InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pisa. Hira non esce di casa. Contestato il PD pisano sul piano casa

Ieri invece arrivati al 4° accesso verso le 10 di mattina, le 50 persone composte dalle famiglie del progetto Prendocasa e dai ragazzi dei comitati di quartiere di Sant’ermete e Gagno, che erano presenti al picchetto hanno visto arrivare un nuovo ufficiale giudiziario, senza né la proprietà né la forza pubblica. Diversamente dagli accessi precedenti è stato strappato un rinvio di un mese con la disponibilità di rinviarlo nuovamente l’8 maggio, data del prossimo accesso.

Nelle settimane precedenti allo sfratto eravamo riusciti a strappare un tavolo di incontro con l’avvocato della proprietaria di casa e i servizi sociali, dove abbiamo portato alcune proposte per risolvere la situazione di Hira: usufruire del bando prevenzione sfratti che consente il pagamento della morosità fino ad 8000 euro al proprietario, per annullare lo sfratto e stipulare un nuovo contratto di affitto per un anno che sia transitorio fino all’assegnazione della casa popolare attraverso graduatoria che uscirà a dicembre, integrando il canone di locazione con un contributo mensile erogato dai servizi sociali, a patto però che l’appartamento in questione venisse ristrutturato e messo a norma per quanto riguarda l’impiantistica, le condizioni strutturali e quelle igienico sanitarie.

Di fronte al vincolo posto dall’inquilino, ovvero ristrutturare l’appartamento, la proprietà non ha esitato ad alzarsi e abbandonare il tavolo rivendicando il proprio diritto sull’immobile e minacciando che il 9 aprile avrebbe buttato fuori Hira con la polizia.

Il ruolo dei dirigenti dei servizi socali in questo tavolo di trattativa è stato completamente passivo, l’unico loro tentativo di intervento è stato quello di provare a convincere la proprietà ad accettare il pagamento della morosità e al momento in cui Hira ha posto la questione oltre che legittima anche legale di rendere la casa nuovamente abitabile, hanno storto la bocca, come se pretendere una casa dignitosa dove non ci si ammala a causa della muffa e della mancanza di riscaldamenti sia un lusso che Hira non può permettersi. Non essere in mezzo ad una strada è già troppo.

Infine quando la proprietà ha abbandonato il tavolo gli assistenti sociali hanno trattenuto Hira e nel colloquio che si è tenuto le hanno intimato di lasciare la casa prima dello sfratto e andare a vivere da sua sorella, che ha 4 figli ed è altrettanto precaria, altrimenti la polizia la avrebbe buttata in mezzo alla strada. “Altre soluzioni non ci sono, noi non possiamo fare più niente per te”, questa è stata la frase che gli è stata detta prima di farla andare via.

A quanto pare un’altra soluzione Hira l’ha trovata da sola, ed è quella del picchetto e della resistenza. A partire dalle altre decine di sfratti che nei mesi scorsi sono stati rinviati a suon di picchetti e denunce, le amministrazioni comunali e la prefettura hanno deciso di arretrare di qualche passo per impedire l’accrescersi di un conflitto sociale che minerebbe la governabilità del territorio assegnando un po’ di case popolari e limitando l’uso della forza pubblica agli sfratti. È questo il tentativo di ristrutturarsi e tamponare l’emergenza, cercando così di rompere il percorso che da un mese a questa parte sta concretamente rompendo i meccanismi di profitto e rendita immobiliare di alcuni ricchi palazzinari di questa città.

Dopo aver ottenuto il rinvio il picchetto si è spostato davanti alla sede del PD per contestare il nuovo piano casa del governo Renzi che vede ancora più di prima investiti soldi pubblici in soluzioni tampone utili ad arricchire le tasche dei privati e l’articolo 5, che è il tentativo di stroncare le gambe, togliendo la residenza e le utenze a tutti quelli che costretti dalle circostanze di crisi hanno legittimamente occupato una delle centinaia di migliaia di case vuote nel nostro paese.

Successivamente è stato comunicato all’assistente sociale che Hira è sempre in casa e che un altro tavolo di trattativa con la proprietà è necessario per discutere nuovamente le nostre proposte.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

emergenza abitativapdpiano casasfratti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Pan, se ne è andato un bandito torinese

Ieri è scomparso Pancrazio Chiruzzi, storico bandito torinese. Detto Pan ha esercitato il “mestiere” di rapinatore realizzando svariati colpi, alcuni dei quali ritenuti impossibili o impensabili. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa sta succedendo in Serbia?

Sabato 15 marzo a Belgrado si è svolta la più grande mobilitazione della storia della Serbia, che ha visto la partecipazione di oltre 800.000 persone provenienti da tutto il paese, in gran parte studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Straordinario Newroz: crowdfunding per la manutenzione straordinaria dello spazio sociale!

Lo Spazio Antagonista Newroz è sempre stato un punto di riferimento a Pisa per le lotte sociali e per una cultura alternativa alla logica del profitto. Nei 26 anni da quando è nato, generazioni intere di militanti, musicisti, collettivi, hanno attraversato gli spazi del centro sociale autogestito, rendendone possibile l’esistenza. Oggi, il Newroz ha bisogno di importanti interventi strutturali: se lo vuoi sostenere, anche tu puoi donare un contributo!

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Repressa brutalmente manifestazione dei pensionati contro la povertà

I pensionati argentini hanno marciato ancora una volta verso il Parlamento ma questa volta erano accompagnati anche dai tifosi delle squadre di calcio, che hanno deciso di dare il loro sostegno nella denuncia alla costante repressione che subiscono ogni mercoledì quando chiedono il miglioramento delle loro condizioni di vita di fronte alla crescente miseria.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A Steu, partigiano di Valle Susa

Ad un anno dalla sua scomparsa, siamo consapevoli che non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per riuscire a rendere il giusto omaggio a Stefano Milanesi, Steu, per ricordare l’uomo e il compagno che è stato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefano e Rosa

Chiara Sasso, In Rosa, prima edizione 1986, Edit. Tipolito Melli, Susa; seconda edizione 2024, pp. 124 di Sandro Moiso, da Carmilla Un anno fa Stefanino o “Steu” Milanesi ha abbandonato questo pianeta alla ricerca di un luogo migliore in cui continuare a vivere, lasciandoci tutti più soli. Accompagnati, però, dal ricordo e dall’esempio di un militante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo resiste

Dopo il week end di mobilitazione nel quartiere Quarticciolo è tempo di alcune valutazioni su questo passaggio importante.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Caro bollette: “inefficace il decreto varato dal governo per contenere i costi di gas e energia” dovuti in gran parte ancora da dinamiche speculative

I prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas continuano a crescere, creando forti difficoltà alle famiglie.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: in migliaia in piazza per difendere e cambiare il quartiere

Ieri si è svolto a Roma il corteo popolare “Cambiamo davvero il Quarticciolo”. La manifestazione, partecipata da migliaia di persone è stata una risposta alla decisione del governo di applicare anche al quartiere romano il cosiddetto “Decreto Caivano”. Abitanti della borgata, progetti sociali, parrocchia, realtà cittadine, movimenti sociali si sono incontrati nelle scorse settimane per […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“CASE IN RIVOLTA” – Bollettino delle lotte abitative

Terzo numero del bollettino delle lotte abitative “Case in Rivolta”, che lancia la settimana di mobilitazione collettiva diffusa a livello nazionale durante la settimana del 20 -26 maggio 2024.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: eseguito sfratto a sorpresa in tempi record!

da Prendocasa Torino Questa mattina, mentre con Mimmo e la sua famiglia resistevamo allo sfratto, ottenendo un rinvio al 7 marzo, l’ufficiale giudiziario si è presentato con la celere a casa di Mohamed e della sua famiglia in via Monginevro 68. Mohamed era sotto sfratto dopo essere stato truffato dalla sua proprietaria di casa che, […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Emergenza abitativa: occupata la Regione Lazio, sgombero della polizia

Le uniche sortite fatte su questo tema da chi governa la Regione sono state infatti l’appoggio (ribadito anche oggi) alla spettacolarizzazione degli sgomberi nelle case popolari, e l’intenzione di criminalizzare ulteriormente chi vive in immobili e alloggi occupati per necessità, precludendo per legge l’accesso al welfare regionale e a tutte quelle misure che quantomeno mitigano quella stessa povertà per la quale si è intrapresa questa scelta.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il secondo numero di “Case in Rivolta”

La protesta degli studenti davanti alle facoltà universitarie di tutta Italia ha contribuito a rendere evidente una volta di più quello che i collettivi di lotta per la casa stanno denunciando da decenni: la mano libera del mercato sulla questione abitativa non solo non riesce a contenere un’emergenza che ormai è diventata strutturale ma aggrava di giorno in giorno la situazione.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Cosa ci dicono le banlieue…

Quello che sta succedendo in Francia rende più esplicito il ruolo dello Stato e del suo apparato militare all’interno degli agglomerati urbani. Utilizziamo questi giorni di fuoco francesi e le analisi di chi li osserva da un punto di vista critico per andare più in profondità su alcune questioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Primo Maggio: contro la guerra e contro chi la a(r)ma

Primo Maggio per noi significa dire forte e chiaro ciò che nessuno dice: la guerra che si sta consumando in Ucraina è un crimine voluto da chi antepone la tenuta del sistema egemonico targato USA alle vite umane ed è disposto a tutto pur di mantenere i propri profitti mortiferi. Gli interessi delle classi popolari sappiamo bene non coincidere con quelli delle élite russe, cinesi o occidentali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La casa è diventata un lusso per pochi: l’emergenza abitativa in Italia

Inflazione, caro bollette, calo del potere d’acquisto dei salari. E mancanza di alloggi a prezzo accessibile. Sono questi gli ingredienti dell’emergenza abitativa che si sta verificando oggi in Italia: sono sempre di più le famiglie sotto la soglia di povertà, sotto sfratto o in attesa di una casa popolare.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Regionali: tra voto per censo e vuoti politici

Il dato delle Regionali in Lombardia e Lazio conferma la tendenza che si è aperta con le ultime elezioni politiche: un deficit di rappresentanza sempre più allargato. La politica istituzionale ormai interessa per censo e lavora consapevolmente o meno alla soppressione del voto povero.