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Commento a caldo tra le elezioni di oggi e l’ingovernabilità di domani

Andando a riguardare i dati e le strategie della campagna elettorale con i voti ottenuti, possiamo notare che chi ha saputo incidere maggiormente sui temi ha guadagnato di più. I temi più discussi sui media (tv, giornali e web) di questa campagna elettorale sono stati in una primissima fase il caso “Servizio Pubblico”, poi il caso “Monte dei Paschi” e infine il caso “IMU”. In generale il fenomeno “Grillo” ha poi attraversato tutta la campagna. Bersani, ha come al suo solito ha giocato di rimessa, credendosi avanti nei sondaggi e non avendo proposte politiche chiare su questioni centrali come le politiche economiche, si è fatto schiacciare dagli eventi soprattutto quello del Monte dei Paschi. Berlusconi era nella posizione di dover rimobilitare i vecchi elettori e conoscendo bene la sua base elettorale e i suoi modi di attivazione e le tematiche su cui andare ad incidere è riuscito ad interpretare al meglio le strategie che aveva a disposizione. Ha messo come sempre al centro della sua campagna la televisione, come mezzo di comunicazione prediletto, ed è riuscito ad attirare le attenzioni su di lui muovendosi da Balotelli all’IMU. Un caso emblematico le polemiche seguite alle provocazioni di Berlusconi sull’operato di Mussolini, nel Giorno della Memoria, hanno portato il PdL al centro delle prime pagine. Monti che a differenza di Berlusconi era nella posizione di mobilitare nuovi elettori, non è riuscito a farlo, se non attirando a se quel suo ceto medio alto che è riuscito per posizioni di rendita ottenute nel passato a non sprofondare con la crisi di questi anni. In tutto questo la vera capacità di Grillo, di cui per altro abbiamo parlato ampiamente anche in altri articoli, è stata quella di non far creare intorno a se un frame negativo che lo potesse penalizzare.

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