Torino, #standup4excuem: blitz in rettorato
Come studenti e studentesse dell’Università di Torino esprimiamo in questo modo la nostra vicinanza all’esperienza dell’Ex Cuem che, dopo aver rappresentato per più di un anno un luogo liberato e autogestito dentro e contro la fabbrica del sapere, è stato brutalmente sgomberato dalle forze dell’ordine su richiesta del rettore e del cda. L’esperienza di autogestione dell’Ex Cuem, nata dall’occupazione dei locali lasciati vuoti dal fallimento della Coop. Cuem, si è proposta come risposta collettiva alla cronica mancanza di luoghi di condivisione, socialità e studio nell’Ateneo milanese che, del tutto in linea con le tendenze nazionali, accompagna alla crescente dismissione di servizi e strutture, l’attacco alla qualità e agli spazi di vita di studenti e studentesse. Divenuto presto un luogo di produzione di saperi critici e di scambio e messa in circolo di testi dai prezzi altrimenti proibitivi, l’Ex Cuem è stato attraversato e abitato da molti studenti e studentesse, come testimonia la reazione viva e partecipata allo sgombero, culminata con la rioccupazione della sede in questione.
Anche a Torino da anni ci confrontiamo con le insensate operazioni immobiliari di rettori e ateneo, che investono su strutture nuovissime ma con forti limiti progettuali a fronte dello stato di abbandono e incuria in cui versano altre sedi e della dismissione crescente di biblioteche e aule studio. Anche a Torino abbiamo da sempre risposto alla invivibilità degli spazi che ogni giorno attraversiamo (tutt’altro che “a misura di studente”) con l’occupazione e l’autogestione, con la creazione di percorsi di critica dei saperi e della didattica che ci vengono propinati, con iniziative di riappropriazione contro gli sproporzionati costi di libri, mensa, trasporti, abitazioni.
Riteniamo inaccettabile che a percorsi simili rettori e atenei rispondano con la forza e l’irruzione della polizia in Università. Non siamo nuovi a questo tipo di episodi, più di una volta accaduti anche nel nostro Ateneo, dove la richiesta di intervento delle forze dell’ordine contro gli studenti ogniqualvolta vengano espresse istanze di rottura e conflitto diventa prassi corrente e testimonia della progressiva riduzione degli strumenti di mediazione messi in campo dalle istituzioni (accademiche e non) nel tentativo di silenziare forme di dissenso alla loro crisi sempre più radicate.
Per questo abbiamo accolto l’appello ad una giornata di generalizzazione delle lotte in sostegno dell’ Ex Cuem e degli spazi di autogestione. Per questo continueremo a praticare la riappropriazione di spazi contro la miseria del loro presente.
AUSTERITÀ E POLIZIA FUORI DALLE NOSTRE VITE
#standup4ex-cuem
Collettivo Universitario Autonomo Torino
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