Ikea. L’assemblea del 10 febbraio a Piacenza
Dopo queste analisi sono intervenuti lavoratori di altre cooperative e i compagni che ne hanno condiviso le lotte, che hanno reso chiaro come quella stessa assemblea, cosi viva e partecipata, come le nuove prospettive di conflitto che si stanno prospettando, non nascono oggi ma sono il frutto di un percorso nato anni fa con le lotte e la resistenza operaia di Origgio nel 2008 ( per la quale 26 compagni e compagne sono oggi sotto processo) che si è sviluppato ed è maturato fino ad allargarsi oggi con contatti e momenti di conflitto a livello nazionale.
Un percorso di lotta dei lavoratori (soprattutto immigrati), in un settore strategico fondamentale, sia per i processi di accumulazione capitalistica sia proprio per il ruolo che l’Italia imperialista si sta ritagliando all’ interno del contesto capitalistico europeo, che rivendica obiettivi di difesa economica ma in una prospettiva anticapitalistica.
Lotte radicali che stanno provando a mettere in moto un ciclo di lotte per la riappropriazione di quote importanti di salario, di diritti normativi ma anche che si pongono oggettivamente come momento di scontro diretto con una controparte capitalista, i partiti borghesi, i sindacati confederali, le istituzioni statali e gli organi di repressione poliziesca e giudiziaria.
Da qui lì’importanza di trovare momenti di confronto con altri settori di lotta importanti in questa fase come la NoTav direttamente e strutturalmente collegata alle lotte nella logistica, a chi si batte su un terreno di classe all’Ilva di Taranto o in altri posti di lavoro.
Partendo da questa valutazione e dalla considerazione della lontananza di queste lotte dalle questioni elettoralistiche, ci si è confrontati sulla possibile generalizzazione di una metodo di conflitto che ha visto, a partire da momenti reali di scontro, confluire e organizzarsi una solidarietà militante, nella prospettiva di renderla sempre più organica e condivisa in una possibile rete di strutture e comitati di sostegno.
L’assemblea ha denunciato ed espresso la piena solidarietà ai 2 compagni colpiti dai “fogli di via” e a quelli raggiunti dalle 22 denunce per i presidi davanti ai cancelli, l’uso dei quali è stato definito particolarmente punitivo e preventivo chiarendo ancora una volta come l’ unica legalità possibile per i proletari sia quella definita dalla lotta e dalla solidarietà di classe.
Il SI Cobas, il sindacato conflittuale nel quale i lavoratori delle coopertive si stanno maggiormente riconoscendo, ha annunciato l’organizzazione di incontri nei diversi luoghi di lavoro che sfoceranno il 3 marzo in una giornata di assemblee contemporanee (collegate in video conferenze) in diverse città italiane, finalizzate ad un confronto tra le esperienze e direttamente tra i lavoratori della logistica a livello nazionale e per discutere su prossime iniziative (scioperi) su un piano nazionale.
Coordinamento di sostegno alle lotte dei lavoratori della logistica
11 febbraio 2013
da Si Cobas
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