InfoAut
Immagine di copertina per il post

Torino: persecuzioni della procura contro studenti minorenni

||||

Continuano le persecuzioni della procura nei confronti degli studenti e delle studentesse che hanno preso parte alle mobilitazioni degli scorsi mesi. Questa volta è uno studente minorenne ad essere stato bersaglio di una denuncia in merito alla piazza del 28 gennaio.

Da KSA Torino

Ci ricordiamo bene tutti e tutte le inaudite violenze compiute dalla polizia, in quella giornata ai danni degli studenti e delle studentesse che quella mattina si sono ritrovat in piazza Arbarello per partire in corteo come risposta alla morte di Lorenzo Parelli, avvenuta pochi giorni prima. Corteo che mai è riuscito a partire a causa delle numerosissime cariche compiute dalla celere su direzione del neoquestore Ciarambino.

Decine sono state le persone ferite in quella giornata dai colpi di manganello, sguainati come unico strumento di dialogo messo in atto dalle istituzioni.

L’indignazione di fronte alla visione di quelle scene è stata tanta, scatenando una reazione a catena di solidarietà e critica netta sulla gestione “dell’ordine pubblico” da parte della polizia; tanto da far scomodare la ministra dell’interno, Luciana Lamorgese, che non ha mancato l’occasione di poter additare “infiltrati ed estremisti” come i responsabili di quelle cariche, una tesi fortemente in contrasto con la realtà dei fatti che chiunque di noi ha potuto vivere quel 28 gennaio e vedere attraverso i materiali trasmessi su social e quotidiani. Ci sembra, dunque, abbastanza chiaro il tentativo di insabbiamento che l’apparato repressivo ha messo in piedi rispetto al comportamento della polizia verso la mobilitazione studentesca.

Il 22 giugno, ci incalzano nuovamente con delle denunce a carico di un ragazzo di 16 anni (e chissà quante altre ne arriveranno!), tentando ancora la via della “strategia del terrore”, risultata altamente inefficace in questi mesi a fermare le lotte degli studenti e delle studentesse, così come si dimostrerà anche questa volta.

E’ passato poco più di un mese dall’arresto di 7 giovani, indagat invece in merito al corteo del 18 febbraio che riconobbe in Confindustria un nemico a cui opporsi in quanto responsabile delle morti di due nostri coetanei in alternanza, e ricordiamo che tra quest giovani c’è anche Francesco che si trova ancora rinchiuso nel carcere delle Vallette; e ancora la procura non si dimostra soddisfatta e rincara la dose facendo arrivare denunce minatorie a dei sedicenni, attendendo pazientemente la fine della scuola per non fare scalpore e indebolire una risposta compatta.

Il quadro che si sta componendo è molto preoccupante, le istituzioni locali continuano a comprimere sempre di più lo spazio praticabile dai/dalle giovani di questa città, attuando forme di controllo e disciplinamento infime e pericolose e gestendo il disagio espresso dalla società attraverso uno stato di polizia praticamente permanente. Noi dobbiamo essere in grado di mettere un freno a questi attacchi, che diventano gravi precedenti e che permettono alle “autorità” di alzare sempre di più il livello della persecuzione verso tutt coloro a cui sta stretto il modello di vita deprimente che ci viene offerto.

Restiamo unit, anche questa volta, per non permettere che queste ingiustizie continuino a compiersi indisturbate!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

ALTERNANZA SCUOLALAVOROstudentitorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

Campeggio studentesco a Venaus dal 2 al 7 settembre: uniamoci contro chi ci vuole in guerra

Lanciamo un grande e allargato momento di confronto e lotta nei territori liberati di Venaus dal 2 al 7 settembre!

Immagine di copertina per il post
Formazione

Boicottaggio respinto, verità distorta: UniPi sceglie la guerra e la chiama pace

Un contributo del Collettivo Universitario Autonomo – Pisa in merito alla votazione del senato accademico dello scorso venerdì 11 luglio.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Maturità: Valditara vergogna!

Il ministro Valditara non ha perso neanche un’ora per risparmiarsi una sua solita uscita contro chi prova a esprimere il dissenso dentro la scuola.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Breaking the Wall Conference for Palestine – Convegno per la Palestina

Giovedì 29/05 – Venerdì 30/05, Polo Carmignani, Università di Pisa

In una fase storica di mobilitazione bellica globale, di intensificazione del genocidio in Palestina, di sollevazione di milioni di persone in solidarietà con il popolo palestinese, le università e la produzione della conoscenza sono diventati un terreno di scontro e di cambiamento.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sciopero nazionale contro il ddl Bernini: mobilitazione in tutta Italia delle Assemblee Precarie Universitarie

Ieri in occasione della giornata di sciopero oltre 20 città si sono mobilitate in tutta Italia contro la riforma Bernini, contro i tagli alla ricerca e contro gli investimenti in ottica bellica. Lo sciopero promosso da diversi sindacati (Flc-Cgil, Usi, Cub, Usb, Cobas, Adl Cobas, Clap) ha visto l’attivazione di molti atenei attraverso iniziative di blocco, presidi, cortei e occupazioni, grazie alla mobilitazione delle Assemblee Precarie Universitarie.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sciopero dell’università: contro tagli, precarietà e guerra

Per avere un lavoro stabile nell’università allo stato attuale è richiesto ad ogni lavorator di sopportare tra i 15 e i 20 anni di precarietà lavorativa che costringe ad una vita precaria a 360 gradi.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Immaginare un contropercorso nelle scuole, partire dalle condizioni oggettive della lotta

Ci troviamo in una fase in cui le organizzazioni studentesche della politica anti-istituzionale da anni si muovono solo in un terreno tattico di risposta alle grandi dichiarazioni scandalose dei politici e dei padroni, molto spesso assumendole come punto di vista generale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sbatti i prof in prima pagina: solidarietà a Gaia Righetto

Sempre più spesso, insegnanti e lavoratori/trici della scuola vengono messi alla gogna per le proprie idee e il proprio impegno civile. da Global Project È il caso di Gaia Righetto, attivista e docente precaria colpita da una campagna diffamatoria prima ancora di entrare in classe. Come già accaduto ad altri, si vuole trasformare il dissenso […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cronache di polizia: la stampa embedded e la fobia delle regie occulte

L’ultimo articolo de La Stampa, a firma di Caterina Stamin, sulle inchieste contro i movimenti sociali giovanili torinesi, è un esempio lampante di come, in Italia, il giornalismo di cronaca stia scivolando sempre più verso un linguaggio e una prospettiva di derivazione poliziesca e giudiziaria.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

STOP RIARMO “Se la guerra parte da qua, disarmiamola dalla città!”

Riprendiamo e pubblichiamo il documento uscito sul canale telegram del percorso @STOPRIARMO che a Torino ha organizzato una prima iniziativa qualche settimana fa. Il documento traccia un quadro composito del sistema guerra nei vari ambiti della produzione e della riproduzione sociale oltre a lanciare alcuni spunti rispetto a ipotesi di attivazione.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Compaiono scritte per denunciare le falsità dei manifesti dell’amministrazione: la riqualificazione del Comune targata Politecnico non è verde!

Pubblichiamo il comunicato stampa congiunto a firma Comitato Salviamo il Meisino, Comitato Salviamo gli Alberi di Corso Belgio, EsseNon e Ecologia Politica Torino in merito a un’iniziativa per denunciare la narrazione falsa del Comune di Torino rispetto alla riqualificazione “verde” della città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: Stefano, Jacopino e Pietro finalmente liberi! Aggravamento delle misure per Sara.

Le misure cautelari per i giovani arrestati a seguito della manifestazione in solidarietà a Ramy Elgaml di gennaio scorso a Torino erano scattate dopo pochi mesi e avevano visto quattro arresti domiciliari e quattro obblighi di firma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dopo il 5 luglio il percorso Stop Riarmo continua!

Riprendiamo il comunicato uscito su @STOPRIARMO e alcuni articoli sulla giornata del 5 luglio scorso a Torino contro guerra, riarmo e gencidio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Guerra o Clima?”: Extinction Rebellion sulle colonne e le statue del comune di Torino chiede l’interruzione dei rapporti con Israele

Extinction Rebellion ha vestito le statue all’ingresso del Comune di Torino con dei gilet con i colori della Palestina, arrampicandosi sulle colonne e appendendo uno striscione con scritto: “Torino 2030: Clima o Guerra?”.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Stanza dell’ascolto all’Ospedale Sant’Anna di Torino chiuderà : accolto il ricorso al TAR

A settembre scorso la mobilitazione lanciata da Non Una di Meno aveva raccolto un’importante partecipazione per protestare contro l’apertura della “stanza dell’ascolto” all’interno dell’Ospedale Sant’Anna di Torino

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Re-industrializzazione e guerra, a Torino gli operai prendono parola

Un confronto a tema re-industrializzazione e riconversione bellica è in programma per questa sera, giovedì 12 giugno, a Torino.