per gli studenti autodefinitisi in questi giorni gli “homeless” dell’università di Palermo e di conseguenza nella mancanza di spazi a disposizione per lo svolgimento della sessione d’esami estiva. Studenti che, a fronte delle altissime tasse pagate ogni anno con il sacrificio delle loro famiglie, non hanno mai avuto alcun riscontro in termini di servizi ma, al contrario, hanno subito notevoli disagi: costretti a seguire le lezioni seduti per terra perchè in aule troppo piccole, sballottati da una parte all’altra della città a causa dell’assenza di una sede fissa, privati di biblioteche e spazi di aggregazione e socialità in cui costituirsi come comunità studentesca.
A questo stato di cose gli studenti hanno deciso di non poter più sottostare e di mobilitarsi per ottenere risposte concrete e immediate da parte del Rettorato e dell’amministrazione comunale.
Dopo una mattinata di presenze scomode davanti al Rettorato (parliamo ovviamente di digos e polizia) che intimavano di lasciare la piazza e di interrompere il blocco degli ingressi, gli studenti non hanno certo desistito, ottenendo difatti un incontro all’Assessorato all’edilizia comunale. Questo incontro è di fatto una prima vittoria per gli studenti di Scienze Politiche che dopo quasi una settimana di assemblee e presidio permanente in rettorato ottengono un momento di discussione, alla presenza del prorettore all’edilizia e dei docenti del DEMS, con l’assessore comunale all’edilizia Emilio Arcuri. Gli stessi docenti del Dipartimento di Scienze Politiche avevano servito un assist alla costruzione della mobilitazione studentesca, dimettendosi dalle loro cariche istituzionali e annunciando il blocco degli appelli per la sessione estiva a causa della mancanza di aule in cui svolgerli.
Il Collegio San Rocco è un bene del Comune di Palermo dato in comodato d’uso all’Università: con la scusa dell’imminente scadenza del comodato d’uso, il Rettore ha sempre passato la palla al Comune per l’inizio dei lavori di ristrutturazione. Oggi, grazie alle spinte provenienti dalla mobilitazione degli studenti, l’assessore comunale ha dichiarato piena disponibilità nel rinnovare il comodato d’uso per i prossimi 20-30 anni.
La responsabilità è adesso tutta nelle mani del Rettore che dovrà firmare l’accordo e stanziare i fondi per l’avvio della ristrutturazione. Proprio questo chiedono gli studenti: un documento ufficiale che sancisca dei tempi di inizio e di fine dei lavori e di riottenere dunque una sede e i propri diritti. Questo è l’obiettivo che si sono posti, determinati a non fermare la loro lotta fino a quando non verranno soddisfatte le loro richieste. Se queste richieste non troveranno risposte concrete infatti, gli studenti pretendono di essere esonerati dal pagamento delle tasse del prossimo anno accademico.
Nel frattempo, fiduciosi della loro capacità di saper determinare la realtà attraverso il loro impegno quotidiano nella protesta e nella lotta in difesa dei propri diritti, aspettano adesso l’incontro di lunedì mattina con il Rettore Lagalla, nelle cui mani, una volta avuta la disponibilità da parte del Comune, ricade adesso tutta la responsabilità nella risoluzione del problema.
Seguiranno aggiornamenti.
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