Nuova contestazione per Salvini: Segrate non si Lega
Continua a succedere ormai ovunque ma sembra che Salvini si ostini a collezionare contestazioni in ogni città in cui tenta di fare il solito comizio elettorale: questa volta è successo a Segrate dove il presidio cittadino ha contestato il leader del carroccio il quale, cercando di sminuire l’azioni di protesta, non trova di meglio da dire se non le solite frasi, ormai diventate un clichè, sprezzanti e ricche di astio dopo ogni contestazione. Anche questa volta Salvini ha dovuto abbandonare il comizio – che doveva tenersi all’interno di un cortile (fra poco farà i suoi comizi nelle cantine…) della cittadina alle porte di Milano – uscendo da una porta secondaria.
La contestazione di ieri, all’insegna di slogan antirazzisti, fischi e lanci di uova, si è data nel territorio lombardo appena Salvini è sceso dalla sua auto. Le persone in presidio hanno tentato di avvicinarsi al leader del carroccio, lanciando uova e scandendo slogan come “Fuori i fascisti da Segrate” e “Odio la Lega”. A difesa dei leghisti, un ingente schieramento di forze dell’ordine che ha impedito ai manifestanti di avvicinarsi caricando il presidio.
Un’altra giornata pessima per il leader del Carroccio che attraverso i sui comizi, tutti contestati da nord a sud del paese, cerca di dare una nuova immagine al suo partito dopo i vari scandali che l’hanno investito nel corso di questi anni (dalle tangenti fino ai diamanti) continuando, senza vergogna, a sventolare il feticcio della legalità che altro non è che il continuo amntenimento dei privilegi di chi oggi siede sulle poltrone dei palazzi.
Vedremo se la propaganda elettorale di Salvini in vista delle elezioni regionali previste per il 31 maggio,porterà al suo partito quei voti tanto sperati e sudati, viste le innumerevoli contestazioni. Intanto tra scarsa partecipazione alle sfilate elettorali e uscite dal retro, quello che raccoglie il leader della Lega Nord sembra essere niente di positivo per Il Carroccio.
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