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Rebeldia occupa l’Ex Colorificio Toscano

Di seguito il comunicato:

Da pochi minuti, il Municipio dei Beni Comuni ha restituito alla città – rivendicando in tutti questi giorni la dimensione pubblica del proprio gesto – un immobile di proprietà di una multinazionale da anni abbandonato. Si tratta, come annunciato, dell’area di oltre 10 mila metri quadrati sui quali sorgeva l’ex Colorificio Toscano.

Un dono che Pisa fa a se stessa, uno spazio sociale liberato e restituito alla città come Bene Comune, perché possa tornare alla determinazione e alla cura della collettività.

Il lungo percorso del Municipio dei Beni Comuni affonda le sue radici in una crisi sempre più dura, in cui le recenti ricette del Governo Monti aggravano condizioni e aspettative di vita di milioni di cittadini, lavoratori, disoccupati, studenti, migranti, pensionati. Decine di associazioni e centinaia di cittadini pisani hanno scelto di lavorare assieme in un nuovo spazio e sfidare – tramite la sinergia tra le loro attività sociali, politiche, culturali, ambientali e sportive – la crisi e il vuoto della politica. E’ un’azione costruttiva che ripudia gli inaccettabili privilegi del potere, la speculazione sul territorio di pochi affaristi, la violenza divoratrice del capitalismo finanziario di banche e multinazionali.

Da qui la scelta del Colorificio Toscano, uno dei simboli della storia industriale della città, oggi in stato di totale abbandono dopo la chiusura nel 2008 decisa dall’attuale proprietà, il gruppo J Colors. Con il licenziamento degli ultimi addetti, la multinazionale ha sancito la fine di un’esperienza che a Pisa, per quasi cento anni, ha significato una produzione d’avanguardia e lavoro per molte persone. Là dove c’era la vita, oggi regna il silenzio di un luogo che sembrava ormai attendere incerto il futuro, o la solita variante urbanistica che permettesse di riversare altro cemento per costruire case alle porte di Piazza dei Miracoli.

Recuperare, riutilizzare e riqualificare gli immobili già esistenti, sottrarli alle speculazioni, evitare nuovo e indiscriminato consumo di suolo e da oggi provare a ridare un futuro a un sito produttivo dissanguato da una multinazionale: sono solo alcuni dei motivi che hanno condotto il Municipio dei Beni Comuni a riaprire il Colorificio Toscano, riaffermando il diritto di tutte e di tutti a incidere con la propria partecipazione sui processi reali. Qui troveranno spazio ora attività che generano benessere, ricchezza di relazioni, economie solidali, divertimento e solidarietà, a costo zero.

Un gesto creativo contro la crisi, un atto di fiducia verso il futuro.

Municipio dei Beni Comuni

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