InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pisa: Zero nostalgia, Break Now – Break Mirror!

||||

5 anni fa come studenti e studentesse, mossi da un bisogno comune di uno spazio in cui studiare, fare una pausa tra le lezioni o rompere la vecchia routine, abbiamo occupato un’aula tra economia e agraria: Break Now.
Break non solo come pausa da dei ritmi folli per una manciata di crediti, ma anche una rottura da certi ingranaggi di violenza dell’università e pure dell’alienazione da schermi e piattaforme che stiamo vivendo in questi mesi. Oggi, dopo la chiusura di soppiatto dello spazio sfruttando la situazione pandemica, lo abbiamo riaperto.

Perché l’abbiamo fatto? “Se vuoi studiare in compagnia, magari preparare un esame in gruppo è indispensabile parlare e nelle biblioteche o aule studio è vietato.Molte aule di lezione, che magari restano inutilizzate per qualche ora durante la giornata, rimangono chiuse. Si vogliono scambiare quattro chiacchiere col compagno di corso? Non c’è tempo, non c’è spazio. Si vogliono scambiare appunti o libri? Non c’è tempo, non c’è spazio.Troppa pressione, troppo controllo.. Tutto questo ci sta stretto. La vita scorre frenetica: lezione, caffè, pranzo al volo”Queste erano le parole del primo comunicato di Break Now, oggi più che mai sono ragionamenti validi, attuali, bisogni primari per non continuare a soffrire.

Da anni l’università non ci porta altro che stress, paranoia e tanta sofferenza. Per cosa? Un pezzo di carta in un mondo che sta bruciando. Vi riponiamo numerose speranze, numerose voglie, numerose energie che spesso e irrimediabilmente vengono disattese e calpestate. Oggi in pandemia tutto questo è esploso. Non è nostalgia, anzi tutt’altro, non ci mancano aule piccole e sgangherate, non ci mancano i tempi folli di lezione-pranzo al volo-ritorno a casa repeat.
Non ci mancano delle lezioni vecchie, tremendamente obsolete e al di fuori dalla realtà… Sorpresa! Il virtuale non ha fatto cambiare nulla, la didattica a distanza l’abbiamo sempre subita sulla nostra pelle, lezioni frontali blablablose, con Teams e tutte le altre piattaforme è solo aumentato controllo, noia, potere e privilegio dei prof, offese, umiliazioni, sessismo legittimati da dietro uno schermo, leoni da tastiera boomer dall’alto delle loro cattedre. Cosa ci faceva andare avanti? Cosa ci faceva ingoiare i rospi? Sicuramente la paura, il ricatto, sicuramente il ripetersi ad alta voce tutte le mattine “studia, dai gli esami, accetta tutto e levati di culo il prima possibile”, ma sicuramente la cosa più importante erano le RELAZIONI, quelle formali di quei pochi prof e lavoratori e lavoratrici disponibili, ma soprattutto quelle informali, quei vuoti tra una lezione e l’altra, le chiacchiere a lezione, le pause caffè e sigarette o dallo studio, o lo studio collettivo stesso, tra risate e passaggi di appunti; tutto questo è stato spazzato via dalla pandemia e da questa gestione senza senso universitaria.
Da anni gli spazi per studiare e rilassarsi da questi ritmi frenetici non c’erano, o meglio, erano lasciati marcire al degrado o abbandonati (Che relax andare in mensa e perderci delle ore, che bello mangiare correndo un panino scrauso e strapagato).
Dopo un anno e mezzo di chiusura dell’università niente è stato fatto per aprire i numerosi spazi verdi e all’aperto, il magnifico Mancarella dall’alto della sua Grazia ci ha concesso qualche gazebo sgangherato, normatizzandolo con un complicato e inefficiente metodo di prenotazione online, gli studenti sono costretti raminghi a cercarsi un posto negli spazi più disparati. L’università si placca d’oro e d’avorio quando fuori c’è la morte, le tasse non sono minimamente calate, anzi aumentate per i fuori corso, perché ovviamente in pandemia, in una situazione difficile da controllare, sono ca**i tuoi che non riesci a stare in pari con gli esami, gli imprevisti non sono contemplati.

WhatsApp Image 2021 05 19 at 09.20.41
Numerose esperienze formative sono state avvilite da queste scelte irresponsabili, numerose matricole non hanno potuto conoscere i propri colleghi, i propri spazi. Per tanti e tante l’università è solo ansia, stress frenesia, paranoie rinchiuse nella solitudine della propria cameretta (prenditi degli ansiolitici, seguiti i corsi su come gestire l’ansia da esame e andrà tutto bene).
Esemplare la gestione dantesca del polo Piagge, uno spazio universitario usato per gli studenti medi palesando l’assenza strutturale degli spazi scolastici, la mancanza di essi viene riversata sulle vite degli studenti e delle studentesse che si devono arrangiare, in questo modo precario e arraffazzonato di andare avanti, rigirii tra le diverse sedi e aule non a misura dei bisogni. Oggi più che mai abbiamo bisogno di tempo, tempo sprecato in lag, bug e connessioni indecenti, tempo per non impazzire a incastrare pranzi, cene, docce o anche solo una mezz’ora per riposarsi ma finendo inevitabilmente a seguire le lezioni in posti improbabili della casa, in mutande, mentre si sta cucinando; tempo per noi stessi, tempo per le nostre famiglie, tempo per i nostri amici e amiche, anni preziosi che mutiliamo per stare dietro ad una formazione che non ci valorizza come dovrebbe.

Oggi più che mai abbiamo bisogni di spazi per vedersi, incontrarsi, relazionarsi, per non vivere singolarmente i problemi, per farci forza a vicenda, per organizzarsi per un futuro migliore che sempre più schizofreneticamente ci sfugge di mano, siamo alla goccia, vogliamo una formazione piena, soddisfacente, al passo con i tempi e i nostri bisogni.

Qui la pagina facebook di Break Now.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

occupazionepisauniversità

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

Emilio Quadrelli – Non c’è resto che tenga

Mercoledì 15 gennaio a Genova avrà luogo un momento di confronto e riflessione sull’eredità politico-intellettuale di Emilio Quadrelli che ci ha lasciato lo scorso agosto.

Immagine di copertina per il post
Formazione

13/12: PER QUANTO VOI VI CREDIATE ASSOLTI SIETE PER SEMPRE COINVOLTI

Pubblichiamo il comunicato dell’assemblea delle scuole sul corteo di venerdì 13 Dicembre: Oggi, per la terza volta in un mese, ci siamo ripresə le strade di Torino, unendo la lotta delle scuole superiori all’Intifada studentesca delle università.Siamo scesə in piazza in occasione di uno sciopero incentrato sul boicottaggio accademico.Passando per Città Metropolitana abbiamo denunciato la […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

L’Assemblea delle scuole torinesi torna in piazza il 13/12

Perché manifestare il 13/12? L’Assemblea delle scuole torinesi e i collettivi hanno deciso di tornare in piazza il 13 dicembre. Per quale motivo? Dal punto di vista di noi giovani la fase storica che stiamo attraversando appare critica e difficile.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Pisa: scuola in protesta, occupati i licei Buonarroti e Dini

Questa mattina Pisa si è svegliata con la notizia dell’occupazione dei licei Filippo Buonarroti e Ulisse Dini da parte di studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Dalle scuole occupate di Roma

Ripubblichiamo l’approfondito documento politico dell’Assemblea degli occupanti del Liceo scientifico statale Morgagni di Roma originariamente diffuso dal Collettivo Autorganizzato Reset

Immagine di copertina per il post
Formazione

Patriarcato, classe e razza: una sola lotta

Il 25 novembre di quest’anno si inserisce in una cornice particolare: a poco più di un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin, a pochi giorni dalle affermazioni del ministro Valditara e in un contesto di movimento in cui, anche in Italia, inizia a farsi strada con determinazione il discorso decoloniale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Precari/e e studenti/e verso lo sciopero generale del 29 novembre

Mercoledì 19 una folta assemblea al Campus Einaudi ha iniziato ad articolare la partecipazione organizzata di precari e precarie della ricerca, insieme a studenti e studentesse dell’Intifada Studentesca e personale universitario, alla piazza dello sciopero generale chiamato da sindacati di base e confederali per il 29 Novembre.

Immagine di copertina per il post
Formazione

VALDITARA NON POTRÀ PATRIARCARE PER SEMPRE! DIMETTITI. VERSO E OLTRE IL 25 NOVEMBRE, PER UNA SCUOLA ED UN’UNIVERSITÀ TRANSFEMMINISTA

Riprendiamo il comunicato di ZAUM: Noi, student3 dei licei e delle università, non possiamo restare in silenzio di fronte alle gravissime dichiarazioni del Ministro “dell’Istruzione e del Merito” Giuseppe Valditara, rilasciate la settimana che precede il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza di genere. Affermazioni che riducono il patriarcato a una “questione ideologica”. Vogliamo […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Leonardo occupata: costruire una prassi per boicottare la guerra

L’Intifada ha annunciato sin dall’inizio dell’anno accademico l’intenzione di proseguire con l’azione di boicottaggio contro Israele e i suoi alleati.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Inizia l’Intifada degli studenti medi

Inizia l’intifada degli studenti medi, oggi ci siamo presi la città! Si preannunciava una grande giornata di lotta e così è stato.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le lotte non fanno un passo indietro: nuova occupazione a Milano della rete CI SIAMO di viale Sarca

I fattiIl 19 settembre un incendio divampa nello stabile situato in via Fracastoro 8, dove vivevano 70 migranti della rete Ci siamo, già sottoposti a molteplici sgomberi senza che le istituzioni milanesi fossero in grado di trovare soluzioni abitative per le famiglie e i lavoratori/lavoratrici che da tempo si confrontavano con le difficoltà di trovare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Governo blindato, piazze aperte

Il Dl infrastrutture è stato approvato in tempi rapidissimi da un parlamento silente e complice, a colpi di fiducia. Il commissario straordinario Sessa ha quindi l’ok definitivo da Camera e Senato per aprire la “contabilità speciale”: 20 milioni di euro per il 2024, sui 520 complessivi, con un cronoprogramma di 10 anni di lavori.

Immagine di copertina per il post
Culture

Occupazione temporanea del MAXXI: dal mondo dell’arte pro Palestina

Occupazione temporanea del MAXXI – mobilitazioni dal mondo dell’arte
in sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada studentesca: le rivendicazioni.

L’articolo viene arricchito quotidianamente con le iniziative, i comunicati e gli aggiornamenti dalle Intifada studentesche in corso..

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Uno sguardo sulle barricate studentesche in Francia

Da quando gli studenti hanno occupato la Columbia University in solidarietà con i palestinesi, le occupazioni e gli accampamenti studenteschi contro il genocidio a Gaza si sono diffusi a macchia d’olio, oltre cento università sono state occupate in tutto il mondo, un vasto movimento che richiama alla memoria le mobilitazioni contro la guerra in Vietnam.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA: Columbia occupata, iniziano le sospensioni, prosegue la repressione poliziesca. Centinaia di arresti

Il campus di New York è off limits anche alla stampa. E i ragazzi erigono le barricate. La Polizia entra a Columbia, centinaia di arresti