InfoAut

Sei priorità, per chi?

Sei priorità per tornare a crescere un unica direzione, quella dei padroni.

Così ieri si è espresso il presidente di Confindustria a nome di tutte le parti sociali (imprese e sindacati), sei priorità per tornare a crescere: pareggio di bilancio nel 2014, taglio dei costi della politica, liberalizzazioni e privatizzazioni, sblocco degli investimenti, semplificazioni e riforma della P.A., mercato del lavoro.

E’ evidente che, nonostante continuino a voler far credere che queste ipotesi vadano ‘verso il popolo’, la solo direzione a cui portano le priorità messe sul tavolo dalle ‘parti sociali’, è quella di agevolare quella fetta di popolazione già benestante a discapito dei soliti noti. Se si entra nel merito delle sei proposte non possono non saltare agli occhi alcuni passaggi in chiara continuità con una governance che continua a pensare ai propri interessi a discapito della gente, tra tutti l’ormai consolidata presenza della Cgil della Camusso ai tavoli bene del paese Italia, la volontà di non lasciarsi sfuggire i fondi dell’Unione europea, che tradotto vuole dire realizzare le  grandi opere e il continuo portare sugli scudi imprese e banche.

E’ palese come oramai il nostro paese sia governato dall’economia e dal bello e cattivo tempo che imprese e banche fanno all’interno del paese Italia, ne sono un chiaro esempio la Fiat di Marchionne e i continui aiuti che lo Stato italiano elargisce alle banche e in tutto questo, dopo anni di esclusione, torna ad entrare in maniera prepotente la Cgil della Camusso, sempre più distaccata dai problemi reali, per restare dentro alla  logica di governare tutto il possibile: una Cgil che non si lascia più sfuggire nessun tavolo e ribadisce, stando seduta a quel tavolo, la volontà – a fronte di chissà quale risultato occupazionale… – di ribadire l’importanza delle grandi opere tra le quali il Tav e tante altre in attesa che si sblocchino i finanziamenti.

E’ proprio dal Tav che noi dobbiamo ripartire, ripartire da quella lotta per dare un forte segnale a chi crede di rilanciare un paese sull’orlo del baratro con la realizzazione di grandi opere e destinando a loro miliardi di euro, perchè se il Tav ha una risonanza nazionale, tante piccole parti del paese italia sono investite da progetti equivalenti più o meno grandi a partire dal Ponte sullo stretto, la volontà di costruire ulteriori raccordi stradali, depositi, cementificazioni sfrenate e devastazioni ambientali, il tutto in nome della crescita.

Da qui bisogna riprendersi in mano il proprio destino, smettere di delegare e iniziare a lottare in prima persona, come le migliaia di persone della Val susa, come i movimenti degli indignados della Spagna o le rivolte dei migranti; é quantomai palese il distacco tra la classe che governa il nostro paese e la gente che lo vive tutti i giorni questo paese. Se è vero che il referendum scorso un segnale lo ha dato, a questo segnale bisogna dare una continuità, perché il silenzio avrà il solo sbocco di gattopardiana realtà: cambia tutto per non cambiare nulla.

Liucs

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Editorialidi redazioneTag correlati:

cgilconfindustriaitaliasindacato

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Musk, o del servilismo dei patrioti

Un po’ più di dieci anni fa esplose lo scandalo “Datagate”: l’NSA, agenzia di intelligence statunitense, aveva spiato importanti politici e normali cittadini di alcuni degli stati dell’Unione Europea. Aveva suscitato particolare scandalo il fatto che tra gli spiati figurasse Angela Merkel, allora cancelliera tedesca, le cui comunicazioni private sul cellulare personale venivano intercettate dall’agenzia. […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Qualcosa di nuovo sul fronte occidentale

“Avevamo diciott’anni, e cominciavamo ad amare il mondo, l’esistenza: ci hanno costretti a spararle contro.”

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Cosa ci dicono le catene del valore? Dipendenza, crisi industriali e predazione finanziaria

Il dibattito politico profondo latita e ci si scanna per lo più su ciò che intimamente si desidera, invece che su ciò che concretamente succede. Per sbrogliare questa matassa forse dobbiamo fare un passo indietro e porci alcune domande su dove sta andando il capitalismo. In questo caso lo faremo con un occhio di riguardo […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Guerra globale, una sola egemonia da garantire

Ich kenne Schritte die sehr nützen und werde euch vor Fehltritt schützen Und wer nicht tanzen will am Schluss weiß noch nicht dass er tanzen muss Io conosco passi che sono molto utili  e che vi proteggeranno dai passi falsi  e chi alla fine non vuole ballare  non sa ancora che deve ballare (Amerika – […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sciopero generale: il punto di vista degli studenti e delle studentesse

“Quello che vogliamo fare lo facciamo:se vogliamo bloccare, blocchiamo,se vogliamo parlare, parliamo.” Riprendiamo il comunicato congiunto di CUA Torino e KSA, sulla giornata di sciopero generale nel capoluogo piemontese. In questa giornata di sciopero generale, per 2000 giovani la manifestazione non è terminata in Piazza Castello, un grosso spezzone del corteo ha bloccato le stazioni […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ancora Trump, non stupitevi

Ad un primo sguardo superficiale queste elezioni negli Stati Uniti sono state un replay di quelle del 2016. Trump vince nonostante le previsioni dei sondaggisti più autorevoli.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Gli Stati Uniti verso le elezioni: guerre e guerra civile

Manca poco più di una settimana alle elezioni negli Stati Uniti e nonostante i pronostici regna l’incertezza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Piazze per la Palestina: una speranza che può esistere, un punto segnato alla controparte

Il 5 ottobre a Roma è stata una giornata importante, la conferma di una speranza che può esistere, un punto segnato sulla controparte.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le lotte non fanno un passo indietro: nuova occupazione a Milano della rete CI SIAMO di viale Sarca

I fattiIl 19 settembre un incendio divampa nello stabile situato in via Fracastoro 8, dove vivevano 70 migranti della rete Ci siamo, già sottoposti a molteplici sgomberi senza che le istituzioni milanesi fossero in grado di trovare soluzioni abitative per le famiglie e i lavoratori/lavoratrici che da tempo si confrontavano con le difficoltà di trovare […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sul dibattito verso il 5 ottobre

Fatichiamo a comprendere il dibattito che si è aperto in vista del corteo del 5 ottobre contro il genocidio in corso a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Centro addestrativo per i piloti di elicotteri da guerra in Liguria.

Sorgerà in Liguria un grande centro di formazione ed addestramento dei piloti di elicottero delle forze armate italiane e straniere; la realizzazione sarà affidata ad un’azienda leader del complesso militare-industriale di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: i portuali bloccano un container di munizioni per Israele

Decine di membri del sindacato greco dei lavoratori portuali PAME (Front Militant de Tous les Travailleurs) hanno bloccato il carico di un container di munizioni destinato a Israele per protestare contro la guerra a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Inauguriamo una nuova stagione di lotte al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della Next Elettronica di Piano Lago!

Il sogno e la lotta sono due facce della stessa medaglia. Scaturiscono da una percezione della realtà come stato delle cose da modificare profondamente e da una volontà di cambiare radicalmente ed eversivamente lo status quo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele vuole Anan Yaeesh, l’Italia intanto lo fa arrestare

Il caso del 37enne palestinese, residente a L’Aquila, accusato da Tel Aviv di finanziare la Brigata Tulkarem.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cannoni italiani contro i palestinesi di Gaza

La conferma giunge adesso direttamente dalla Marina Militare di Israele: alle operazioni di guerra contro Gaza partecipano le unità navali armate con i cannoni di OTO Melara del gruppo italiano Leonardo SpA.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Proteste degli agricoltori in tutta Europa. In Francia una giovane donna investita durante un blocco

Dopo le mobilitazioni degli agricoltori in Germania il movimento si estende in Francia, in particolare nella regione dell’Occitanie. Bloccata la A64 a Carbonne, i blocchi si moltiplicano a macchia d’olio intorno a Tolosa nella Haute-Garonne, bloccata anche l’autostrada A20 di Montauban.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Il castello di carte della questura è sempre più instabile.

A proposito del processo conclusosi in primo grado per i fatti di Confindustria a Torino, in occasione di una manifestazione studentesca dell’anno scorso contro l’alternanza scuola-lavoro, di seguito diamo spazio ad alcune valutazioni da parte degli studenti e delle studentesse coinvolti e che parteciparono alla mobilitazione di quel periodo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Processo agli studenti per i fatti dell’Unione Industriale: emessa la sentenza

Si è concluso ieri il processo di I grado che vedeva imputati 11 giovani per gli scontri davanti all’Unione Industriale nel febbraio 2022, durante una manifestazione contro l’alternanza scuola-lavoro e per protestare contro le morti di 2 giovani studenti vittime nello svolgimento dei loro stage.