InfoAut
Immagine di copertina per il post

Perché migliaia di studenti bloccano Livorno da una settimana?

||||

Da circa una settimana migliaia di studenti livornesi hanno deciso di fermarsi, esasperati dai continui disagi provati ogni giorno all’interno delle proprie scuole.

 

 

La protesta nasce in particolare dai ragazzi del liceo scientifico Enriques, la cui struttura è stata dichiarata inagibile: per l’impossibilità di trovare un’altra sede, avrebbero dovuto piegarsi a disposizioni provinciali inaccettabili come un “rientro a scuola“ nel pomeriggio. La mobilitazione, iniziata lunedì disertando le aule di lezione, arriva al quarto giorno e si allarga riuscendo a farsi sentire in tutte le scuole di Livorno. Così giovedì 10 gennaio viene organizzato un corteo a cui partecipano studenti di tutti gli istituti. Un’unità quasi mai vista. Gli obbiettivi sono chiari: messa in sicurezza degli stabili e dignità.

I numeri del corteo sono importanti e la sua potenza percepibile anche da chi non è in piazza e questo fa in modo che la protesta si allarghi ancora; arriva a coinvolgere i vicini studenti della provincia pisana e dell’isola d’Elba, che arrivano a Livorno per solidarizzare e partecipare a qualcosa di importante.
WhatsApp Image 2019 01 14 at 00.08.01

Per sabato 12 gennaio in città viene organizzato un altro corteo, l’obbiettivo è quello di arrivare in provincia, l’ente preposto alla manutenzione degli stabili scolastici, e consegnare le rivendicazioni della protesta. Ancora una volta scendono in strada migliaia di studenti uniti contro l’incuria riservata ai luoghi dove milioni di giovani passano metà delle loro giornate. Il giorno prima le istituzioni scolastiche – forse consapevoli dell’effetto che stavano avendo le loro disposizioni assurde – si adoperano a trovare una soluzione per cercare in tutti i modi di far rientrare la protesta, che sta crescendo e mette paura, ma ormai è tutto pronto e anche volendo nessuno può fermare la mobilitazione.

Da ogni scuola si organizzano cortei e picchetti per arrivare in piazza nel maggior numero possibile, si aspettano gli ultimi ritardatari e si parte. Il corteo attraversa tutta la città, si lanciano slogan per scuole sicure in contrapposizione al decreto omonimo emesso dal governo che invece di finanziare l’edilizia scolastica sponsorizza raid polizieschi negli istituti. Lo stesso governo che in un secondo momento ha tagliato sul comparto istruzione per miliardi e miliardi di euro.
Infine il corteo si chiude davanti alla provincia dove si susseguono diversi interventi che spiegano nei particolari le problematiche vissute da tutte le scuole del territorio e non solo.

WhatsApp Image 2019 01 14 at 00.07.571

Quello che più colpisce in questa protesta è la sua potenza, quanto sia comunicabile e condivisa da migliaia di studenti che potevano, come molte volte succede, voltare la testa e pensare solo alla propria situazione. Ma forse proprio il coraggio dei ragazzi dell’Enriques ha risvegliato un senso comune che ha fatto subito assumere le rivendicazioni come proprie.

Per lunedì 14 gennaio gli studenti dell’Enriques hanno rilanciato su un presidio in piazza del Municipio, per ottenere al più presto lo spostamento presso un altro edificio – in cui deve essere svolto un sopralluogo – e chiedere alla Provincia una soluzione definitiva. Per continuare a mettere pressione, inoltre, l’Enriques ha già dichiarato che se il 21 gennaio gli studenti non entreranno nel nuovo edificio sarà di nuovo sciopero, corteo e blocco per tutta la giornata. A stare fuori scuola, per poterla cambiare, sembra ci abbiano preso gusto. E funziona.

 

{mp4}20705{/mp4}

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

livorno

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

Argentina: le lotte studentesche crescono in tutto il paese

Affollate marce con fiaccolate a Buenos Aires e La Plata

Immagine di copertina per il post
Formazione

In Val Susa si accende lo sciopero studentesco

Durante la giornata di ieri un grande numero di studentesse e studenti si è riunito in piazza per scioperare contro l’accorpamento tra il Liceo Norberto Rosa e l’iis Enzo Ferrari e la chiusura della stazione di Susa per i lavori della stazione internazionale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Quale democrazia nella scuola?

L’Assemblea, gruppo informale di un centinaio di docenti di una quarantina di Istituti piemontesi, ha redatto un questionario dal titolo “Quale democrazia nella scuola?” con lo scopo di condurre una ricerca tra il personale scolastico circa il cambiamento dei processi democratici all’interno delle istituzioni scolastiche.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Contro presidi padroni e scuole aziende è arrivato il tempo di organizzarsi e lottare!

L’accesso abusivo sarebbe servito, secondo le indagini, per alterare i voti scolastici a discrezione del volere della preside

Immagine di copertina per il post
Formazione

Torino: sequestrata l’aula occupata dall’Intifada studentesca al Politecnico

Dopo 4 mesi di occupazione l’aula occupata “Shereen Abu Akleh” è stata sequestrata.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Scuola: piattaforme di apprendimento e maestri dotati di intelligenza artificiale

Il corso sperimentale si rivolge a venti studenti di età compresa tra 15 e 17 anni che possono frequentare l’università ogni giorno impegnandosi nello studio utilizzando le piattaforme di apprendimento adattivo basate sull’intelligenza artificiale che personalizzano il loro percorso formativo.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Riforma Bernini dell’università: la campagna 90%

Ad inizio giugno un fulmine si è abbattuto sull’università italiana.  La ministra Anna Maria Bernini ha annunciato che il governo sta lavorando ad una nuova riforma onnicomprensiva dell’università. Dal reclutamento al precariato, dalla didattica alla governance, il governo Meloni non vuole perdere l’occasione di ridisegnare il funzionamento degli atenei.  Il fatto che la coalizione di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sapienza per la Palestina: la Rettrice scrive la mobilitazione risponde.

Qualche giorno fa la rettrice Antonella Polimeni ha mandato una mail a tutt* gli/le student* della Sapienza per condannare la tendopoli che si è tenuta al pratone e l’occupazione della facoltà di lettere. Com’è noto entrambe queste iniziative sono avvenute in solidarietà con il popolo palestinese. Riportiamo sia la mail della rettrice Polimeni sia tre […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

La guerra entra in classe

I come Intelligence. Il nome del “progetto” non lascia spazi a dubbi o fraintendimenti.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Livorno è antifascista!

Giovedì 2 Maggio il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini è venuto a Livorno per presentare un suo libro, vergognosamente ospitato all’interno del cinema teatro “4 Mori”..

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Livorno: salario minimo di 9€ per chi lavora per il Comune e tutti i suoi futuri appalti

Riceviamo e pubblichiamo questa segnalazione su quanto accaduto a Livorno, dove è stato approvato un emendamento di Potere al Popolo sul salario minimo.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Livorno: Giovani pro Palestina repressi violentemente dalle forze dell’ordine

Alcunə giovani di Livorno sono stati violentemente repressi per aver mostrato una bandiera e aver gridato “Palestina libera e indipendente” davanti al presidio pro-Israele, convocato dall’associazione Italia Israele Livorno. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Livorno, navi, fumi, ambiente e lavoro – Intervista a Livorno Porto Pulito

Non a caso fra i nostri striscioni uno dei più significativi è: “Dalle navi lavoro, non veleni”. Non a caso la nostra collaborazione con i lavoratori portuali è sempre più estesa. Sono i primi a respirare veleno, i primi a dover essere tutelati.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Il governo ostacola i soccorsi in mare. Livorno solidale ed antirazzista saluta l’arrivo della Life Support e della Sea Eye 4

Riceviamo e pubblichiamo volentieri da Ex Caserma Occupata… La mattina di oggi, 22 dicembre, al molo 75 del porto di Livorno è attraccata la Life Support di Emergency con a bordo 142 naufraghi. Dalle 6.30 di stamani a pochi metri dalla banchina alcune decine di persone hanno animato un presidio spontaneo in solidarietà con i […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Livorno. Vendetta di Stato

Era l’autunno 2012. Tre giorni di manifestazioni, scontri e violenze poliziesche. Nove anni dopo sono diventate definitive le sentenze emanate contro una ventina di attivisti di varie aree, scelti dalla magistratura come capri espiatori: per cinque di loro rischiano di aprirsi presto le porte del carcere, tutti devono affrontare spese e pignoramenti per le pagare […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

L’Antifascismo non si processa – Effetto Refugio

Riceviamo e pubblichiamo volentieri… Siamo attiviste e attivisti di Livorno, appartenenti a diversi spazi, realtà e collettivi. Negli anni ci siamo impegnat* a combattere, con iniziative e metodi differenti, ogni forma di discriminazione, razzismo e rigurgito fascista, per i diritti di tutt*. Dal 2006 organizziamo “Effetto Refugio”, un’alternativa alla kermesse cittadina livornese Effetto Venezia. Durante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Livorno: licenziate due lavoratrici che avevano denunciato la mancanza di mascherine e guanti.

Da come si apprende dal comunicato dell’Usb di Livorno, questa mattina due lavoratrici dell’ospedale Livornese sono state licenziate. Nei giorni scorsi avevano pubblicamente denunciato la mancanza di dispositivi di sicurezza, mascherine e guanti, per lavorare, e avevano protestato con le colleghe e il sindacato. La cooperativa Innova Salento, ha utilizzato come scusa il fatto che […]