Catania. Occupato uno spazio studentesco in università
Stamattina l’Università di Catania si sveglia con un nuovo spazio aperto a disposizione di studenti e studentesse.
Al termine di una lunga campagna di denuncia sugli a sprechi dell’Ateneo catanese e di un’inchiesta sui beni immobili in disuso, gli studenti e le studentesse del Coordinamento Universitario hanno scelto di riaprire i locali dell’ex bar del Monastero dei Benedettini. L’Università di Catania non fa certo mistero dei 173 beni immobili di sua proprietà, né tantomeno degli affitti esorbitanti che sborsa a privati per sopperire ad una presunta carenza di spazi. Sono ben 7 milioni e 796 mila euro le risorse finanziarie destinate ai fitti passivi tra il 2008 ed il 2016. L’ex bar è solo uno dei moltissimi locali che l’università ha preferito fino di mantener vuoti piuttosto che destinare alla comunità studentesca e che oggi invece si è scelto di restituire dando corpo al progetto Uni-lab. Troppe le false promesse ricevute dalle istituzioni accademiche, troppi gli spazi vuoti, troppa la voglia da parte della comunità studentesca di riappropriarsene. Uni-lab nasce sin da subito con un progetto: diventare un laboratorio di co-working, un’aula studio ed uno spazio aperto a tutti che mette al centro lo scambio di saperi, formazione e socialità complementare alla didattica. Ma uni-Lab non vuole parlare esclusivamente agli studenti: il progetto nasce da subito in sinergia con docenti, ricercatori e dottorandi dell’Ateneo che si sono messi a disposizione di studenti e studentesse per costruire insieme quello che diventerà uno luogo di approfondimento, discussione e crescita che possa andare oltre le tempistiche serrate e battenti dell’università-azienda per come quotidianamente ci viene propinata. Il Coordinamento Universitario ha ottenuto un incontro con il Rettore dell’Ateneo per ribadire l’assoluta necessità di spazi e la ferma determinazione ad ottenerli. Seguiranno aggiornamenti!
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