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Mattinata di sgomberi a Milano e Torino

Verso le 5 del mattino, la Pizzeria è stata circondata da un ingente numero di forze dell’ordine per procedere allo sgombero. Al momento dello sgombero si trovavano all’interno circa una trentina di compagni e compagne che hanno eretto barricate per ostacolare l’entra della polizia nello stabile e per non permettere loro di salire ulteriormente agli altri piani. Le persone all’interno si sono successivamete barricate all’ultimo piano, resistendo all’intervento della polizia nel procedere con lo sgombero. Nonostante lo sfondamento della barricata dell’ultimo piano, due compagni sono riusciti a salire sul tetto e a resistere ancora mentre una dozzina di persone sono stati portati in questura dove in questo momento si stanno radunando molti solidali, altri invece sono in presidio sotto la pizzeria.

Sgombero coatto anche per la base di solidarietà popolare in giambellino, dove a differenza della Pizzeria, l’operazione è stata molto più veloce e si è proceduto già a murare le porte.

Gli sgomberi di questa mattina vanno in direzione di una Milano città vetrina che con molta probabilità si cerca di costruire in vista del famigerato Expo2015 o dei prossimi grandi eventi che riguarderanno la città di Milano, oltre alla crescente speculazione e ulteriore cementificazione perpetrata sulla città. Intanto, una prima risposta verrà data questa sera, con una manifestazione che attraverserà le strade di Giambellino e la cui partenza è prevista per le ore 20 da piazza Tirana.

A Torino, questa mattina è stata inoltre sgomberata la palazzina occupata a scopo abitativo di via Cuneo, che dava una casa a numerose famiglie. Sul posto si sono presentati decine e decine di agenti di polizia in assetto antisommossa che hanno chiuso l’intera via con camionette e volanti. Nell’operazione di sgombero, è stata bloccata anche la zona di via Cigna, angolo via Cecchi. Immediata la presenza delle persone solidali che sono accorse per portare solidarietà agli e alle occupanti che hanno successivamente improvvisato un corteo nella zona. A Torino, ancora una volta si dimostra quindi come l’amministrazione e la questura continui a riservare il pugno duro nei confronti di chi si trova a non avere una casa, con la connivenza del proprietario dell’immobile che nonostante l’abbandono più completo dello stabile ha richiesto lo sgombero.

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