InfoAut
Immagine di copertina per il post

Ricercatrice della Soas risponde a Pierluigi Battista

Amici italiani,

il Corriere della Sera ha pubblicato lo scorso 9 Marzo uno scandaloso editoriale a firma Pierluigi Battista, il quale definisce la University of London una istituzione anti-semita. Studenti docenti e lavoratori della SOAS, dove insegno, hanno recentemente votato a favore del boicottaggio delle istituzioni accademiche israeliane. Il voto e’ il risultato di un lungo processo democratico di dibattito, promosso dalla Unione studenti, che ha dato luogo ad un referendum. Ovviamente e’ un risultato simbolico, dato che la SOAS come istituzione non e’ coinvolta nell’iniziativa. Battista finisce per sostenere che con questo voto, definito “una schifezza anti-semita” “che fa ribrezzo”, l’università legittima la violenza contro gli ebrei in Europa e la distruzione di Israele.
Dato il tono diffamatorio dell’editoriale, la SOAS ha reagito mandando una lettera, le unioni studenti hanno fatto lo stesso (mandando una lettera sottoscritta da Student Union, Israeli Student Society, Palestine Society tra gli altri e numerosi altri accademici) io stessa ho mandato a titolo personale una lettera. Nessuna di queste e’ stata pubblicata.

Allegato l’editoriale di Battista e la mia lettera. Chiedo a tutti di mandare lettere al direttore del Corriere per protestare contro il carattere diffamatorio dell’editoriale e contro la non pubblicazione delle lettere. Non si può’ lasciare passare questi toni sui giornali nazionali.

“Scrivo in relazione all’editoriale di Pierluigi Battista pubblicato lo scorso 9 Marzo sul Corriere intitolato “Contro l’antisemitismo della London University”. Come docente della SOAS vorrei esprimere il mio profondo sdegno e sbigottimento per le argomentazioni del Sig. Battista. Nella sua colonna, Battista arriva a sostenere che il voto in favore del boicottaggio delle istituzioni accademiche israeliane, frutto di un aperto e dinamico dibattito che ha coinvolto critici e sostenitori di diversi orientamenti, nazionalita’, fedi e culture, sia una “schifezza anti-semita” . L’editoriale non solo ignora i fatti di base su come operi il boicottaggio (fatto grave per un giornalista) ma appare scritto con uno stile talmente propagandistico che ci si domanda come tali toni siano ammissibili sul maggiore quotidiano nazionale. Fortunamente in molti paesi in Europa l’accademia si preserva come spazio di dibattito, pensiero critico e liberta’ di espressione. Il Sig. Battista e’ benvenuto a frequentare i corsi della nostra universita. Potrebbe imparare qualcosa su cosa e’ una istituzione liberale e vibrante che permette agli studenti di esprimersi, dibattere e dissentire, nel rispetto delle differenze”.

Ruba Salih, ricercatrice alla SOAS docente a Bologna

 

vedi anche: Replica a Pierluigi Battista sul voto della SOAS per il boicottaggio accademico di Israele: “Chi boicotta chi?”

_______________

L’editoriale di Pier Luigi Battista sul Corriere della Sera:
Contro l’antisemitismo della London University

Una schifezza antisemita che dovrebbe sollecitare una mobilitazione di chi lavora nelle università europee. Il voto a maggioranza con cui l’Università di Londra ha decretato l’ostracismo contro gli studenti israeliani, i libri israeliani, le ricerche israeliane non può essere trattato con giudizi diplomatici, con cautele eufemistiche, con ipocriti distinguo. È un accanimento senza pari contro i cittadini e le idee di un’intera Nazione. Neanche ai tempi del boicottaggio contro il Sudafrica dell’apartheid si era decretato che gli studenti sudafricani non potessero mettere piede in un’università europea o americana, o che i libri scritti da scrittori e scienziati sudafricani non potessero essere adottati negli atenei.

Neanche con l’Iran che nega con decreto di Stato la verità storica della Shoah, si impedisce la circolazione degli studenti di Teheran. Perché il boicottaggio delle idee e delle persone è incivile, supera ogni limite di decenza. Il boicottaggio contro le merci si può capire: può essere un errore, lo è quasi sempre, ma non calpesta la dignità delle persone. Il boicottaggio contro i libri, la ricerca, gli studenti, i professori è invece una barbarie contro la cultura, il sapere, i valori stessi dell’Europa.

Perciò il voto della London University è una decisione che fa ribrezzo. Perché demonizza lo Stato di Israele. Perché fa a pezzi i diritti dei singoli cittadini di quello Stato. Perché è un’aggressione morale contro lo Stato degli ebrei, proprio adesso che l’antisionismo radicale, la negazione dello Stato di Israele a esistere, è diventato per i fondamentalisti l’arma per massacrare gli ebrei che vivono in Europa, per quelli che non distinguono tra una Sinagoga e un’ambasciata israeliana e mettono sotto assedio i quartieri dove ci sono gli ebrei considerati quinte colonne dell’«entità sionista», i supermercati kosher dove gli ebrei vengono uccisi in quanto ebrei, e quindi complici e corresponsabili del nemico sionista. Se i boicottatori dell’università di Londra non sanno queste cose, sono soltanto ignoranti che macchiano la dignità della loro accademia. Se lo sanno, si prestano al più losco gioco degli antisemiti. E chi collabora con l’antisemitismo, chi non dice una parola sulla caccia all’ebreo merita di veder giudicato il suo boicottaggio con parole che non siano troppo indulgenti: una schifezza antisemita. Una raccolta di firme tra gli accademici europei contro l’antisemitismo dei loro colleghi londinesi?

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

boicottaggioisraeleLondrapalestinasoasuniversità

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

Argentina: le lotte studentesche crescono in tutto il paese

Affollate marce con fiaccolate a Buenos Aires e La Plata

Immagine di copertina per il post
Formazione

In Val Susa si accende lo sciopero studentesco

Durante la giornata di ieri un grande numero di studentesse e studenti si è riunito in piazza per scioperare contro l’accorpamento tra il Liceo Norberto Rosa e l’iis Enzo Ferrari e la chiusura della stazione di Susa per i lavori della stazione internazionale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Quale democrazia nella scuola?

L’Assemblea, gruppo informale di un centinaio di docenti di una quarantina di Istituti piemontesi, ha redatto un questionario dal titolo “Quale democrazia nella scuola?” con lo scopo di condurre una ricerca tra il personale scolastico circa il cambiamento dei processi democratici all’interno delle istituzioni scolastiche.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Contro presidi padroni e scuole aziende è arrivato il tempo di organizzarsi e lottare!

L’accesso abusivo sarebbe servito, secondo le indagini, per alterare i voti scolastici a discrezione del volere della preside

Immagine di copertina per il post
Formazione

Torino: sequestrata l’aula occupata dall’Intifada studentesca al Politecnico

Dopo 4 mesi di occupazione l’aula occupata “Shereen Abu Akleh” è stata sequestrata.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Scuola: piattaforme di apprendimento e maestri dotati di intelligenza artificiale

Il corso sperimentale si rivolge a venti studenti di età compresa tra 15 e 17 anni che possono frequentare l’università ogni giorno impegnandosi nello studio utilizzando le piattaforme di apprendimento adattivo basate sull’intelligenza artificiale che personalizzano il loro percorso formativo.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Riforma Bernini dell’università: la campagna 90%

Ad inizio giugno un fulmine si è abbattuto sull’università italiana.  La ministra Anna Maria Bernini ha annunciato che il governo sta lavorando ad una nuova riforma onnicomprensiva dell’università. Dal reclutamento al precariato, dalla didattica alla governance, il governo Meloni non vuole perdere l’occasione di ridisegnare il funzionamento degli atenei.  Il fatto che la coalizione di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sapienza per la Palestina: la Rettrice scrive la mobilitazione risponde.

Qualche giorno fa la rettrice Antonella Polimeni ha mandato una mail a tutt* gli/le student* della Sapienza per condannare la tendopoli che si è tenuta al pratone e l’occupazione della facoltà di lettere. Com’è noto entrambe queste iniziative sono avvenute in solidarietà con il popolo palestinese. Riportiamo sia la mail della rettrice Polimeni sia tre […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

La guerra entra in classe

I come Intelligence. Il nome del “progetto” non lascia spazi a dubbi o fraintendimenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Prof Chambers: “Israele vuole la pulizia etnica. I genocidi del colonialismo occidentale”

Il sionismo persegue la pulizia etnica con una politica colonialista e anche sui temi del genocidio, dell’unicità della Shoah, bisogna permettere che altre voci possano partecipare, senza far dominare il discorso dal punto di vista unico, egemonico e occidentale.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lettera di Anan Yaeesh dal carcere di Terni

Lettera di Anan dal carcere di Terni. E’ stata scritta il 24 settembre. Il 10 novembre si terrà un presidio sotto il carcere di Terni, dalle 14 alle 18

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Centro addestrativo per i piloti di elicotteri da guerra in Liguria.

Sorgerà in Liguria un grande centro di formazione ed addestramento dei piloti di elicottero delle forze armate italiane e straniere; la realizzazione sarà affidata ad un’azienda leader del complesso militare-industriale di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: i portuali bloccano un container di munizioni per Israele

Decine di membri del sindacato greco dei lavoratori portuali PAME (Front Militant de Tous les Travailleurs) hanno bloccato il carico di un container di munizioni destinato a Israele per protestare contro la guerra a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vice-capo di Hezbollah afferma che esiste ora una “nuova equazione” nella lotta contro Israele

In un recente discorso televisivo, il vicesegretario generale di Hezbollah, Naim Qassem, ha dichiarato che il gruppo di resistenza libanese si è completamente ripreso dai recenti colpi e sta operando sotto una “nuova equazione” volta a intensificare i suoi attacchi contro lo Stato di occupazione israeliano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

“Tiziano libero”: appello alla solidarietà concreta per il compagno arrestato il 5 ottobre a Roma

Si moltiplicano le iniziative solidali in favore di Tiziano, il compagno dello Spazio Sbago di Urbino malmenato e arrestato dalle forze dell’ordine durante la manifestazione per la Palestina e il Libano del 5 ottobre a Roma.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Piazze per la Palestina: una speranza che può esistere, un punto segnato alla controparte

Il 5 ottobre a Roma è stata una giornata importante, la conferma di una speranza che può esistere, un punto segnato sulla controparte.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Oltre la repressione: più di 15mila in piazza per la Palestina

Comunicato sulla piazza nazionale del 5 ottobre a Roma di Giovani Palestinesi d’Italia – GPI e Unione Democratica Arabo Palestinese – UDAP.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

5 ottobre: abusi in divisa

La ricostruzione dei fatti avvenuti sabato 5 ottobre e che ha visto coinvolti gli attivisti della Rete Bergamo per la Palestina