Sapienza, gli studenti contestano la conferenza di Eni
Lo sciopero ambientale dei Fridays for Future arriva alla Sapienza per contestare un meeting sull’estrazione dei combustibili fossili, sponsorizzato da Eni.
Questa mattina diverse decine di studenti hanno contestato una conferenza sponsorizzata da Eni a La Sapienza. La conferenza di oggi era inserita all’interno del trentaquattresimo meeting di Ias, l’associazione internazionale di sedimentologia, che si è tenuta nelle aule universitarie della Sapienza. Il meeting, oltre a prevedere un ingresso a pagamento di diverse centinaia di euro, non si limitava a trattare lo studio dei terreni e dei loro sedimenti, ma soprattutto l’estrazione dei combustibili fossili. Tra i relatori invitati, oltre ai rappresentati dello sponsor Eni, si trovano anche i delegati della Kuwait Oil Company e della Saudi Aramco (compagnia nazionale di idrocarburi saudita) che gli studenti definiscono “petromonarchie in cui viene ignorato ogni banale diritto umano e le cui casse finanziano il terrorismo jihadista”. I giovani attaccano l’Eni per essere una delle 100 aziende responsabili del 71% delle emissioni di gas serra globali e per gli scandali che hanno coinvolto i vertici di Eni per corruzione internazionale in Nigeria e smaltimento illecito di rifiuti in Calabria.
La manifestazione è stata organizzata dai ragazzi e dalle ragazze di Fridays for Future – Roma, che come ogni venerdì sono scese in piazza per contestare le scelte portate avanti dai governi delle grandi potenze mondiali sui temi ambientali. I giovani non hanno solo contestato gli organizzatori della conferenza ma anche l’amministrazione universitaria della Sapienza per aver voluto aprire le porte a questo meeting. “Se da un lato La Sapienza sponsorizza la distribuzione delle borracce e dei corsi “ambientalisti” per 6 cfu, dall’altro, proprio in questi giorni (10-13 settembre), ospita un congresso su una precisa branca della geologia, la sedimentology” hanno dichiarato gli studenti.
Interventi al megafono, cartelli e azioni simboliche hanno fatto accompagnato la contestazione. Nel pomeriggio alle ore 16.30 al Pratone della Sapienza è inoltre prevista un’assemblea pubblica divisa in diversi tavoli tematici, sempre organizzata da Fridays for Future, in vista dello sciopero globale del 27 Settembre. I giovani guardano già ai prossimi appuntamenti.
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