InfoAut
Immagine di copertina per il post

8 marzo 2023: appello verso lo sciopero globale femminista e transfemminista!

Il prossimo 8 marzo, per il settimo anno consecutivo in tutto il mondo sarà sciopero femminista e transfemminista  contro la violenza maschile sulle donne e ogni forma di violenza di genere.

da Non Una di Meno

Scioperiamo dal lavoro dentro e fuori casa, dai ruoli di genere e da tutti i ruoli che ci vengono imposti, dai consumi. 

La violenza di genere, la pandemia, la guerra, il disastro ecologico, l’inflazione: viviamo in un mondo di crisi continue che non sono emergenze ma segnali evidenti di un sistema che si sta sgretolando, un sistema ingiusto che ci costringe a vivere vite insostenibili e che vorrebbe chiuderci nell’isolamento e nell’impotenza.

In questa solitudine non vogliamo starci e insieme troviamo la forza di ribellarci, lottare e rifiutare tutto questo. 

Insieme scioperiamo. Rivolgiamo questo appello: 

A tutte le persone che in questi mesi hanno riempito le piazze con la loro opposizione e il loro rifiuto di questo governo, dell’ideologia “Dio, patria e famiglia” e più in generale di questo sistema capitalista e patriarcale violento, che ci uccide e ci mortifica quotidianamente, 

A tutte le donne e le soggettività che non possono scendere in piazza e scioperare ma vorrebbero farlo; a quellә che non riescono a smettere di lavorare nemmeno per un giorno e si ribellano a modo loro allo sfruttamento;

A tuttә quellә che fanno lavori di merda sottopagati e precari, che vengono licenziatә se restano incintә, che vengono molestatә e discriminatә sui luoghi di lavoro,  allә sex workers, a quellә che sono disoccupatә, che vivono solo grazie ai sussidi insufficienti,

A quellә che sentono addosso il peso della propria condizione sociale in un mondo che ci costringe a vivere la povertà come una colpa e una vergogna,

A chi lavora dentro casa senza nessun riconoscimento economico e sociale, occupandosi di casa e famiglia nell’invisibilità e nella solitudine più totale,

A chi una casa non ce l’ha o rischia di perderla perché non riesce a pagare affitto e bollette

A quellә che sono fuggitә dalla guerra e dalla povertà, rischiando la propria vita in viaggio dopo aver lasciato la propria casa e i propri affetti,

A chi continua a subire la violenza istituzionale nei tribunali che riconoscono la PAS attraverso ctu, ctp e servizi sociali compiacenti, venendo considerate madri non adeguate solo perché hanno denunciato il proprio partner per violenza e/o abusi e a cui vengono sottrattə, spesso con l’uso della forza, lə bambinə nonostante l’ordinanza 9691/2022 della Corte di Cassazione che non riconosce la legittimità dell’alienazione parentale definendola un costrutto ascientifico, così come, fuori dallo Stato di diritto il prelevamento coatto də bambinə se fondato sullo stesso principio.

A tuttә questә donne e soggettività, e a ognunә di noi, rivolgiamo la chiamata allo sciopero femminista e transfemminista globale.

Sappiamo che la precarietà delle vite, la mancanza di un welfare dignitoso e universale e l’impoverimento a cui sempre più persone sono esposte, rende difficile prendere parola e alzare la testa. 

Ma con lo sciopero, possiamo costruire una forza comune contro la violenza patriarcale, la precarizzazione, l’austerità, i licenziamenti e la povertà che questi comportano. Ci appropriamo di uno strumento tradizionale di lotta per superarlo, reinventarlo insieme sulla base delle nostre necessità e farlo esplodere in tutti gli ambiti delle nostre vite. Facciamo di questa pratica una forza e una potenza collettiva.

Ci fermiamo un giorno per imparare insieme a fermarci e a scioperare contro la violenza tutti i giorni dell’anno. Lo sciopero è il processo di liberazione per tuttә, è la rivoluzione dentro e fuori di noi, è urlare tuttә insieme che se le nostre vite non valgono, noi ci fermiamo. 

Scioperiamo per prenderci del tempo per noi, per stare insieme e diventare più forti.

Scioperiamo insieme
contro femminicidi, stupri, molestie, sessismo e ogni forma di discriminazione,
contro la violenza dei tribunali e delle narrazioni tossiche dei media,
contro la legge 54/2006 sull’affidamento condiviso
per il finanziamento dei centri antiviolenza laici e femministi,
per garantire che i percorsi di fuoriuscita dalla violenza rispettino le nostre scelte e la nostra autodeterminazione.

Scioperiamo insieme
per un reddito di autodeterminazione che ci garantisca indipendenza economica e autonomia per sottrarci alla violenza,
per un welfare pubblico e universale,
per un salario minimo,
per la redistribuzione del carico di lavoro di cura e non essere schiave della famiglia che è il principale luogo di violenza e sfruttamento 
contro tutti i lavori sottopagati e precari che siamo costrettә ad accettare per sopravvivere,
per dei contratti stabili e tutelanti.

Scioperiamo insieme
per una sanità pubblica accessibile e libera da stereotipi sessisti, transfobici, grassofobici, abilisti e razzisti,
contro l’obiezione di coscienza e l’ingresso delle associazioni antiabortiste nei consultori, 
per un aborto libero, sicuro e gratuito,
per una medicina femminista e transfemminista, che consideri e studi anche i corpi e le patologie delle donne e delle persone assegnate femmina alla nascita.

Scioperiamo insieme
contro la violenza della scuola del merito e dell’umiliazione, 
contro un sistema scolastico sempre più moralista e autoritario,
per una scuola che sia davvero per tuttә, 
che tenga conto delle condizioni materiali e di esistenza delle persone che la vivono, 
che educhi alle differenze e combatta sessismo e discriminazioni. 

Scioperiamo insieme
contro la violenza di razzismo e confini, 
per la libera circolazione delle persone, 
contro il razzismo sistemico che attraversa ogni ambito delle nostre vite.

Scioperiamo insieme
contro la violenza di tutte le guerre, fatte da ricchi e potenti e pagate dalle popolazioni civili, donne e bambinә prima di tutto,
per la pace, l’autodeterminazione dei popoli e la giustizia sociale,
per un mondo senza confini, senza imperialismi e senza eserciti.

Scioperiamo insieme
contro la crisi climatica,
contro un sistema predatorio e insostenibile che considera la terra e gli animali risorse infinitamente disponibili, 
contro il greenwashing dei governi e delle multinazionali,
per una trasformazione radicale del  sistema produttivo capitalista,
per una transizione ecologica ed energetica equa.

Scioperiamo insieme
dai consumi per immaginare una possibilità di esistenza alternativa allo sfruttamento dei corpi e dei  territori e per creare uno spazio di relazione e lotta che ragioni su produzione/distribuzione/consumo da un punto di vista etico e ambientale.

Scioperiamo insieme dai ruoli di genere
insieme 
perché siamo lesbiche, trans, froce e queer e i nostri desideri contano
perchè tuttә le soggettività possano essere liberә e possano affermare il diritto all’autodeterminazione sui propri corpi,
contro le violenze, le patologizzazioni e psichiatrizzazioni imposte alle persone trans e intersex.

Scioperiamo insieme
per affermare diversi modi di fare ed essere famiglia

Scioperiamo insieme
contro lo stigma che uccide chi fa sex work e per la decriminalizzazione del lavoro sessuale

Scioperiamo insieme
contro l’abilismo che discrimina le persone con disabilità, 
per rivendicare l’autodeterminazione e i desideri di tutti i soggetti.

Scioperiamo insieme alle donne curde, afghane e iraniane e alle donne che in tutto il mondo stanno lottando per una vita libera dall’oppressione e felice.

Il prossimo 8 marzo organizziamo, partecipiamo, facciamo vivere insieme lo sciopero nei luoghi di lavoro, in casa, a scuola, nelle strade. 
Rendiamo visibile la violenza che colpisce le nostre vite. Facciamolo fermandoci, bloccando le attività che svolgiamo ogni giorno e prendendo parte ai cortei e alle manifestazioni che ci saranno nelle nostre città.


Scioperiamo insieme perché ci muove il desiderio di costruire adesso il mondo che vogliamo vivere!

Non una di meno

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

8 marzofemminismoNON UNA DI MENOsciopero

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Non Una di Meno: sciopero femminista e transfemminista dell’8 marzo. La diretta della giornata

Per l’ottavo anno consecutivo, l’8 marzo sarà sciopero femminista e transfemminista globale.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Trieste: in Via Gioia uno spazio di accoglienza negato a due passi dal Silos

A Trieste, città di frontiera che non si riconosce tale, vogliamo mostrare che trovare uno spazio dove accogliere le persone migranti è possibile.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Assemblea nazionale di Non Una di Meno a Bologna. Sabato la “passeggiata arrabbiata”

Sabato 3 e domenica 4 febbraio 2024 due giornate di Assemblea Nazionale organizzate dalla realtà transfemminista Non Una di Meno, presso le aule universitarie di Bologna.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Aborto: il convegno promosso dalla Lega a Montecitorio e’ “l’ennesimo tentativo di normalizzare l’antiabortismo nel nostro paese”

Martedì 23 gennaio, nella sala conferenze della Camera dei Deputati, si è tenuto il convegno antiabortista organizzato dal Centro Studi Politici e Strategici Machiavelli e promosso dalla Lega.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Mai più zitte, mai più sole!

Non una di Meno torna in piazza.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Non Una Di Meno rilancia: mai più sole mai più zitte

Il 16 dicembre Non Una di Meno invita nuovamente a scendere in piazza contro la violenza sulle donne e di genere.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Firme false e assistenza inesistente per i reclusi: la Procura indaga sul Cpr di Milano

Il primo dicembre la Guardia di Finanza ha perquisito la struttura per acquisire documentazione. Il reato ipotizzato per l’ente gestore Martinina è frode in atto pubblico. Un’inchiesta di Altreconomia aveva svelato le “false promesse” della società alla prefettura di Milano

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Una marea in tutta Italia contro la violenza di genere.

Ieri, 25 novembre giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne, oltre ai due cortei nazionali indetti dalla rete di Non Una Di Meno a Roma e a Messina tantissime piazze della penisola si sono riempite di decine di migliaia di persone, come a Milano e Torino, iniziative e cortei anche a Genova, Parma, Perugia, […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

La marea transfemminista inonda Roma. Non Una Di Meno: “Siamo almeno 500 mila”

Con in testa un grande striscione “Transfemministe ingovernabili” è partito questo sabato pomeriggio dal Circo Massimo di Roma l’imponente corteo di Non Una Di Meno contro la violenza sulle donne e la violenza di genere, in occasione della giornata del 25 novembre.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Se domani non torno, distruggi tutto.

Anche a Torino appuntamento per una manifestazione contro la violenza patriarcale sabato 25 novembre alle ore 15 da piazza Carlo Felice.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello dei lavoratori palestinesi per la Giornata della Terra. Lottiamo per la nostra terra e per la nostra libertà

Il 30 marzo in Palestina è il Giorno della Terra, che ricorda i caduti negli scontri del 30 marzo 1976 quando l’esercito israeliano inviò le proprie forze in tre paesi (Sachnin, Arraba e Deir Hanna) allo scopo di reprimere le manifestazioni che ebbero luogo a seguito della decisione delle autorità israeliane di espropriare vasti terreni agricoli. 

Immagine di copertina per il post
Culture

Immagini di classe. Produzione artistica, operaismo, autonomia e femminismo

Jacopo Galimberti, Immagini di classe. Operaismo, Autonomia e produzione artistica, DeriveApprodi, Bologna 2023

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Monza: “Dita spezzate e calci a terra”, violento sgombero poliziesco del presidio SI Cobas 

“Nuova escalation di violenza di Stato contro il sindacato SI Cobas: brutale aggressione contro i lavoratori e il coordinatore di Milano Papis Ndiaye“

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

India: come non sfamare un pianeta affamato

In India è scoppiato un nuovo ciclo di proteste degli agricoltori contro il governo Modi con scontri e lanci di lacrimogeni alle porte di Nuova Delhi.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sciopero degli addetti al settore cargo di Malpensa

Sciopero all’aeroporto di Milano Malpensa degli addetti al settore cargo.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sanità: nuovo sciopero di medici e infermieri contro la manovra economica del governo

Nuovo sciopero dei medici oggi lunedì 18 dicembre 2023. Si tratta della seconda giornata di protesta dopo quella del 5 dicembre contro la manovra economica del Governo che taglia fondi alla sanita’ pubblica a favore di quella privata.