Brescia, occupato l’ufficio notarile per procedure esecutive: stop pignoramenti!
Occupazione questo pomeriggio, mercoledi 26 marzo, dell’ufficio dell’associazione notarile per le procedure esecutive di via La Malfa, 4 a Brescia da parte di attiviste e attivisti dell’Associazione Diritti per tutti, Comitato contro gli sfratti, CSA Magazzino 47, Kollettivo studenti in lotta e Collettivo universitario autonomo.
L’azione è stata messa in atto verso le 15.30 e fa parte delle iniziative promosse in occasione della settimana nazionale di mobilitazione per la casa, il reddito e la dignità, contro il piano casa di Renzi e verso la sollevazione del 12 aprile a Roma.
E’ stato scelto questo luogo ” in quanto è qui che vengono presentate le buste con le offerte per acquistare all’asta le case pignorate alle famiglie che non sono più riuscite a pagare il mutuo alle banche a causa della perdita del posto di lavoro” ricordano gli attivisti.
Vi proponiamo la corrispondenza delle ore 15.30 dall’ufficio occupato di Umberto della redazione.
Ascolta o scarica il contributo cliccando qui
“Intendiamo colpire simbolicamente un ingranaggio della messa all’asta delle case di chi è rimasto vittima della crisi, provocata proprio dalle speculazioni delle banche e degli istituti finanziari responsabili ora dei pignoramenti” affermano sempre gli attivisti e le attiviste che hanno poi ricordato i dati diffusi dalle associazioni dei consumatori secondo i quali la provincia di Brescia è nei primi posti della classifica dei pignoramenti ed esecuzioni immobiliari, 4915 nel 2013, staccando grandi città come Milano o Roma.
“Migliaia di famiglie che avevano acceso e pagato un mutuo anche per molti anni, rischiano così di finire in strada ed in alcuni casi di restare anche indebitati- ricordano sempre dall’Associazione Diritti per tutti che ha lanciato lo scorso 12 marzo la campagna “Stop pignoramenti” (ne abbiamo parlato qui).
Si chiede che venga prorogata la sospensione del pagamento delle rate del mutuo fino a quando il mutuatario non avrà ritrovato un posto di lavoro e potrà riprendere a pagare senza l’aggravio degli interessi; oppure nel caso di vendita all’asta che l’Aler acquisisca gli appartamenti per affittarli a chi vi abita, a canone sociale o comunque proporzionato al reddito.
Sempre durante l’occupazione è stato annunciato cheinizieranno i picchetti per impedire le perizie volte a stabilire il valore degli appartamenti, oltre che azioni per intralciare e bloccare le aste.
Infine un avviso ai potenziali acquirenti: “chi compra una casa all’asta di una famiglia vittima della crisi acquisterà anche la resistenza all’esecuzione del pignoramento”
Vi proponiamo la registrazione della conferenza stampa effettuata durante l’azione. Ascolta o scarica la registrazione
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