InfoAut
Immagine di copertina per il post

Conti Sala-ti per Expo 2015. Siamo solo all’inizio…

Del resto è difficile ignorare la notizia dei conti in rosso del grande evento di Expo, che certo non verrà ricordato come “ Il trampolino del Made in Italy, da far vedere e apprezzare a tutto il mondo” tanto sbandierato dagli stessi organizzatori e sostenitori, in primis il premier Matteo Renzi.

Ancora risuonano nelle orecchie dei milanesi le parole di Giuseppe Sala, che incalzato dalle domande sulla sua gestione dell’evento centrale del 2015 (che ha rappresentato la propaganda maggiore per il candidato) alla luce delle primarie sosteneva: “Abbiamo fatto la più bella Expo degli ultimi vent’anni, chiudendo in utile”.

Chiaramente oggi, come la politica di questo paese sa fare, Giuseppe Sala nega di avere mai detto una frase del genere, l’arte di mentire sapendo di farlo è nei fatti una qualità che il governo Renzi ha fatto sua.

Molti sono stati i dati che i movimenti hanno portato all’attenzione della società civile sin da prima che l’Expo nascesse, dati che inequivocabilmente dimostravano come il rischio fosse il solito sperpero di soldi e spazi pubblici a favore della politica e delle lobby. Un sempreverde bancomat che nei fatti ha permesso di condurre, come spesso accade, quel disegno “criminoso” del quale ancora si dovrà vedere la fine.  

Queste critiche in merito ad Expo 2015 restano a maggior ragione valide oggi: entrando nei fatti, le menzogne di Sala non solo sono smascherate dai fatti documentati ma addirittura dalla sua firma su questi documenti. A fiera conclusa a parlare di conti in rosso è lui stesso.

Si tratta di una relazione del consiglio di amministrazione di Expo2015 presentata a gennaio e discussa alcuni giorni fa, dove Sala sostiene che “le coperture disponibili sono sufficienti per le prossime tre o quattro settimane”. Nel documento della società che ha gestito l’esposizione universale si parla di una chiusura nel 2015 con un rosso tra i 30,6 e i 32,6 milioni di euro. Il documento, sempre a firma Sala, rileva come “in considerazione delle spese strutturali previste nei primi mesi del 2016 (quantificabili in 4 milioni mensili), è probabile una ricaduta nelle previsioni dell’articolo 2447 del codice civile durante il mese di marzo”. Le disponibilità liquide quindi sono esaurite, ma non le spese. A detta dello stesso consiglio di amministrazione: “è prevedibile che entro il mese prossimo la società arrivi ad accumulare perdite superiori a un terzo del suo capitale”.

Se, come la legge prevede, s’impone l’abbattimento del capitale stesso e il suo contemporaneo aumento per riportarlo al minimo legale, la conseguenza inevitabile sarà quella di un ulteriore apporto di soldi pubblici da parte di Stato, Regione e Comune.

Come al solito a spese di tutti saranno rattoppati i danni di pochi, e che tra una cosa e l’altra arriveranno a fine Marzo a toccare gli 80 milioni di euro, rivelando quel che Giuseppe Sala è nella realtà: l’ennesimo venditore di fumo, coerentemente con la retorica con cui Renzi ha accompagnato e sostenuto la costruzione di Expo.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

expoexpo2015Milanono expo

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada studentesca: le rivendicazioni.

L’articolo viene arricchito quotidianamente con le iniziative, i comunicati e gli aggiornamenti dalle Intifada studentesche in corso..

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La polizia odia i/le giovani

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un inasprimento della violenza poliziesca e delle intimidazioni nei loro confronti.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Il significato conteso del 25 aprile di fronte al genocidio. Spinte e possibilità.

Le iniziative ufficiali del 24 e 25 aprile di quest’anno sono state la dimostrazione della separatezza che intercorre tra il sinistro antifascismo istituzionale e quello quotidiano di chi non si rifugia in un’identità stantia priva di sostanza e attinenza alla realtà.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torture al carcere minorile “Beccaria” di Milano

Torture e violenze (anche sessuali) sui minorenni al Beccaria: arrestati 13 poliziotti penitenziari, 8 sospesi dal servizio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

23 – 24 febbraio: sciopero generale e manifestazione nazionale per la Palestina

Riprendiamo l’appello per la due giorni di mobilitazione per fermare il genocidio in corso in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Solidarietà agli studenti del Severi-Correnti!

Esprimiamo la nostra totale solidarietà nei confronti degli studenti e delle studentesse del liceo Severi Correnti di Milano, che la mattina del 30 gennaio occupavano il loro istituto per denunciare il genocidio in atto in Palestina e contro l’indifferenza per le morti di decine di migliaia di persone sotto le bombe israeliane.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano 2-3 marzo 2024: assemblea nazionale dei movimenti per il diritto all’abitare

La fase economica, sociale e politica che stiamo vivendo racchiude in sé tutte le contraddizioni che il sistema capitalistico porta in seno.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Milano: dalla montagna alla città contro le Olimpiadi insostenibili

Il 10 febbraio alle ore 15 partirà da Piazzale Lodi a Milano un corteo contro le Olimpiadi Milano-Cortina del 2026.