Guerra civile in Etiopia
Abbiamo raggiunto telefonicamente Matteo Palamidesse, giornalista freelance esperto di Etiopia ed Eritrea, per un aggiornamento sulla guerra interna che si è sviluppata in Etiopia nell’ultimo anno e sulla quale la maggior parte delle fonti di informazione italiane continuano a tacere.
Il conflitto, nato nella regione del Tigray ma espansosi ora fino a lambire la regione di Addis Abeba, vede schierata contro il governo federale di Abiy Ahmed la coalizione denominata “United Front of Ethiopian Federalist Forces”, composta di diversi fronti: il Tigrayan People’s Liberation Front (TPLF), l’Oromo Liberation Army (OLA), l’Afar Revolutionary Democratic Unity Front (che non riconosce né l’Etiopia, né l’Eritrea, né la Somalia), il Somali State Resistance, il Gambella Peoples Liberation Army.
Tra violenze armate, pandemia e locuste, migliaia di famiglie si trovano con i raccolti distrutti, senza cibo, acqua e medicine, mentre Usa, Russia, Arabia Saudita, Corea del Sud, ma anche Italia, hanno cominciato a richiamare i propri cittadini in patria.
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