InfoAut
Immagine di copertina per il post

“Il 28 gennaio è ripartire dalle lotte”

Gli studenti e le studentesse dell’università si preparano ad attraversare lo sciopero di domani da protagonisti; precari in formazione che vengono quotidianamente sfruttati come forza-lavoro gratuita negli stages e nei tirocini e, contemporaneamente, vengono privati dei diritti dato che la linea politica è quella della diminuzione dei servizi a fronte di un aumento dei costi.
E’ necessario tornare a far pulsare la stessa forza, la stessa determinazione, la stessa radicalità che gli studenti hanno saputo portare in piazza durante quest’autunno di lotte, avendo la capacità, ancora una volta, di scorgere e perseguire “un orrizzonte di cambiamento reale”.

Ed è proprio di “un orrizonte di cambiamento reale” che si è discusso oggi all’interno di un’iniziativa sulla Tunisia organizzata a Pisa dal Collettivo Universitario Autonomo in collaborazione con l’associazione Maghreb Unito: racconti, esperienze e analisi dalla Tunisia in rivolta nell’università della crisi.

Ascolta l’introduzione del Collettivo Universitario Autonomo:

{mp3}images/mp3/simone.mp3{/mp3}

Ascolta l’intervento di Fulvio (redattore di Infoaut):

{mp3}images/mp3/fulvio.mp3{/mp3}

Ed oggi il Collettivo Universitario Autonomo ha presidiato la mensa centrale volantinando e intervenendo sullo sciopero di domani e sulla necessità di generalizzarlo. In un momento in cui è forte il tentativo di riprodurre il modello Marchionne anche in altri contesti occorre ripartire dalle lotte: il no degli operai di Mirafiori è un segnale da cogliere, come espressione della necessità di andare nella direzione della generalizzazione del conflitto contro le misure si austerità che vorrebbero imporre a tutte quelle fette di società non privilegiate.

Di seguito il volantino distribuito dal CUA:

Il no degli operai fiat al referendum di Mirafiori è un segnale che come studenti e precari dobbiamo saper ben interpretare: l’opposizione operaia e della Fiom al ricatto del padrone Marchionne non è solo il segno di un’indisponibilità alla svendita della propria condizione lavorativa, bensì rappresenta l’espressione di una necessità oramai non più rinviabile, quella della lotta a tutto campo contro le misure di austerità, sacrificio che spingono verso un declassamento sociale generalizzato tutte le componenti della società non privilegiate. Il 28 gennaio sarà la data dello sciopero generale metalmeccanico indetto dalla Fiom e generalizzato dai Cobas. Come studenti e studentesse pensiamo che le lotte di questi mesi contro l’approvazione del ddl Gelmini debbano oggi inquadrarsi dentro questo contesto di generalizzazione del modello Marchionne, di lotta e conflitto contro tutti i dispositivi di precarizzazione, d’indebitamento, di ricatto, che fanno della nostra quotidianità una fabbrica sociale di sfruttamento!

Per questo lo sciopero generale è per noi la costruzione e la nuova l’organizzazione di progetti e azioni che oggi devono ripartire dai bisogni messi continuamente “a valore” per il mantenimento della ricchezza in poche mani!
Parlare di continuare le lotte nell’università non può essere uno slogan gridato in assemblea d’ateneo; cosicché parlare di generalizzare il conflitto che oggi vede protagonisti gli operai e la Fiom non può ridursi a scegliere in quale piazza essere presenti il 28. Pensiamo che oggi sia l’una che l’altra esigenza abbiano senso effettivo solo se si tradurranno quelle istanze in pratiche di reale mobilitazione: a partire proprio dalla nostra composizione, dai nostri bisogni, da quella sempre più grande distanza tra le nostre risorse, i nostri saperi, le nostre energie e facoltà e la vita che ci costringe a venderle in un’attività incessante di sfruttamento ed espropriazione!

Verso e oltre il 28 gennaio è per noi riprendere i conflitti contro le logiche e le politiche che mercificano i saperi in attività didattiche dequalificate; allo sfruttamento delle nostre intelligenze e delle nostre capacità in aziende, imprese e associazioni dove stage, tirocini, servizio civile e apprendistati vari sono gli strumenti con cui “altri” si assicurano i propri margini di profitto, a discapito del nostro presente e del nostro futuro; è oggi soprattutto contrastare tutte quelle politiche che il Consiglio di Amministrazione Regionale del Diritto allo Studio promuove.

Occupare le mense nei mesi scorsi, contro i tentativi di chiusura e riduzione dei servizi, è stata la nostra opposizione concreta ai tagli del 95% del governo al diritto allo studio! Oggi il costo del pasto è stato aumentato a 3 euro, la mensa via Betti sarà chiusa di sera dal primo febbraio, i cibi saranno precotti, i diritti e i ritmi dei lavoratori precari e non, sempre più compromessi. Nello stesso momento a livello regionale sono aumentate le cosiddette “posizioni organizzative” di dirigenti, si persegue quella logica aziendalistica che esternalizza servizi interi appaltandoli ad cooperative o aziende amiche. Ma non solo: la carenza di alloggi per i borsisti e per tutti quelli che l’hanno già persa e non sono riusciti ad ottenerla, è affrontata dall’Ardsu e dalla regione con la logica del “azienda e dell’efficienza” che sottomette i nostri bisogni di reddito alle esigenze di arricchimento dei grandi consorzi privati del mattone come la Praticelli S.P.A, vera sanguisuga delle risorse pubbliche per gli studenti.

Questo e molto altro è il materiale con cui abbiamo a che fare, per generalizzare lo sciopero, organizzare il rifiuto, individuare tutte quelle controparti che ci rubano il futuro, rapinano i nostri bisogni, e che ci vorrebbero imporre l’indebitamento e la precarietà come “principio di realtà” cui sottomettersi!

Ripartiamo delle lotte! Per la generalizzazione del conflitto! Costruiamo il movimento dello sciopero e della riappropriazione sociale! 

Collettivo Universitario Autonomo – Pisa

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

28 gennaiocuapisa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Pan, se ne è andato un bandito torinese

Ieri è scomparso Pancrazio Chiruzzi, storico bandito torinese. Detto Pan ha esercitato il “mestiere” di rapinatore realizzando svariati colpi, alcuni dei quali ritenuti impossibili o impensabili. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa sta succedendo in Serbia?

Sabato 15 marzo a Belgrado si è svolta la più grande mobilitazione della storia della Serbia, che ha visto la partecipazione di oltre 800.000 persone provenienti da tutto il paese, in gran parte studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Straordinario Newroz: crowdfunding per la manutenzione straordinaria dello spazio sociale!

Lo Spazio Antagonista Newroz è sempre stato un punto di riferimento a Pisa per le lotte sociali e per una cultura alternativa alla logica del profitto. Nei 26 anni da quando è nato, generazioni intere di militanti, musicisti, collettivi, hanno attraversato gli spazi del centro sociale autogestito, rendendone possibile l’esistenza. Oggi, il Newroz ha bisogno di importanti interventi strutturali: se lo vuoi sostenere, anche tu puoi donare un contributo!

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Repressa brutalmente manifestazione dei pensionati contro la povertà

I pensionati argentini hanno marciato ancora una volta verso il Parlamento ma questa volta erano accompagnati anche dai tifosi delle squadre di calcio, che hanno deciso di dare il loro sostegno nella denuncia alla costante repressione che subiscono ogni mercoledì quando chiedono il miglioramento delle loro condizioni di vita di fronte alla crescente miseria.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A Steu, partigiano di Valle Susa

Ad un anno dalla sua scomparsa, siamo consapevoli che non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per riuscire a rendere il giusto omaggio a Stefano Milanesi, Steu, per ricordare l’uomo e il compagno che è stato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefano e Rosa

Chiara Sasso, In Rosa, prima edizione 1986, Edit. Tipolito Melli, Susa; seconda edizione 2024, pp. 124 di Sandro Moiso, da Carmilla Un anno fa Stefanino o “Steu” Milanesi ha abbandonato questo pianeta alla ricerca di un luogo migliore in cui continuare a vivere, lasciandoci tutti più soli. Accompagnati, però, dal ricordo e dall’esempio di un militante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo resiste

Dopo il week end di mobilitazione nel quartiere Quarticciolo è tempo di alcune valutazioni su questo passaggio importante.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Caro bollette: “inefficace il decreto varato dal governo per contenere i costi di gas e energia” dovuti in gran parte ancora da dinamiche speculative

I prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas continuano a crescere, creando forti difficoltà alle famiglie.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: in migliaia in piazza per difendere e cambiare il quartiere

Ieri si è svolto a Roma il corteo popolare “Cambiamo davvero il Quarticciolo”. La manifestazione, partecipata da migliaia di persone è stata una risposta alla decisione del governo di applicare anche al quartiere romano il cosiddetto “Decreto Caivano”. Abitanti della borgata, progetti sociali, parrocchia, realtà cittadine, movimenti sociali si sono incontrati nelle scorse settimane per […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La rabbia collettiva non ha bisogno di regie

Ripubblichiamo il comunicato congiunto di Polito for Palestine, Intifada Studentesca e Cua Torino

Immagine di copertina per il post
Formazione

Pisa: scuola in protesta, occupati i licei Buonarroti e Dini

Questa mattina Pisa si è svegliata con la notizia dell’occupazione dei licei Filippo Buonarroti e Ulisse Dini da parte di studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Leonardo occupata: costruire una prassi per boicottare la guerra

L’Intifada ha annunciato sin dall’inizio dell’anno accademico l’intenzione di proseguire con l’azione di boicottaggio contro Israele e i suoi alleati.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Governo blindato, piazze aperte

Il Dl infrastrutture è stato approvato in tempi rapidissimi da un parlamento silente e complice, a colpi di fiducia. Il commissario straordinario Sessa ha quindi l’ok definitivo da Camera e Senato per aprire la “contabilità speciale”: 20 milioni di euro per il 2024, sui 520 complessivi, con un cronoprogramma di 10 anni di lavori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada studentesca: le rivendicazioni.

L’articolo viene arricchito quotidianamente con le iniziative, i comunicati e gli aggiornamenti dalle Intifada studentesche in corso..

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contestati i ministri della guerra al Politecnico di Torino

Riceviamo e ricondividiamo il comunicato del CUA di Torino sulla contestazione di ieri al convegno istituzionale tenutosi alla sede del Valentino del Politecnico. Ieri mattina un gruppo di student3 dell’Università di Torino ha contestato il convegno a porte chiuse che si è tenuto al castello del Valentino su tecnoscienza e intelligenza artificiale, con ospiti di […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il colore dei manganelli

Quei fatti si inseriscono in un contesto nel quale la repressione – nelle piazze, nei tribunali, nelle carceri, nei centri di detenzione per migranti – è diventata strumento ordinario di governo