Milano: contestazione a Grasso e assedio al Consiglio Comunale
Il corteo, partito da piazza San Babila, è arrivato davanti Palazzo Marino, nel cuore della città, assediando il consiglio comunale che era in corso all’interno. A difesa del palazzo un centinaio di agenti in assetto anti-sommossa.
Dalla piazza si chiedeva a gran voce che in consiglio comunale arrivasse il documento dei quartieri come soluzione all’emergenza casa. Infatti quello che i comitati chiedono è una sanatoria per quanti occupano per necessità, l’assegnazione delle oltre 10.000 case vuote e il blocco immediato di sfratti e sgomberi.
Dopo oltre un’ora di assedio dal corteo è partito un lancio di uova in direzione del palazzo e del presidente del consiglio comunale, Basilio Rizzo, e del delegato del sindaco alle periferie, Paolo Limonta.
Non si ferma, quindi, la mobilitazione contro i 200 sfratti annunciati che sembrano essersi impantanati dinanzi alla resistenza popolare dei quartieri interessati. Il prossimo importante appuntamento è per domenica 7 dicembre per la prima della Scala. Un’altra giornata che vedrà i comitati e gli abitanti dei quartieri popolari riprendersi il centro della città.
In mattinata, invece, alla Statale gli studenti e le studentessedel Collettivo Universitario The Take hanno contestato la presenza a sorpresa del presidente Grasso all’inaugurazione dell”anno accademico. Una presenza ritenuta inaccettabile soprattutto il giorno seguente all’approvazione del Jobs Act al Senato.
Subito dopo studenti e precari hanno occupato la sede legale della Manpower, una delle principali agenzie di lavoro a termine e interinale che ha in appalto “lotti” di posti di lavoro gratuito per Expò 2015.
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