InfoAut

200 anni di ingiustizia, la resistenza NoTav diventa un dovere

Due secoli di carcere è quanto può servire ai pm di Torino per infliggere la giusta punizione ai notav accusati di aver resistito in Valle di Susa, durante lo sgombero della Maddalena e la giornata di assedio del 3 luglio 2011.

Le pene richieste vanno dai 6 mesi ai 6 anni e con metodo colpiscono compagni e compagne secondo un criterio che aveva già portato agli arresti parte degli imputati: in base al grado di militanza (presente o passata) in ambiti di lotta la pena aumenta.

Niente di nuovo insomma, come non c’è nulla di nuovo nelle richieste che le Pm Pedrotta e Quaglino hanno fatto ieri con non poco trasporto nell’enunciarle.

Si sa per uomini e donne di legge l’atto finale di un processo è come un finale di un film, va preparato con cura e va recitato nel miglior modo possibile; ancor di più quando vengono a mancare i due attori principali, i due pm con l’elmetto Padalino e Rinaudo, e quindi nessuno deve sfigurare.

Il processo ha da tempo assunto le fattezze di un processo politico, farsesco se non ci fossero in ballo le vite di uomini e donne, e del resto non poteva andare diversamente: qui a giudizio non ci sono dei fatti specifici, ma le idee di un movimento intero, la sua determinazione, la sua forza e il suo futuro. La Libera Repubblica della Maddalena è il vero obbiettivo che la “giustizia” vuole cancellare e con lei alcuni dei suoi partecipanti, in modo che non si ripeta mai più. Il successivo sgombero e soprattutto l’assedio del 3 luglio sono le date in cui si articolano accuse e richieste.

Tre momenti chiari, che incarnano lo spirito notav e forniscono molte delle risposte su cui si fonda la sua resistenza ultraventennale, inimmaginabile per chi con una toga indosso rappresenta lo stesso stato che il Tav lo vuole, lo foraggia e lo protegge. La Pm tratta gli imputati come “ gente che sfoga i propri bisogni primordiali” e che se si vuole protestare in maniera simbolica “bisogna darsi fuoco in piazza”, insomma tutto chiaro.

Non devono stupire i due secoli di richiesta perché fin dall’inizio di questa vicenda l’obbiettivo è sempre stato questo, basti pensare che uno delle ordinanze (8 e 16 febbraio 2012) del tribunale del riesame affermava che la custodia in carcere applicata ad alcuni degli imputati costituisce “il minimo presidio idoneo a fronteggiare in modo adeguato le suddette consistenti e impellenti esigenze cautelari”, e chissà quale sarebbe il massimo presidio idoneo!

Mancano ancora le richieste di risarcimento che avranno lo stesso tenore delle richieste penali ma il quadro è già abbastanza completo per poter comprendere come sia necessaria non solo la solidarietà, ma la partecipazione diretta alla lotta notav e con questa provarne a fare tesoro per alte lotte.

La repressione è un fatto “naturale” in un conflitto, e nel caso notav, dove il conflitto è aperto e dispiegato da tempo, non può che andare così. Siamo sempre più conviti, soprattutto dopo questo processo, che dalla repressione non si possa costruire nessun percorso di lotta, e che si debba riversare l’impegno e l’energia necessarie a creare nuovi fronti ed alimentare quelli esistenti come in Valsusa, dove non c’è simulazione nel conflitto, dove si osa anche quando sembra tutto già prestabilito, dove quando una cosa va fatta perché collettivamente la si ritiene utile, la si fa.

Lasciamo ad altri le lamentele e i “trappoloni”, preferiamo pensare alla prossima barricata e al nome da dargli.

InfoAut

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Editorialidi redazioneTag correlati:

freedom4notavliberi tuttinotavprocesso no tav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ancora Trump, non stupitevi

Ad un primo sguardo superficiale queste elezioni negli Stati Uniti sono state un replay di quelle del 2016. Trump vince nonostante le previsioni dei sondaggisti più autorevoli.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Gli Stati Uniti verso le elezioni: guerre e guerra civile

Manca poco più di una settimana alle elezioni negli Stati Uniti e nonostante i pronostici regna l’incertezza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Piazze per la Palestina: una speranza che può esistere, un punto segnato alla controparte

Il 5 ottobre a Roma è stata una giornata importante, la conferma di una speranza che può esistere, un punto segnato sulla controparte.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le lotte non fanno un passo indietro: nuova occupazione a Milano della rete CI SIAMO di viale Sarca

I fattiIl 19 settembre un incendio divampa nello stabile situato in via Fracastoro 8, dove vivevano 70 migranti della rete Ci siamo, già sottoposti a molteplici sgomberi senza che le istituzioni milanesi fossero in grado di trovare soluzioni abitative per le famiglie e i lavoratori/lavoratrici che da tempo si confrontavano con le difficoltà di trovare […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sul dibattito verso il 5 ottobre

Fatichiamo a comprendere il dibattito che si è aperto in vista del corteo del 5 ottobre contro il genocidio in corso a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Attenti al lupo!

Il governo Meloni, coerentemente con i suoi proclami, introduce un disegno di legge che ha lasciato carta bianca alle fantasie dei Ministri Piantedosi, Nordio e Crosetto che prevede nuovi reati e pene più pesanti per chi, come la levata di scudi conclude, “protesta”. E viene immediatamente da chiedersi, sì, ma chi protesta?

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Israele fa rotolare il masso della guerra

Il governo israeliano continua imperterrito il suo programma di escalation in Medio Oriente con un attacco che, se fosse avvenuto in qualsiasi paese occidentale, non si sarebbe esitato a definire terroristico.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Guerra in Medio Oriente: non è un se, ma un quando

Chi vuole un ampliamento del conflitto? Chi vuole trasformare la carneficina di Gaza in una guerra regionale?

Immagine di copertina per il post
Editoriali

American way of death

Pochi giorni dopo la sparatoria di Butler che ha causato una ferita all’orecchio di Trump, un morto, due feriti e uno scossone nell’andamento della campagna elettorale più folkloristica di sempre, Trump torna alla carica alla vigilia della convention repubblicana di Milwaukee che lo incoronerà ufficialmente candidato, dicendo “Non mi arrenderò mai, vi amo tutti”. Il […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Un sospiro di sollievo, nient’altro

Più che la vittoria dimezzata, per quanto in parte sorprendente, della sinistra in Francia ciò che c’è possiamo festeggiare è la sconfitta del Rassemblement National. Una sconfitta chiara, ed una buona notizia nel breve termine, ma che, dopo aver tirato un sospiro di sollievo, ci costringe a porci diverse domande.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo. Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Manifestazione di Soulèvements de la Terre contro il collegamento ferroviario ad alta velocità LGV Sud-Ouest tra Bordeaux e Tolosa

Più di 1.500 persone hanno risposto all’appello dei collettivi LGV NON MERCI (TAV NO GRAZIE) e Soulèvements de la Terre contro il progetto della linea ad alta velocità nel Sud-Ovest.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per le vie di Susa

Sabato pomeriggio le vie di Susa sono state attraversate da migliaia di No Tav nuovamente in marcia per esprimere il proprio dissenso contro un’opera ecocida e devastante.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giù le mani dalla nostra terra! Assemblea e passeggiata verso San Giuliano

Questa sera si è svolta a Susa una partecipata assemblea No Tav, chiamata dal Movimento nelle ore centrali della giornata per iniziare a dare una prima risposta collettiva allo sgombero del presidio di San Giuliano avvenuto nella scorsa notte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Comunicato stampa: dalla Venezia Verde alla Laguna di Venezia dal 2 all’8 settembre

Il 2 settembre, su iniziativa del collettivo Bassines Non Merci e nell’ambito della stagione 7 di Soulèvements de La Terre, una delegazione partirà per una grande traversata dalla Venezia verde del Marais Poitevin a Vicenza, dove dal 5 all’8 settembre si svolgerà il Venice Climate Camp.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Mettere in comune i saperi: Estrattivismo e cura della terra alle Giornate di Antropologia Conviviale, 22-25 agosto 2024

Diffondiamo volentieri l’indizione al tavolo su Estrattivismo e cura della Terra che si terrà in occasione delle giornate di Antropologia Conviviale al quale il progetto Confluenza è invitato a prendere parte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Importante mobilitazione contro la base MUOS della US Navy

Ripubblichiamo di seguito il comunicato apparso su Notav.info in merito alla mobilitazione No Muos degli scorsi giorni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Avanti No Tav! Note sul Festival 2024

Ci siamo presi qualche giorno per tirare le somme di questa ottava edizione del Festival Alta Felicità, una tre giorni in cui la Valsusa e il territorio di Venaus si sono trasformati in un laboratorio di esperienze e condivisione, andando ben oltre la già ricca programmazione culturale e artistico-musicale.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Dalla Val Susa che non si arrende confluiamo verso un autunno ricco di iniziative!

L’assemblea di Confluenza domenica 28 luglio 2024 durante il Festival Alta Felicità a Venaus è stata un successo! Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti e tutte coloro che hanno partecipato attraversando il Piemonte per raggiungere la Valsusa terra di lotta ed esempio per tutti i comitati che si battono per la salvaguardia dei propri territori.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

10mila No Tav in marcia verso i cantieri di Chiomonte e San Didero (VIDEO)

Riceviamo e pubblichiamo questo video che racconta alcuni momenti della marcia di sabato 27 luglio 2024 ai cantieri di San Didero e Chiomonte.